NOTA INFORMATIVA:
Ricordiamo che i trattamenti sciamanici, trattamenti, spirituali e insegnamenti non sostituiscono i comuni, consueti e normali trattamenti e cure mediche praticati da medici qualificati.
La pratica sciamanica non è volta ad effettuare diagnosi mediche, no, sostituisce in alcun modo cure mediche appropriate o terapie professionali per problemi mentali, la pratica sciamanica, gli insegnamenti spirituali, non sono pareri medici e non devono essere considerati come tali.
La facilitazione di pratiche magico-sciamaniche, spirituali e relativi trattamenti e riti sono destinati al benessere dell’individuo e non creano un rapporto medico-paziente.
La pratica magica o sciamanica e spirituale non si rivolge alla risoluzione di problemi mentali, nè vengono accettati clienti con problemi mentali o sotto cura psichiatrica.
La volontà è questa facoltà che appartiene a ogni essere umano e che ci contraddistingue da altri esseri dell’universo. La volontà è tipicamente umana ed è molto sottostimata o sovrastimata

Salve a tutti sono Alex Peverada operatore olistico ed operatore esoterico specializzato in tecniche sciamaniche e tecniche magiche.
Il tema di oggi è la volontà. La volontà è questa facoltà che appartiene a ogni essere umano e che ci contraddistingue da altri esseri dell’universo. La volontà è tipicamente umana ed è molto sottostimata o sovrastimata; per alcuni è una facoltà inespressa: molti sono agiti dagli impulsi e non si soffermano mai a riflettere sul fatto che la volontà può cambiare veramente la loro attitudine, la vita. Altri invece che la sovrastimano pensano che con la forza di volontà tutto si possa fare… come sempre è importante darle il giusto peso, comprenderla, conoscerla e sfruttarla al meglio.
Sia in magia che in sciamanismo viene posto un rilievo molto importante alla volontà, tendenzialmente in sciamanesimo si parla di “intento” infatti chi pratica sciamanesimo sa che l’intento o intenzione è lo scopo con cui viene effettuato un lavoro sciamanico, sia quando si richiede l’aiuto di una pianta maestra, pianta alleata, sia quando si fa un lavoro senza l’ausilio di altri strumenti.
Certo lo sciamanesimo è un percorso di guarigione e quindi vien da sé che l’intento tendenzialmente sia un intento di guarigione ma non è detto… potrebbe essere un intento più specifico quello del vostro lavoro sciamanico. Spesso durante cerchi sciamanici infatti l’intento viene dichiarato al gruppo per dargli più forza o al facilitatore/sciamano: “qual è il tuo intento? voglio guarire una relazione! voglio superare una paura! voglio vincere ecco la mia debolezza! un limite!”
L’intento rafforza il lavoro del soggetto e comunica palesemente agli spiriti alleati o spiriti guida quello che vogliamo ottenere, anche se loro sanno già qual è il disegno dell’universo e quello personale.
Dichiarare l’intento rafforza i processi di guarigione (spirituale) e li velocizza.

Dichiarare l’intento rafforza i processi di guarigione (spirituale) e li velocizza.
In magia occidentale si parla tendenzialmente di volontà, il famoso detto “volere, osare, tacere“.
La volontà anche in magia quindi risulta essere una chiave importante per raggiungere i nostri obiettivi: obiettivi del rituale magico che si pratica od obiettivi anche del proprio percorso magico.
Ma come possiamo comprendere meglio questa volontà? Cos’è questa funzione? Questa facoltà dell’essere umano? Personalmente mi ha aiutato molto il libro di Roberto Assagioli (psichiatra psicoterapeuta e medico del secolo scorso), che ho già citato in altri video, che ha scritto un libro che si chiama l’Atto di Volontà: è un libro che consiglio a tutti quanti, forse non semplicissimo, forse non per il grande pubblico ma nemmeno con un linguaggio estremamente criptico e solo per gli addetti ai lavori.
Assagioli esplora questo percorso della volontà, questo percorso di conoscenza della volontà, in maniera ampia, non c’è lo spazio in questo momento di trattare tutti i temi di questo libro e delle molte cose che si possono dire sulla volontà …penso che in questo momento sia molto importante parlare delle fasi della volontà.
Perché parlare delle fasi della volontà? perché capire come si struttura il processo della volontà ci aiuta a capire là dove non riusciamo a portare a termine i nostri riti magici, i nostri lavori sciamanici, i nostri percorsi di vita.
Spesso a un blocco diamo responsabilità fuori di noi… ma questi impedimenti sono limiti interiori che la volontà può aiutarci a superare.

