Meditazione gratis: Muladhara, il primo chakra
NOTA INFORMATIVA:
Ricordiamo che i trattamenti sciamanici, trattamenti, spirituali e insegnamenti non sostituiscono i comuni, consueti e normali trattamenti e cure mediche praticati da medici qualificati.
La pratica sciamanica non è volta ad effettuare diagnosi mediche, no, sostituisce in alcun modo cure mediche appropriate o terapie professionali per problemi mentali, la pratica sciamanica, gli insegnamenti spirituali, non sono pareri medici e non devono essere considerati come tali.
La facilitazione di pratiche magico-sciamaniche, spirituali e relativi trattamenti e riti sono destinati al benessere dell’individuo e non creano un rapporto medico-paziente.
La pratica magica o sciamanica e spirituale non si rivolge alla risoluzione di problemi mentali, nè vengono accettati clienti con problemi mentali o sotto cura psichiatrica.
I chakra sono ruote di energia presenti nel nostro campo energetico…

Salve a tutti sono Alex Peverada, insegnante e praticante di sciamanesimo e meditazione. Oggi vorrei parlarvi del primo chakra e della mia meditazione sul primo chakra: una meditazione di radicamento. Abbiamo già parlato dei sette chakra nel video sul viaggio sciamanico nei sette chakra, vi invito pertanto ad andare a vederlo se non l’avete già fatto o rivederlo. I chakra sono ruote di energia presenti nel nostro campo energetico, sono centinaia, forse migliaia. 7 sono i maggiori, sette centri energetici, il primo dei quali si chiama Muladhara, situato in zona perianale. Questo centro energetico, questo vortice del nostro corpo sottile o campo aurico, come preferite chiamarlo… questo centro energetico è connesso seconda la tradizione induista vedica a degli organi fisici specifici e ha delle funzioni psico-spirituali specifiche.
Il colore associato a Muladhara è il rosso, il rosso infatti è il colore del sangue, della passione, degli istinti…

Il colore associato a Muladhara è il rosso, il rosso infatti è il colore del sangue, della passione, degli istinti. Muladhara è associato al rapporto con la terra, con il radicamento, con gli istinti di sopravvivenza, con la dimora, con la casa e il contatto col terreno; con la capacità di essere fermi e saldi sulle nostre gambe. Chi è poco in contatto con Muladhara o lo ha che non funziona in maniera ottimale, sente questa mancanza di contatto con madre terra. Chi è molto spirituale, tutto concentrato sui chakra della spiritualità e/o chi è molto artista, con la testa tra le nuvole ed è molto visionario, nelle fantasticherie… se non ha un buon contatto con Muladhara spesso non riesce a trasportare questa spiritualità o questa artisticità nel mondo; non riesce a dare concretezza ai propri progetti. Muladhara è per l’individuo come una casa: è le fondamenta della persona. Quindi è importante avere un buon primo chakra funzionante, lo si può fare lavorandoci sciamanicamente attraverso l’utilizzo del viaggio sciamanico dalle nostre guide spirituali oppure si può fare anche attraverso la meditazione.
Voi siete in questo campo e all’orizzonte vedete un albero che vi chiama…

