Rito di Metamagia per la riconnessione con gli antenati
NOTA INFORMATIVA:
Ricordiamo che i trattamenti sciamanici, trattamenti, spirituali e insegnamenti non sostituiscono i comuni, consueti e normali trattamenti e cure mediche praticati da medici qualificati. La pratica sciamanica non è volta ad effettuare diagnosi mediche, no, sostituisce in alcun modo cure mediche appropriate o terapie professionali per problemi mentali, la pratica sciamanica, gli insegnamenti spirituali, non sono pareri medici e non devono essere considerati come tali.
La facilitazione di pratiche magico-sciamaniche, spirituali e relativi trattamenti e riti sono destinati al benessere dell’individuo e non creano un rapporto medico-paziente. La pratica magica o sciamanica e spirituale non si rivolge alla risoluzione di problemi mentali, nè vengono accettati clienti con problemi mentali o sotto cura psichiatrica.
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È un rituale in autonomia, servono pochi passi, pochi oggetti, saper praticare il viaggio sciamanico.

Salve a tutti sono Alex Peverada, operatore esoterico ed operatore olistico.
Oggi vorrei fornirvi un rito di metamagia: questa disciplina è una nuova disciplina da me ideata che unisce principi della Magia occidentale con lo sciamanesimo transculturale.
Oggi vi fornirò un rito che spero vi sia utile per effettuare una riconnessione con le vostre linee ancestrali quindi, con i vostri antenati.
I riti di metamagia che svolgo per i miei clienti personalmente, sono molto più complessi. Questi sono piccoli rituali introduttivi che vi possono aiutare a entrare in empatia, in simpatia e in azione con le forze magiche e sciamaniche, iniziando a muovere i primi passi verso usi e modalità di sciamanesimo, magia e metamagia più complessi. È quindi un rituale che potete fare in autonomia, servono pochi passi, pochi oggetti e tanta buona volontà e poi saper praticare il viaggio sciamanico.
Diciamo che il rito può essere fatto anche senza il viaggio sciamanico ma, il viaggio sciamanico ci aiuta – per chi lo sa già praticare – ad aggiungere quelle informazioni in più, quella consapevolezza in più, quella connessione in più, per capire la direzione verso la quale si muove il lavoro o l’esito. Quindi per chi segue il mio canale YouTube, la mia pagina Facebook, il mio sito internet, sa bene che ho già fornito altri rituali con scopi diversi: tendenzialmente i rituali per lasciare andare piuttosto che perdonare e via dicendo. In questo rituale voglio aiutarvi a far emergere possibilità di guarigioni in merito ai fatti della vostra linea ancestrale che non conoscete oppure, aiutare a fare piccoli passi di guarigione verso la riconnessione con i vostri antenati, cioè l’allineamento con quello che sono gli irrisolti della vostra linea ancestrale.
Le donne iniziano prima con la linea ancestrale femminile, gli uomini il contrario

Questo è un metodo alternativo all’utilizzo delle costellazioni familiari, un metodo alternativo al solo sciamanesimo. Mi raccomando, non fatevi aspettative sul fatto che questo rituale fatto da voi direttamente possa sostituire un lavoro sciamanico più profondo, una serie di sessioni individuali con me o lavori fatti da professionisti. È comunque un valido aiuto per chiudere lavori svolti con me o, per iniziare un piccolo percorso di lavoro con gli antenati.
Allora tendenzialmente le donne di solito iniziano a lavorare prima con la linea ancestrale femminile, il proprio antenato madre, nonna, bisnonna eccetera, lungo la linea materna e poi successivamente, lavorare con la linea maschile. Per gli uomini vale il principio contrario ovvero, si lavora con gli antenati maschili e poi con gli antenati femminili. Questo non è un sessismo, è semplicemente un fatto di priorità e di utilizzo dell’energia prima femminile, poi maschile o viceversa, perché fondamentalmente irretimenti o problemi – come volete chiamarli – vengono trasmessi più facilmente da linea primogenito – primogenito dello stesso sesso o primogenita – primogenita dello stesso sesso quindi, mamma – nonna – bisnonna e via dicendo papà – nonno – bisnonno e via dicendo.
C’è un fatto di sangue nella linea ancestrale, c’è un aborto, c’è un irrisolto, c’è stata un’esclusione, un isolamento?

