Pendolino e Tarocchi a confronto
NOTA INFORMATIVA:
Ricordiamo che i trattamenti sciamanici, trattamenti, spirituali e insegnamenti non sostituiscono i comuni, consueti e normali trattamenti e cure mediche praticati da medici qualificati.
La pratica sciamanica non è volta ad effettuare diagnosi mediche, no, sostituisce in alcun modo cure mediche appropriate o terapie professionali per problemi mentali, la pratica sciamanica, gli insegnamenti spirituali, non sono pareri medici e non devono essere considerati come tali.
La facilitazione di pratiche magico-sciamaniche, spirituali e relativi trattamenti e riti sono destinati al benessere dell’individuo e non creano un rapporto medico-paziente.
La pratica magica o sciamanica e spirituale non si rivolge alla risoluzione di problemi mentali, nè vengono accettati clienti con problemi mentali o sotto cura psichiatrica.
Ho già realizzato dei video in merito ai tarocchi e in merito al pendolino, che vi consiglio di guardare

Salve a tutti, sono Alex Peverada operatore olistico ed operatore esoterico, ho già realizzato dei video in merito ai tarocchi e in merito al pendolino ma, non ho mai parlato ancora di questi due metodi a confronto con pro e contro.
Io sono un operatore olistico ed operatore esoterico e vi invito a visitare – se questo video vi piacerà – ed iscrivervi al mio canale YouTube Lux-nova e seguire le pagine Facebook Lux-nova e Alex Peverada; di solito lo dico alla fine dei video ma siccome tendenzialmente tutti quanti i titoli di coda e la fine di un video tendiamo a non guardarli, oggi e da oggi, ripeterò i miei riferimenti fin dall’inizio del video.
Il Tarocco più utilizzato che piace di più agli esoteristi, ai cartomanti, ai Tarologhi è generalmente di due mazzi possibili: Marsigliese o Rider Waite

Veniamo subito al tema che ci interessa sviluppare: sapete che pendolino e tarocchi sono due strumenti classici della divinazione occidentale, della divinazione in magia, in campo olistico, tipicamente utilizzati da noi in Italia ma anche in altri momenti, in altri contesti del mondo occidentale; ho parlato dell’abbinamento del viaggio sciamanico a questi due strumenti ma oggi vorrei parlarvi dei pro e contro del Tarocco e dei pro e contro del pendolino.
Partiamo dal Tarocco che è un metodo diciamo universale complesso, transculturale, dal mio punto di vista il Tarocco classico più utilizzato, quello che vedo che piace di più agli esoteristi, ai cartomanti, ai Tarologhi è generalmente di due mazzi possibili: Marsigliese o Rider Waite. Prendiamo come esempio il marsigliese. I marsigliesi sono un mazzo che ha 22 carte dette Arcani Maggiori che rappresentano simboli un po’ universali, simboli o archetipi. Sono fortemente memorizzabili, basta un po’ di tempo; poi i tarocchi, sono composti anche da un’altra parte del mazzo detti Arcani minori che rappresentano figure più difficilmente memorizzabili nel loro significato, ci vuole un po’ più di tempo perché sono 56 carte divise in quattro gruppi i famosi Spade, Bastoni, Coppe e Denari.
Ad esempio un Arcano Maggiore può essere la carta della Torre che vi mostro; il simbolo è facile da interpretare perché c’è una torre che crolla quindi un simbolo di crollo, di distruzione, di caduta e quindi, in un certo senso, una volta preso il senso del tarocco poi significa semplicemente esplorarlo in relazione alle altre carte che escono nella stesa / stesura delle carte vicino, in relazione alla domanda e così via. Gli altri 22 Arcani, anzi 21, se escludiamo la torre che è già stata contata, ci saranno l’Imperatore, piuttosto che la Morte, piuttosto che la Papessa e via dicendo. Non li elenco tutti perché andremmo un po’ fuori tema.
Questi simboli però richiedono un linguaggio di comprensione più o meno immediato.
01 – La prima differenza fra tarocco e pendolino: la complessità dei tarocchi e nella semplicità del pendolino