La meditazione che vi voglio donare oggi è veramente una meditazione di radicamento, la meditazione del vostro albero. Vi chiedo ora di trovare una posizione rilassata, comoda, seduta o sdraiata. L’ importante è che sappiate di poterla tenere a lungo, vi chiedo poi di rallentare il vostro flusso respiratorio, ascoltando le respirazioni del vostro corpo e sentendo il lento fluire dell’aria, dentro e fuori di voi … inspirate lentamente contando fino a 3 o fino a 7. Se siete in grado appoggiate una mano sul ventre e utilizzate il diaframma per effettuare inspirazioni ed espirazioni diaframmatiche. Continuate a contare: 1, 2, 3…inspiro….1, 2, 3 ed espiro lentamente; tre secondi la fase inspiratoria e tre secondi la fase espiratoria. Continuate così per un ciclo di inspirazioni ed espirazioni, dopo di che, vi invito a visualizzare con gli occhi chiusi, quindi visualizzate con gli occhi della mente o se preferite “immaginate” un grande campo, un grande prato vasto.
Voi siete in questo campo e all’orizzonte vedete un albero che vi chiama, lentamente, lentamente vi avvicinate adesso; vi avvicinate adesso camminando pian, piano, lungo un sentiero in mezzo a questo campo che vi conduce con passo fermo nella vostra direzione; mentre vi avvicinate notate o scoprite meglio questo albero, composto da una folta chioma, grandi rami, un tronco solido e radici che affondano nel terreno.
Sentitevi un albero, sentite l’albero… qual è la parte che vi dona più attenzione? Sono tutti in equilibrio? Sentite più le radici e meno la chioma?

Sentite la brezza intorno a voi, il cinguettio degli uccelli, insetti ronzano intorno a voi… finché arrivate di fronte all’albero, ora lo osservate con tutta la vostra apertura, lui si mostra in tutta la sua bellezza, forza, solidità.. potete osservare le singole foglie, i singoli rami, le venature e le imperfezioni della corteccia.
Vi sedete all’ombra dell’albero, poggiate la schiena ansa lungo vi rilassate e ascoltate le sensazioni finché a un certo punto, è talmente forte la sensazione che provate nel momento in cui vi appoggiate all’albero, che pian piano vi sentite diventare tutt’uno con esso e vi fondete nell’albero: il vostro sangue è la sua linfa, il vostro busto è il suo tronco, le braccia i rami, le gambe radici.
Sentitevi un albero, sentite l’albero… qual è la parte che vi dona più attenzione? Sono tutti in equilibrio? Sentite più le radici e meno la chioma? Più i rami o meno tronco o tutto in equilibrio? Ascoltate la foglia che parte dalla punta nelle vostre dita o vostri non percepite visualizzate le radici che affondano nel terreno via via sempre più nel cuore di madre terra, finché giungono alla capacità di madre terra di guarire, chiedete una guarigione spirituale a nostra madre terra, chiedetele di stabilire un contatto con le vostre radici, affondate le vostre radici solidamente nel terreno… sempre di più, sempre di più, mentre le vostre gambe diventano pesanti. Restate in questa sensazione di maestosità, di solidità che la condizione di albero vi sta donando, lasciate che questo spazio, questo periodo, duri quanto avete bisogno e infine quando vi sentite pronti tornate nel qui e ora nella vostra forma umana.
Bentornati da questa meditazione e tutto ciò che avete visto sentito o non avete visto non avete sentito, non vi preoccupate non è un caso, è un dono dell’universo. Che tipo di albero avete visto? le radici? avete sentite il tronco? i rami e le foglie come erano? Ogni dettaglio è un indizio per comprendere voi stessi, chiaramente chi è ben radicato, chi ha un Muladhara ben funzionante sentirà il senso di radicamento, le gambe pesanti, che si fanno radici, che affondano nel terreno. Chi è tutto nel settimo o sesto chakra, avrà sentito una grande e folta chioma e magari invece una grossa difficoltà nel sentire il tronco o le radici. Osservate bene la meditazione, quello che avete provato, trascrivetela sul diario di meditazione, su un diario personale e ogni volta, ogni volta che sentite il bisogno, riproponete questa meditazione a voi stessi.
Ascoltatevi, ascoltatela, rileggete le vostre meditazioni precedenti perché ogni volta qualcosa si muove dentro di voi nell’universo, quindi ripetere questa meditazione potrebbe produrre effetti diversi, dettagli diversi. Buon lavoro di meditazione, buona esplorazione del vostro primo Chakra, buon radicamento.
Nota: il testo potrebbe avere ricevuto piccoli modifiche in relazione al video, con l’unico obiettivo di essere reso più fruibile e scorrevole all’utenza web rispetto al dialogo originario.
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