NOTA INFORMATIVA:
Ricordiamo che i trattamenti sciamanici, trattamenti, spirituali e insegnamenti non sostituiscono i comuni, consueti e normali trattamenti e cure mediche praticati da medici qualificati.
La pratica sciamanica non è volta ad effettuare diagnosi mediche, no, sostituisce in alcun modo cure mediche appropriate o terapie professionali per problemi mentali, la pratica sciamanica, gli insegnamenti spirituali, non sono pareri medici e non devono essere considerati come tali.
La facilitazione di pratiche magico-sciamaniche, spirituali e relativi trattamenti e riti sono destinati al benessere dell’individuo e non creano un rapporto medico-paziente.
La pratica magica o sciamanica e spirituale non si rivolge alla risoluzione di problemi mentali, nè vengono accettati clienti con problemi mentali o sotto cura psichiatrica.
Strumenti musicali: tamburi, sonagli e tutto ciò che può servire per la pratica del viaggio sciamanico nel contesto dello sciamanesimo transculturale

Salve a tutti sono Alex Peverada operatore olistico ed operatore esoterico specializzato in tecniche sciamaniche e tecniche magiche.
Oggi vorrei parlarvi degli strumenti sciamanici, strumenti intesi proprio come strumenti musicali quindi tamburi, sonagli e tutto ciò che può servire per la pratica del viaggio sciamanico nel contesto dello sciamanesimo transculturale. Ovviamente tutti questi strumenti che vi mostrerò possono essere utilizzati singolarmente oppure in una sessione di gruppo, potreste avere un vostro strumento preferito, non potrò presentare tutti quelli che si trovano sul mercato ma vi presenterò un esempio di strumento tipo.
Troveremo due, tre sonagli, troveremo un bastone della pioggia, troveremo qualche tipo di tamburo, alcuni di questi sono tamburi prodotti commercialmente, industrialmente, altri sono fatti a mano; vi spiegherò quali sono le caratteristiche di ognuno di essi, di ognuno di questi strumenti, i pregi e limiti, vi farò ascoltare alcune sonorità, sapete che comunque non è una lezione musicale ma semplicemente una lezione in funzione dello sciamanesimo, spero così quindi di aiutarvi nella scelta di un vostro strumento possibile per la pratica sciamanica oppure, se avete già uno strumento preferito, sarà d’aiuto nella aggiunta di un nuovo strumento al vostro arsenale di lavoro sciamanico.
Il tamburo è il cavallo dello sciamano, l’unione fra maschile e femminile, il maschile è rappresentato del battente, il femminile è rappresentato dal tamburo

Abbiamo qui ad esempio due tamburi nepalesi, poi abbiamo un tamburo nativo tradizionale Lakota fatto in pelle di bisonte, abbiamo un piccolo bodhran che è un tamburo tipicamente irlandese e qua ne abbiamo un altro, abbiamo delle maracas questa particolare è fatta da me, dei chacha o comunque cavigliere, sonagli da polso, abbiamo dei tamburi fatti a mano come questi, adesso pian piano vi spiegherò passo dopo passo l’utilizzo degli strumenti, i pregi e i contro, ve li illustrerò uno a uno.
Il primo strumento di cui voglio parlarvi ovviamente è il tamburo, il cavallo dello sciamano, l’unione fra maschile e femminile, il maschile è rappresentato del battente, il femminile è rappresentato dal tamburo. Il tamburo che voglio presentarvi per primo è il tamburo nepalese, ho qui due esemplari, due diversi tamburi che arrivano dal Nepal, ognuno di essi ha le sue peculiarità, questo qua più scuro, è più pesante, da cosa è composto il tamburo dello sciamano nepalese? Ha una parte di impugnatura e, già questo lo contraddistingue molto perché altri tipi di tamburi che vedremo non hanno l’impugnatura. Ha una parte di impugnatura che è rappresentata praticamente da una riproduzione di un purba, un coltello rituale tradizionale induista, nepalese, himalayano, è questo qua – lo vedete – in questo caso, è intagliato, funge da manico perché loro lo suonano in questa maniera, tenendolo di fronte a sé, di fronte al torace e utilizzando un particolare bastone, percuotono il battente che è questo, quindi lo suonano in questa maniera, sentendo proprio la vibrazione che arriva direttamente al cuore e all’anima, il tamburo nepalese è a doppia faccia, a differenza di altri tamburi che arrivano da altre parti del mondo che invece sono monofacciali, tipicamente quelli siberiani o quelli dei nativi del nord America. Ci sono molti fattori da prendere in considerazione perché un tamburo suoni bene: prima di tutto bisogna vedere il tipo di pelle con cui è realizzato, se è ben tesa, se il tamburo ha preso umidità, in quel caso bisogna lasciarlo vicino a fonti di calore come un fuoco, un calorifero anche perché la pelle tenda di nuovo ad essere bella tesa, in modo che suoni meglio. Il suono dipende poi dal battente con cui noi andiamo a suonare il tamburo, dalla capacità di colui che lo ha costruito quindi di far sì che la pelle stessa sia stata conciata, trattata, in maniera adeguata, dipende anche dal legno con cui è stato realizzato lo stesso tamburo.
Tamburo tradizionale nepalese. Ha una parte di impugnatura che è rappresentata praticamente da una riproduzione di un phurba, un coltello rituale tradizionale.