Quindi la prima differenza che abbiamo fra il tarocco e il pendolino sta nella complessità del sistema dei tarocchi e nella semplicità dello strumento del pendolino. Il tarocco è un linguaggio, un alfabeto di archetipi e un alfabeto di informazioni il quale ha infinite interpretazioni possibili; il pendolino risponde con un “Sì e No” o, al massimo Forse o immobilità. Quindi tendenzialmente se dovessi iniziare un percorso di studio della divinazione tramite la pratica del pendolino e tramite la pratica dei tarocchi, di base, mi aspetterei un certo grado di studio teorico sul tarocco, oltre che un’applicazione pratica; mentre per il pendolino potete iniziare quasi da subito. Il pendolino diciamo quindi è il mezzo più semplice, pertanto il pro del pendolino è l’immediatezza, il contro l’alta possibilità di sbagliare proprio per il numero limitato di risposte che può darci, sì o no, fondamentalmente. Quindi complessità e semplicità: complessità non significa peggio, semplicità non significa necessariamente meglio.
02 – La seconda differenza: sul tarocco si può applicare la meditazione, cioè la meditazione sulla carta, sul significato, sull’archetipo simbolico

La seconda differenza che abbiamo fra tarocchi e pendolino consiste nel fatto che sul tarocco si può applicare la meditazione, cioè la meditazione sulla carta, sul significato, sull’archetipo simbolico. Esempio: estraggo una carta sola in relazione alla mia domanda, la carta della Morte che indica di solito cessazione o trasformazione in relazione alla domanda posta. Posso effettuare una meditazione sul tarocco, sulla carta della Morte e quindi avere delle risposte ulteriori di tipo sia divinatorio che auto-conoscitivo; meditare sul pendolino è difficile però si può meditare comunque sia sulla risposta che avremo dal pendolino ma meditare sulla risposta significa fondamentalmente che è applicabile a qualsiasi indagine. Quindi, se io medito sulla risposta del pendolino, posso anche meditare sulla risposta del tarocco ma, posso anche meditare su qualsiasi altro oggetto di risposta, quindi in un certo senso, il tarocco è anche una via di conoscenza interiore, di esplorazione – meditazione, ha un aspetto profondamente filosofico in sé. Potremmo definire il tarocco uno strumento anche filosofico, psicologico.
03 – La terza differenza è la maggior interpretabilità della stesura di carte dei tarocchi e la minore interpretabilità del pendolino

La terza differenza è la maggior interpretabilità della stesura di carte dei tarocchi e la minore interpretabilità del pendolino. Ne abbiamo già parlato prima quando ho parlato della complessità dei tarocchi. La complessità dei tarocchi non è solo nello studio degli stessi, quindi nello studio di tutte le carte, la memorizzazione delle accoppiate, dei significati e di (visivamente) tutte le carte, nel pendolino le risposte sono molto poco interpretabili proprio per la sua schiettezza di Sì e no e la sua immediatezza.
C’è da dire che in qualche modo il margine di errori può esserci in entrambe ma, l’interpretazione del tarocco può differire anche da professionista a professionista, da cartomante a cartomante, da tarologo a tarologo/a, perché ci sono molte sfumature soprattutto nelle stesure complesse oppure, nelle stesure che tengono in considerazione una sequenza di eventi. Se vedo uscire tre carte rappresentando il passato, il presente, il futuro, è chiaro che in questo passaggio ci possono essere differenti gradi di interpretazione anche in relazione a quello che io so dell’altra persona, del consultante o quello che mi chiede. Nella questione che riguarda il pendolino invece, fondamentalmente è più difficile interpretare però è anche più facile sbagliare, statisticamente abbiamo il 50% di probabilità di interpretare la domanda con una risposta che è vera o falsa.
04 – La quarta differenza è il maggior fascino che può suscitare nell’ interlocutore, nelle persone, il tarocco

Il quarto punto di confronto è il maggior fascino che può suscitare nell’ interlocutore, nelle persone, il tarocco poiché, essendo uno strumento in qualche modo un po’ più complesso come vi ho detto, attrae le persone per il suo significato simbolico, attraendo sia quelli interessati, come abbiam detto, all’aspetto psicologico, sia quelli attratti dall’aspetto magico – esoterico. Se noi facciamo un test, proviamo ad andare al parco o in un locale e cominciamo a muovere le carte, mescolarle e fingiamo di fare delle stesure, vedremo che proprio le persone si avvicinano, incuriosite alla lettura; se noi invece utilizziamo un pendolino tendenzialmente le persone lo considerano qualcosa di più o personale, o comunque sia faticano a subire il fascino che è generato invece da una stesura di carte. Inoltre, l’archetipo delle carte, essendo connesso al gioco d’azzardo, al gioco ludico, attira comunque le persone muovendo dei ricordi della nostra infanzia. Chi non ha avuto parenti, amici che giocavano a carte oppure che giocavano a carte e leggevano anche le carte dal punto di vista divinatorio? Quindi potrebbe diventare quasi un momento di aggregazione l’uso dei tarocchi.
È più difficile in qualche modo trovare persone riunite intorno ad un pendolino o che vedendo oscillare un pendolino su un banchetto, siano attratte dal “mi faccio fare un consulto”. La nostra mente tende a categorizzare quindi è un sì o un no e, essendo buona parte degli italiani o degli occidentali, scettici, di fronte a un pendolino, sarà più propenso a dire “sono tutte baggianate, stupidate”, perché la loro mente tende a pensare ad una cosa che non attrae, non ci si crede, finisce lì…
Mentre col tarocco, per quanto alcuni non ci credono all’aspetto divinatorio, possono essere attratti comunque da un aspetto di intrattenimento e quindi, una volta coinvolti nella parte di intrattenimento, è un attimo – se vogliamo – farli scivolare nell’aspetto misterico e fascinoso del tarocco.
C’è veramente un’attrattiva di tipo misterioso intorno ai tarocchi.
Il pendolino richiede sensitività, il tarocco può essere letto grazie alla sensitività ma anche ad una forte istruzione

