Meditazione: Svadhisthana, il secondo chakra
I chakra sono ruote di energia presenti nel nostro campo energetico…

Benvenuti in Lux Nova, sono Alex Peverada. Oggi vorrei parlarvi del secondo chakra e condurvi attraverso una meditazione sul secondo chakra. Se vi siete persi il video sul primo chakra, vi consiglio di visualizzare anche quello contestualmente a questo; in modo da poter seguire un percorso costruttivo sui 7 chakra. Cosa sono? Come ho già detto anni nel video sui sette chakra, sono ruote di energia presenti nel nostro campo energetico; ovviamente valido per per chi ha un credo psicospirituale, perché è una convinzione che presuppone che noi non siamo solo corpi fisici.
I chakra hanno un ruolo nella nostra vita e queste ruote di energia presenti nel nostro campo energetico, nel nostro corpo sottile o come chiamarlo, assolvono delle funzioni spirituali che hanno una controparte nel nostro rapporto con il corpo fisico e con le funzioni vitali. Il secondo a chakra quindi è situato all’altezza del basso ventre, e da dal punto di vista della dottrina dei chakra nel sistema induista assolve una funzione afferente la sessualità, e non solo la sfera sessuale ma anche altri istinti ed emozioni connessi ad essa. Un buon secondo chakra funzionante consente di vivere in maniera equilibrata la nostra sessualità, senza eccessi ma senza privazioni.
Un secondo chakra ben funzionante consente di vivere in maniera equilibrata la nostra sessualità, senza eccessi ma senza privazioni.

Nel nostro contesto occidentale abbiamo spesso dei problemi nel Secondo Chakra perché siamo troppo legati alla materia e viviamo la sessualità come solo una pulsione a uno sfogo, magari abbiamo delle attività intersessuali che nascondono dei vuoti o magari abbiamo delle dipendenze sessuali o ancora potremmo trovarci ad avere dei sensi di colpa, delle chiusure, delle problematiche che determinano un malfunzionamento del Secondo Chakra e quindi una sessualità non perfettamente vissuta. Introduco ora alla meditazione sul secondo chakra, così come l’ho concepita e vi chiedo di assumere una posizione di meditazione comoda e di lavorare sul respiro, rallentando il ritmo respiratorio, contando fino a 3 o fino a 7. Inspirate contando fino a 3 o fino a 7 ed espirate, procedete per un ciclo di dieci-dodici ispirazioni ed espirazioni; in questa maniera potete ottenere un rilassamento del corpo, della mente. Se la vostra mente particolarmente agitata vi consiglio di andare a praticare una delle prossime volte anche la mia meditazione sul silenzio interiore .
Potremmo trovarci ad avere dei sensi di colpa, delle chiusure, delle problematiche che determinano un malfunzionamento del Secondo Chakra

Dopo aver effettuato il nostro ciclo di respirazione mi chiede di chiudere gli occhi e visualizzare voi stessi davanti allo specchio, seduti davanti un grande specchio. Siete vestiti completamente di arancione che è il colore del Secondo Chakra, osservate la vostra immagine allo specchio: come vi percepite? Vi sembra di vedervi più giovani? Più anziani? Tristi o sorridenti? Sereni e pacati? Questo può segnarvi molto del vostro stato d’animo attuale, molto del nostro stato del Secondo Chakra. Guardare voi stessi vestiti di arancione significa già collegarsi alle energie del Secondo Chakra, dopo qualche secondo di autoesplorazione vi chiedo ora ad immaginarvi sempre davanti a questo specchio, togliendo i vostri vestiti. Ponetevi davanti allo specchio nudi, come si presenta l’immagine? Cosa mi suscita? Vergogna? Piacere? Indifferenza? Completezza? Separazione? Sensi di colpa? Qual è il rapporto con il vostro corpo o almeno quello che la vostra immaginazione vi restituisce del vostro corpo. Dopo un tempo indefinito, che scegliete voi, in cui osservate il vostro corpo davanti a questo spazio immaginario vi chiedo ora di soffermare la vostra attenzione sui vostri genitali e su tutte le sensazioni che possono restituirli. Su tutto l’apparato riproduttivo, quindi per la donna significa che la relazione con l’utero e con la parte interna del vostro ventre… per l’uomo significa con tutto le sensazioni che giungono nella parte vostra dell’organo sessuale ma anche con tutto ciò che arriva “dietro”. Pensate ore al vostro rapporto con la sessualità, come la vivete, nel senso di colpa o vivete vergogna? Avete bisogni repressi? Vivete pienamente il rapporto con il vostro corpo e la sessualità?
Immaginatevi nudi/e sotto una discesa di acqua, potrebbe essere una cascata calda…

Vi lascio il tempo per riflettere su queste domande e vi ricordo che il Secondo Chakra è connesso all’elemento acqua, per cui ora vi chiedo di immaginarvi nudi/e sotto una discesa di acqua, potrebbe essere una cascata calda, della natura o artigianale e artificiale di qualche luogo che custodisce delle terme. Siete nudi sotto la vostra cascata e sentite l’acqua che scorre dentro di voi, e fuori di voi, sentite i rivoli e le gocce… il rumore battente sopra il vostro cranio, la piacevole sensazione del contatto come quest’acqua fredda, gelata, calda, tiepida… asciate che scorra continuamente finché a un certo punto ponete l’attenzione sulla zona del secondo chakra: sul basso ventre e ascoltate tutto ciò che questo produce in quel luogo o in quel posto del vostro corpo. Nel nostro sistema energetico cosa farà? Lo purificherà? Porterà a galla immagini, sensazioni, scalderà, sbloccherà o ravviverà qualsiasi cosa? L’acqua lasciate che compia il suo compito. Questo grande elemento di guarigione e qualora ad alcuni non si fosse presentata la cascata ma una pioggia o un’altra forma manifestazione, un geyser, non vi preoccupate è ciò che l’universo ha scelto per voi come migliore soluzione. Sappiate che voi siete padroni della vostra visualizzazione solo in parte, l’Uverso spirituale vi restituisce ciò di cui avete bisogno. Restate in queste piacevoli sensazioni tutto il tempo che necessitate e infine tornate nel qui e ora . Buona sessualità e buon rapporto con il vostro corpo.
Nota: il testo potrebbe avere ricevuto piccoli modifiche in relazione al video, con l’unico obiettivo di essere reso più fruibile e scorrevole all’utenza web rispetto al dialogo originario.
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