Ovviamente non è una lezione di strumenti musicali e quindi non è una lezione di musica, è una lezione di strumenti sciamanici, il tamburo dovete “sentirlo vostro”, non è necessario che lo abbiate costruito voi, può essere anche stato acquistato, io non sono uno di quei fan del “non deve essere regalato”, “deve essere fatto per forza con le proprie mani”, l’importante che voi sappiate col cuore e con l’anima qual è la cosa migliore per voi, se sentite che quel tamburo vi chiama, se sentite che quel tamburo vi piace esteticamente, se lo sentite vostro, se capite che vuole rimanere con voi, non fatevi problemi! Non sono nemmeno uno di quei puristi che dice dovete assolutamente lavorare sempre e solo col vostro tamburo, il vostro tamburo non va ceduto a terzi, la mia esperienza è che gli spiriti sono meno suscettibili in queste cose di quello che possono credere alcuni che si aggrappano molto, si attaccano mentalmente a queste regoline, in verità il tamburo è un mezzo potente ma come tale, non succede nulla se avete più di un tamburo, io ne ho tanti, li usavo anche per prestarli durante i seminari, non è importante se avete più di tamburo, se a volte sentite il bisogno di usarne uno, a volte sentite il bisogno di usarne un altro, è importante l’energia che ci mettete, la vostra volontà, quello che gradiscono gli spiriti che fate e quindi non le regoline come dicono certe affermazioni che potete incontrare nei libri, sentite sempre, se qualcosa è bene per voi fatelo.
Vi ho presentato il tamburo nepalese ora, procederemo a vederne un altro tipo.
Tamburo realizzato a mano con l’aiuto di un ragazzo Lakota, è fatto in pelle di bisonte

Questo tamburo lo ha realizzato io con l’aiuto di un ragazzo Lakota, è fatto in pelle di bisonte, il ragazzo mi ha procurato la pelle perché non proprio così facile da ottenere, è una pelle molto spessa, ha diversi mm di spessore ed è differente rispetto ad una pelle di capra, o di daino, o di cervo che sono molto molto sottili. Anche il suono riflette ovviamente il tipo di pelle che utilizzate, adesso non è tesa e quindi non suona benissimo però sentite, il suono che arriva è più cupo. I suoni più cupi arrivano dalla pelle spessa oppure dal tamburo a doppia faccia come quelli nepalesi che vi ho appena mostrato; pelli di capra, pelli di cervo eccetera producono suoni molto più sottili, con vibrazioni più alte proprio perché comunque la pelle spessa libera maggiormente. Non c’è un meglio o peggio c’è invece piuttosto preferisco un suono, preferisco un altro suono, tenete presente che comunque questa condizione è variabile e la mia esperienza suggerisce che a volte sento meglio un tamburo, altre volte sento meglio un altro tamburo e scelgo anche in base al momento.
È importante dire che a livello di tambureggiamento, il tamburo vi guida, capita questo a me e, capita anche ad altri miei colleghi, è lui che si fa suonare, in un certo senso è come se dettasse lui il ritmo con cui vuole essere suonato quindi, su questo nasce spontaneamente una canalizzazione, se è vero che in contesti tribali, in contesti nativi nord amerindi eccetera ci sono dei ritmi, delle frequenze specifiche per il tipo di lavoro, per il tipo di cerimonia, è altrettanto vero che però quando si lavora in ambito di sciamanesimo transculturale o quando si fa un lavoro per un cliente, siccome il tamburo ha una sua anima dal punto di vista sciamanico, concorre al lavoro di guarigioni, esso vi guiderà spontaneamente nell’essere suonato. È come se in qualche modo, ad un certo punto, il canalizzarsi in un canto, in un ritmo giusto per quella situazione, vi fa dire “ma sono io che suono o è lui che ci dice come vuole esser suonato?”.
Schlagwerk tamburo industriale in pelle di capra per sciamani