L’altro confronto interessante da fare in merito a tarocchi e pendolino riguarda la sensitività. I tarocchi possono essere mediati nella loro interpretazione dalla sensitività quindi, molte persone non conoscono esattamente il linguaggio universale dei tarocchi nei loro completi simboli ma, riescono comunque a leggere in maniera istintiva e sensitiva. Il pendolino di fatto richiede necessariamente una sensitività perché l’oscillazione del pendolino, se non la vogliamo attribuire a un’influenza cosciente quindi ad una nostra volontà di modificarlo e farlo oscillare come decidiamo noi – questo però sarebbe un metodo fraudolento o errato –, si basa sostanzialmente sulla sensitività della persona così come le risposte quindi, la capacità della persona di unirsi all’inconscio collettivo ed eventualmente ad una componente spirituale della realtà per dare una risposta che non sia di tipo casuale ma mediata da fenomeni, potremmo definirli paranormali o, comunque inconsci.
Il tarocco può essere letto grazie alla sensitività ma anche semplicemente ad una forte istruzione, tant’è che ci sono addirittura alcune persone che negano proprio la parte di lettura sensitiva dei tarocchi ma, si affidano solo totalmente al linguaggio universale dei tarocchi e alla loro capacità di restituire informazioni strutturate, basate proprio sul significato della singola carta.
Ma allora è meglio il pendolino o è meglio il tarocco?”

Pertanto ora sarete arrivati alla fatidica domanda “Ma allora è meglio il pendolino o è meglio il tarocco?”
Nessuno dei due ed entrambi, questa è la mia risposta perché innanzitutto, come per tutti i metodi di divinazione, è necessario farli propri per essere sicuri di capirli correttamente, quindi io non mi sento di spezzare una lancia nei confronti del tarocco o del pendolino ma, penso che ognuno dei due metodi abbia i suoi pro ed i suoi contro.
Che cosa suggerisco di fare?
Diventare esperti di entrambi: se già amate i tarocchi o amate il pendolino, non escludete a priori l’altro strumento, provate per un po’ ad utilizzarli, anche perché gli stessi possono essere anche utilizzati in sinergia, vediamo come.
Confrontando i risultati, confrontando le risposte del tarocco e le risposte del pendolino oppure in sinergia cioè, facendo una stesura di tarocchi e poi, utilizzando il pendolino sulla singola carta per completare la risposta o, scegliere ad esempio, di fronte alla carta del tarocco della Morte, se siamo indecisi, se ci dà una risposta su chiusura o una risposta su trasformazione. Potremmo fare oscillare il pendolino sulla carta chiedendo “chiusura o trasformazione?” quindi, un “sì o no secco” su questo aspetto, soprattutto se siamo non espertissimi e quindi tendenzialmente indecisi sulla lettura dei tarocchi, il pendolino potrebbe aiutarci ad avere maggiore sicurezza sulle nostre risposte innate.
Spero che questo video vi sia piaciuto, tornerò a parlare ancora di temi divinatori, vi ricordo inoltre che il pendolino ed i tarocchi possono essere abbinati al viaggio sciamanico come spiegato già nei video precedenti e quindi, avere ancora più informazioni e completezza di risposte divinatorie.
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Se volete un consulto divinatorio potete prenotarlo attraverso il mio sito www-lux-nova.it
Vi onoro e vi ringrazio per avermi ascoltato e per il vostro tempo prezioso come il mio grazie!
Nota: il testo potrebbe avere ricevuto piccoli modifiche in relazione al video, con l’unico obiettivo di essere reso più fruibile e scorrevole all’utenza web rispetto al dialogo originario.
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