Quindi, riconnetterci con i nostri avi significa chiedere la loro forza, chiedere la loro benevolenza per cercare di risolvervi i problemi (vostri) che però, sono stati scaricati su di voi inconsciamente dai vostri antenati.
C’è un fatto di sangue nella linea ancestrale, c’è un aborto, c’è un irrisolto, c’è stata un’esclusione, un isolamento? Bene, con il rito cerchiamo di farlo emergere e cominciare a lavorare. È come se noi includessimo questo antenato, che non è stato ben considerato, che non è stato visto, che non è stato accettato. Questo, per ridurre il carico di responsabilità che c’è su di noi inconsciamente, che ci possono aver dato i nostri antenati ma anche, per accedere ad alcune risorse.
I tempi migliori per svolgere il rito sono possibilmente il Sabato, connesso alle energie di Saturno. Saturno, Cronos è connesso all’aldilà, agli antenati, alla morte, alla saggezza, quindi, essendo non proprio un rito di guarigione ma un rito di riconnessione, io consiglierei di farlo in Luna crescente; potrebbe non essere sbagliato farlo in Luna calante se ci spostiamo più che sulla riconnessione, su una guarigione perché abbiamo in mente già un fatto preciso sul quale lavorare.
Una candela nera per la linea ancestrale maschile, una candela bianca per la linea ancestrale femminile

Il periodo dell’anno? Tutto l’anno. Sapete però che a Novembre, quando ci sono i cosiddetti Morti, si apre un portale di connessione con gli antenati e in occasione di quel lavoro, si potrebbe come dire aggiungere anche questo oltre alla celebrazione degli Antenati anche una riconnessione.
Materiali – obbligatori sono: una candela nera per la linea ancestrale maschile, una candela bianca per la linea ancestrale femminile. Yin e Yang, polo bianco – polo nero, quindi maschile e femminile, ne abbiamo già parlato, sapete bene che cosa intendo. Sulla candela bianca andrà scritto “antenate”, sulla candela nera “antenati”, eventualmente potete aggiungere il simbolo del maschile e il simbolo del femminile a meno che, non vogliate lavorare specificatamente su una porzione della vostra linea ancestrale. Allora, a quel punto, potreste mettere due nomi delle antenate specifiche ma non andrei troppo nel complesso e, rimarrei sulla riconnessione globale. Questi sono proprio gli elementi base indispensabili per il rito. Quindi, il vostro strumento sciamanico, il tamburo o sonaglio per fare il viaggio sciamanico e candela bianca candela nera. Come materiali facoltativi ci possono essere: un incenso fatto a mano degli antenati, io ne produco uno fatto da me apposta, con ingredienti che sono un mix di erbe e resine adatti per creare l’atmosfera, un’offerta agli antenati (offerta di cibo, offerta di bevanda – fortemente consigliato -) e poi se avete foto di antenati, foto di famiglia, foto vecchie, piuttosto che un album di famiglia, includetelo nel vostro altare di meditazione per questo lavoro, per creare una connessione ancora più forte. Questi sono proprio gli strumenti minimi, se volete proteggere ulteriormente il campo, usate il sale esorcizzato intorno al perimetro di lavoro e Acquasanta, la chiamata dei Quattro Arcangeli e/o degli spiriti guida a proteggere il vostro campo (come già spiegato nel video sul sale esorcizzato e l’Acqua Benedetta e Santa).
Le donne, iniziano con l’orazione alla linea ancestrale femminile e poi quella maschile, viceversa per gli uomini