Un altro discorso importante riguarda il battente, questo è un tipico battente commerciale che trovate in commercio, è costituito da una pallina di gomma o di pelle, rivestita in tessuto, a sua volta questa pallina è ricoperta da cotone o da bambagia, col tempo si usura e quindi non in tutti i punti resta il cotone, cosa succede in base a come colpite il tamburo? Bisogna considerare la forza e l’intensità del punto in cui colpite il tamburo, anche la superficie che lo colpisce – quindi la parte del battente – genera dei rumori diversi: se io uso la parte di cotone ho un suono, se uso la parte in gomma ne ho un altro, quindi potreste scegliere semplicemente se usare lo stesso battente oppure comprarne uno nuovo; stessa cosa se si usasse il battente nepalese che ha forma di bastone non rinforzato da una superficie morbida, si ottiene un altro tipo di suono più secco, meno ovattato, meno vellutato.
Dovete sperimentare, capire cosa serve a voi in quel preciso momento; in generale il battente può essere fatto a mano, potrebbe essere realizzato in pelle e contenere non solo della bambagia, del cotone ma anche delle erbe perché sono erbe magari a voi care o, care al vostro animale di potere, quindi lasciate anche qui che sia il sentire, l’anima, il cuore, a stabilire ciò che è meglio per voi ed eventualmente se avete dei dubbi fate – se praticate già sciamanesimo – un viaggio sciamanico per chiedere alla vostra guida qualche consiglio. Potreste costruire anche più di un battente per tamburo, non mi interessa se qualcuno mi dice “no, deve essere sempre lo stesso, perché in quel testo tradizionale della tribù Pippo è stato insegnato questo”, se volete anche qui, fate un viaggio sciamanico per sentire le vostre guide spirituali, se avete la loro approvazione. Ad esempio potreste farlo benissimo con la pelle di capra, sentite il rumore, le vibrazioni totalmente diverse rispetto a quello del tamburo costruito con una pelle di bisonte.
Tamburo Bodhran, tipicamente irlandese, tendenzialmente il battente del bodhran è tutto in legno

Questo è il cosiddetto bodhran, tipicamente irlandese, loro lo suonano in maniera particolare, suonarlo dal punto di vista musicale è un’altra cosa, a noi non interessa perché può essere comunque utilizzato per la pratica sciamanica; tendenzialmente il battente del bodhran è tutto in legno, vedete non c’è parte morbida e, può essere utilizzato come il battente normale, ovviamente produce un suono diverso che potete gradire oppure no, è un suono differente non c’è per nulla la morbidezza che può dargli il battente visto prima, in questo tamburo la pelle è fissata in questa maniera senza che ci sia bisogno di incroci dietro, questo è più facile trovarlo in commercio perché è più – appunto – commerciale, a volte ha dei disegni a tema celtico, ha dei simboli irlandesi disegnati sopra la pelle.
Invece questo tamburo è stato dipinto tempo fa da me, siccome non avevo messo un fissativo si è scrostato, è stato dipinto con vernice acrilica, se dovessimo grattare vediamo che c’è il marchio dell’azienda che lo ha fatto; questo è un tamburo commerciale Schlagwerk è di un’azienda tedesca, la troverete scritta in sovraimpressione al filmato, suona molto bene, se volete essere sicuri di avere un ottimo tamburo potete scegliere questo invece che quelli realizzati a mano più difficili da trovare, ma ha un suono totalmente diverso, ha un suono molto vibrato, molto potente, deve piacere.
Questo tamburo ha medie dimensioni, è fatto con pelle di capra, è stato il mio primo tamburo per cui lo consiglierò sempre, sono legatissimo, questo è un tamburo piccolissimo, come potete immaginare il suono è di tipo differente, il tamburo più piccolino ha un suono più acuto, è molto bello esteticamente.
Ci sono i tamburi africani, ce ne sono di vari. I Djembè si possono utilizzare per i viaggi sciamanici, sono più impegnativi rispetto ai tamburi tradizionali