Come si svolge il rituale? Allora, una volta identificato il giorno giusto, io sceglierei un periodo della giornata che vi aiuti. Tendenzialmente, la mattina per i lavori volti ad aumentare, la sera per diminuire. Però, per me, potrebbe anche essere interessante fare questo lavoro al tramonto o dopo il tramonto, perché? Perché comunque se gli antenati hanno superato il crepuscolo, hanno superato metaforicamente il periodo della vita che si è estinta quindi, sono al di là della soglia, al di là del tramonto della vita. La sera di Sabato in Luna crescente, accendete i vostri due ceri. Se volete potete fare un viaggio prima del rito però, importante e indispensabile è il viaggio dopo il rito. Per le donne, iniziate partendo con l’orazione alla linea ancestrale femminile e poi quella alla linea ancestrale maschile, viceversa per gli uomini. Le donne accenderanno prima il cero bianco e poi il cielo nero, i maschi fanno l’inverso: prima il cero nero, poi il bianco. Queste le parole del rito (partiamo dalla linea ancestrale femminile, come se fossimo donne – lo dico perché la maggior parte del mio pubblico è femminile poi, di questa questione, ossia se lo sciamanesimo e la magia sono femminili e/o maschili, ne parliamo un’altra volta -). Concentratevi, rilassatevi, entrate in meditazione e rilassamento, respirate lentamente e poi, recitate queste parole.
Io vi onoro, vi rispetto, vi perdono,

“Care antenate, io vi chiamo qui con me.
Io vi onoro, vi rispetto, vi perdono, qualsiasi sia il vostro delitto, la vostra mancanza, la vostra esclusione, la vostra vergogna, il vostro senso di colpa, il vostro dolore.
Io lo vedo e lo riconosco, senza giudizio, lo accolgo e lo accetto ma nel contempo scelgo di mostrarlo a voi e, se pesa su di me, al restituirvelo.
Voi antenate siete importanti per me perché senza di voi io non sarei viva (o vivo se siete uomini). Senza di voi, le mie eredità sarebbero differenti, sono profondamente addolorato per i vostri umani limiti e i vostri problemi ma noi tutti esseri umani, siamo limitati e imperfetti, pertanto io vi riconosco, vi vedo e vi accetto, esattamente come siete state, accetto le vostre vite, i vostri drammi ma accetto anche le vostre risorse, pertanto vi chiedo di riconnettermi alla vostra linea ancestrale. Io -vostro nome-, figlia di -nome della vostra madre-, figlia di -nome della vostra nonna-, figlia di -nome della vostra bisnonna- (più riuscite ad andare in alto nell’albero, meglio è), sono orgogliosa e fiera della mia linea ancestrale femminile.
So che non è priva di problemi, priva di malattie, priva di dolori ma la accetto esattamente come è, e accetto voi, signore mie antenate, a voi chiedo di sostenermi, di riconnettermi, di sospingermi avanti nella vita, di fornirmi le vostre risorse, la vostra sacra alleanza, per poter incontrare e vivere un femminile completo, più pieno e più sano possibile, per poter conoscere e incontrare un maschile protettivo, sicuro e complementare. “
Possiamo avere avuto nonne, bisnonne, ave abusanti e, stessa cosa anche sulla linea maschile

Ovviamente queste parole vanno poi adattate alla linea maschile quindi ribaltate per cui ci rivolgeremo al nonno, bisnonno e via dicendo, sostituendo il termine femminile ma, il dolore delle antenate è uguale al dolore degli antenati maschi. Possiamo avere avuto nonne, bisnonne, ave abusanti e, stessa cosa anche sulla linea maschile ma, in ognuno di loro c’era una parte di ombra ed anche una parte di luce e quindi, è importante che non continuiamo più a parlare male magari di quella prozia, di quel bisnonno. “Era cattiva”, “era cattivo”, come se avesse solo problemi, solo tendenze negative; può avere anche avuto risorse magari non trasmesse, magari non comunicate, comunque era umano, coi suoi limiti. Onorarlo… – eh, lo so è molto difficile – forse per alcuni pensiamo potrebbero non meritarlo, è una brutta** azione, che dovete fare voi stessi.
Questo è un atto di riconnessione, di re-inclusione, di abbondanza, di crescita, di risorse, di aumento di benevolenza verso gli antenati