Ci sono i tamburi africani, ce ne sono di vari, si possono utilizzare per i viaggi sciamanici, sono più impegnativi rispetto ai tamburi tradizionali, dei nativi amerindi o comunque di altri tipi di tamburi commerciali perché bisogna essere capaci a suonarli, se si fosse esperti magari le mani viaggiano da sole ma, all’inizio è molto difficile, quindi in qualche modo potreste far fatica a concentrarvi sul viaggio sciamanico, perché si suona e si cantilena anche.
Vediamo ora la parte di sonagli, del bastone della pioggia; questo è un bastone della pioggia, ha un bellissimo suono, il bastone della pioggia può essere utilizzato come un sonaglio oppure è ottimo per entrare e uscire dai viaggi sciamanici, nei lavori di gruppo, nei lavori sull’elemento acqua, vorrei chiudere il video con l’ultimo strumento importante per la pratica sciamanica, per il viaggio sciamanico, la cosiddetta maraca. È comunque un sonaglio, ne ho qui giusto un paio per darvi un minimo di informazione in più, un paio di dritte, le mie maracas sono composte appunto da bastone e zucca, a seconda di come riempiamo questa zucca, con la sabbia o piccoli sassolini o con grandi sassi, essa può produrre un suono differente, un suono acuto o più grave, più potente, qui ci sono dentro semi di mais e sassolini, questa ha dentro sabbia o qualcosa di molto più piccolo, vedete la differenza? Ci sono altri esempi di sonaglio, questo è stato realizzato direttamente con la zucca senza il bastone, produce un suono ancora differente a seconda del contenuto inserito, della sua forma.
Infine ecco la cosiddetta cavigliera, molto utile, si riescono ad unire due strumenti insieme, c’è chi la chiama chacha, una mia allieva la chiamava così, è utilizzata insieme al canto, è un ottimo strumento di guarigione, quindi potete utilizzare benissimo i sonagli oppure i tamburi come preferite o, una combinazione di entrambi, per effettuare i vostri lavori sciamanici, i vostri riti sciamanici, chiaramente il tamburo è più impegnativo, il sonaglio un po’ meno, intendo sul piano paziente e sull’utilizzo e coordinamento dello strumento con il viaggio sciamanico. Ci sono strumenti più difficili da utilizzare ed altri abbastanza semplici per il viaggio sciamanico, io consiglierei per chi decide di iniziare a praticare il viaggio sciamanico, il sonaglio e poi passare pian piano con la pratica al tamburo.
Tipico è l’uso delle Maracas o altri sonagli per pratica sciamanica

Spero che questa lezione introduttiva sulla scelta degli strumenti e dei sonagli vi sia piaciuta, per coloro che sono vegani o comunque particolarmente sensibili all’utilizzo di parti di animali e quindi vorrebbero sapere se esistono tamburi che non hanno una parte animale, che non sono fatti con la pelle di capra o di bisonte o di cavallo, esiste una marca, “Remo”, che fa pelli polisintetiche, in realtà è plastica, il tamburo è in plastica e non so come è il suono, però capisco che per alcune persone particolarmente sensibili o con certe scelte di vita e filosofia di vita, possa risultare più conforme alla loro visione l’utilizzo di un tamburo di questo tipo; potete cercare i tamburi remo, li trovate on-line, sono tamburini commerciali industriali però, per chi ha fatto questa scelta e li utilizza, sa che comunque sono utilizzabili in maniera dignitosa e decorosa.
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Un grazie a tutti e buon viaggio sciamanico con i vostri nuovi strumenti che spero costruirete o acquisterete!
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Buone pratiche sciamaniche, buoni percorsi spirituali, Namastè!
Nota: il testo potrebbe avere ricevuto piccoli modifiche in relazione al video, con l’unico obiettivo di essere reso più fruibile e scorrevole all’utenza web rispetto al dialogo originario.
Salve vorrei chiedere se e bene regalare un tamburo a una persona . Sono consapevole che costruire il proprio tambure saaume un impotanza diversa. Ho due tamburi di cui uno costruito da me l atro no . Sono sicura che potrebbe esprimere il suo potere con la persona alla quale ho pensato di donarlo , ma non sono sicura che energeticamente sia una cosa saggia .grazie.
Ciao Rosanna, non c’è nulla di male nel comprare o regalare tamburi. Anzi, è un bel gesto!
Settimana prossima nel nostro negozio ed ecommerce arrivano i nuovi tamburi e sonagli.
Potresti cogliere la occasione di acquistarne uno prima che esauriscano!
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