Chiaramente questo è un atto di riconnessione, di re-inclusione, di abbondanza, di crescita, di risorse, di aumento di benevolenza verso gli antenati. Per fare ciò bisogna un po’ condonare ciò che è stato fatto e accogliere, accogliere. Al termine quindi di questo dialogo che avete avuto con le vostre antenate, nel senso che voi fate la vostra formula di rito e poi attendete, potrebbe arrivare una risposta sotto forma di intuizione, di pensiero, meglio ancora se sapete praticare il viaggio sciamanico, suonate il tamburo o il sonaglio e viaggiate. Se siete già capaci, al vostro maestro della linea ancestrale, chiedete di contattare direttamente gli antenati oppure, passate al vostro animale di potere o maestro del mondo di sopra e chiedete di poter avere un segnale, un’informazione da parte dei vostri antenati. Magari tramite il viaggio, tramite il sogno, la meditazione vi potrebbero arrivare alcune intuizioni. Potrebbe essere che qualcosa che era nascosto nella famiglia vuole essere visto, sostenuto, capito, incluso oppure un tesoro (metaforicamente) si nasconde nel vostro albero genealogico, un problema: questo rito lo fa emergere, lo fa arrivare. Se poi avete bisogno di una mano, sapete che Peverada può sempre sostenere con una consulenza più approfondita, se non riuscite a svolgere tutto il lavoro. Come si chiude il rito? Ringraziando gli spiriti guida, ringraziando nuovamente gli antenati, lasciando bruciare le candele fino alla fine, magari per tutta la notte. Ogni tanto, se siete ancora svegli, potete guardare le candele come bruciano, prima quella bianca, poi quella nera. Potrebbero darvi delle indicazioni, degli spunti, delle intuizioni su cosa c’è da fare. Brucia di più la nera, la bianca? Terminato quindi il viaggio sciamanico, lasciate bruciare le vostre candele fino al mattino, fino a quando si spengono. Per precauzione magari mettetele in un contenitore che le protegga di modo che non ci sia rischio di incendio, intorno un piccolo catino, uno spazio isolato che non abbia oggetti infiammabili intorno.
Lasciate che il cuore vi parli

Andate a dormire, chiedete comunque sogni: potrebbero arrivare quella notte stessa o nelle notti successive. Lasciate quindi sette, quindici giorni di tempo perché il rito produca il suo effetto di riconnessione e poi state a vedere le magiche cose che accadono quando noi parliamo ai nostri antenati col cuore. Secondo me è meglio se utilizzate la formula che ho concepito io, che ho canalizzato io per voi ma, potreste sentire il bisogno di modificare qualche cosina. Se lo fate, non fatelo con la testa, fatelo con il cuore. Lasciate che il cuore vi parli. Se dovessero emergere piccoli sintomi, mal di testa, nausea, qualche dolore, della rabbia, delle emozioni negative, fa parte del processo di guarigione: ascoltatele, osservatele, non state sbagliando niente. Potrebbe indicare che c’è più bisogno di lavoro per la riconnessione, che ci sono degli irrisolti. A questo punto il rito potrebbe essere ripetuto oppure, richiedere un lavoro di pulizia ancestrale più profondo.
Io vi ringrazio, spero che questo video vi sia piaciuto, ascoltate anche se volete il mio video che avevo già fatto tempo fa sugli antenati, sull’onorare gli antenati. Onorate il vostro potere derivante dalla linea ancestrale maschile e la linea ancestrale femminile e, ricordate sempre che voi siete qui grazie a tutto il lavoro delle generazioni precedenti.
A voi buonanotte padre, madre, nonni, bisnonni, trisavoli, e avi.
Grazie! Se vi è piaciuto il video iscrivetevi al canale YouTube Lux-nova, la pagina Facebook Lux-Nova seguitela e visitate il sito www.lux-nova.it per iscrivervi ai miei seminari o richiedere una consulenza.
Buon Cammino nella luce di una riconnessione con gli antenati. Grazie!
Nota: il testo potrebbe avere ricevuto piccoli modifiche in relazione al video, con l’unico obiettivo di essere reso più fruibile e scorrevole all’utenza web rispetto al dialogo originario.
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