Spesso a un blocco diamo responsabilità fuori di noi, quindi diciamo: “non sono andato oltre perché c’è stata quella resistenza, c’è stata quella faccenda, quell’evento. Perché ci sono stati degli impedimenti!” ma spesso questi impedimenti sono limiti interiori che la volontà può aiutarci a superare.
Quindi quali sono le fasi della volontà? Assagioli divide la volontà in sei fasi precise.
Per semplicità utilizzerò un nominativo solo per fase e non mi addentrerò troppo nella descrizione, cercherò di restare sul semplice per coloro che non hanno ancora approcciato questo argomento.
Le sei fasi della volontà sono:
1 – fine o intento
2 – deliberazione
3- scelta
4 – affermazione
5 – programmazione e
6 – esecuzione
Prendiamo ad esempio un rito magico o rito sciamanico: l’intento o fine, ne ho già parlato prima, è lo scopo con cui vogliamo effettuare il nostro rito… per esempio scopo di guarigione scopo o intento di purificazione, di protezione e via dicendo.
La fase di deliberazione è la fase in cui noi valutiamo quindi avremo di fronte tante strade, tante vie: possiamo scegliere un rito magico, un rito sciamanico, un rito meta magico oppure possiamo scegliere di affidarci alla preghiera piuttosto che ad altro strumento.
Io ho parlato di guarigione, intendo guarigione sciamanica-spirituale, chiaramente se il problema dovesse essere di tipo fisico… nella fase deliberatoria valutiamo anche se andare da un medico.
Ci sono situazioni che richiedono un lavoro spirituale invece che di tipo fisico; quindi in questa fase del liberatoria noi valutiamo la strada da percorrere: è un po come se ci trovassimo di fronte a un bivio anzi a tante scelte di strada possibile.
Poi effettuiamo la scelta, spesso le persone confondono la deliberazione con la scelta, ma sono due fasi distinte. La scelta deve prima di tutto avere una fase di vaglio, una fase di valutazione, una fase in cui noi vediamo le varie opzioni.
Se agiamo troppo di impulso queste due fasi (deliberazione e scelta) si avvicinano e non vagliamo tutte le risorse e soluzioni possibili.
Una volta che effettuiamo la nostra scelta, la affermiamo!
Prima ho parlato di affermare all’interno di un cerchio il proprio intento, esatto, noi affermiamo a noi stessi o eventualmente anche ad un’altra persona la nostra scelta insieme al nostro intento. Affermando diamo potere a noi stessi, responsabilità e potere al rito, relazione che abbiamo scelto
A seguito dell’affermazione c’è una fase di programmazione, supposto che abbiamo scelto un rito magico programmiamo il rito avrà quindi una struttura, avrà bisogno di un certo quantitativo di materiale, candele e tracciature, incensi, eccetera eccetera…
Infine c’è la fase di esecuzione o che Assagioi chiama “direzione dell’esecuzione” e cioè passo dopo passo noi eseguiamo il rito come lo avevamo pensato e programmato e ne osserviamo eventuali risultati a seguito dello stesso.
Perché è importante quindi scorporare le fasi della volontà e applicarle alla nostra azione quotidiana? Perché spesso siamo deboli in una fase…

Perché è importante quindi scorporare le fasi della volontà e applicarle alla nostra azione quotidiana? Perché spesso siamo deboli in una fase o per natura: per esempio facciamo fatica a chiudere i progetti quindi siamo deboli nella fase esecutiva o magari siamo deboli in relazione a una tipo di attività; quello specifico rito magico, quello specifico corso, quello specifico seminario, quella specifica attività lavorativa ci vede deboli magari nella fase deliberativa (che è la fase in cui facciamo le nostre opportune valutazioni) o magari siamo deboli nella programmazione, facciamo fatica a pensare e organizzare tutto quanto e ci mettiamo subito nell’esecuzione… ma quando stiamo eseguendo ci rendiamo conto che ci manca magari la candela giusta ci manca il supporto giusto, non è il momento migliore della giornata ,perché non abbiamo programmato in maniera volontaria tutto quanto!
Siamo degli individui che decidono in fretta ma poi fanno fatica a sostenere la volontà durante i processi ripetitivi?

Quindi le nostre fasi della volontà dovrebbero poi corrispondere a una serie di pensieri e azioni nel mondo, se noi conosciamo bene le fasi della volontà ogni volta che abbiamo di fronte un percorso da svolgere ci conosciamo, conosciamo i punti deboli, punti forti della nostra volontà e sappiamo agire in conformità ad essa.
Agiamo spesso senza un intento e quindi poi ci rendiamo conto di essere nel caos?
Bene dobbiamo rafforzare la fase della volontà, del fine.
Facciamo spesso riti magici e li lasciamo a metà? Perché? forse la fase della programmazione della volontà è debole o forse la fase esecutiva in cui facciamo agire la volontà dove ci sentiamo più deboli o più forti.
Siamo degli individui che decidono in fretta ma poi fanno fatica a sostenere la volontà durante i processi ripetitivi? iniziamo tante cose ma le lasciamo perdere oppure ne iniziamo una sola alla volta e finché non abbiamo finito non smettiamo?
Bene se siamo questo tipo di persona vuol dire che abbiamo un buon rapporto con la nostra volontà che è forte in tutte le sue fasi ma sarebbe interessante scorporarle e vederle.
Quindi quando progettate il vostro prossimo rito magico, il prossimo lavoro sciamanico valutate attentamente le sei fasi della volontà! Comprendetele, conoscetele perché solo conoscendovi potete capire i vostri limiti e trasformarli in risorse e potenzialità.

Quindi quando progettate il vostro prossimo rito magico, il prossimo lavoro sciamanico valutate attentamente le sei fasi della volontà! Comprendetele, conoscetele perché solo conoscendovi potete capire i vostri limiti e trasformarli in risorse e potenzialità.
Ricordate bene: non iniziate mai un lavoro magico e sciamanico o qualsiasi altra attività senza aver ben chiaro tutti questi aspetti!
Chi di solito gli ha molto chiari, anche inconsciamente e non palesamente ha successo.
Per esempio lo sportivo di successo o il manager di successo per scalare una montagna devo conoscere bene se stesso, le sue risorse, deve sapere la sua volontà dove è debole.
Debole nell’intento? nel progetto? o nell’esecuzione cioè nella scalata libera?
È proprio che lì che in un’arrampicata si gioca molto del lavoro.
Se sono un imprenditore o libero professionista, un manager, dove sta la mia fase debole? Nella volontà? Nell’affermazione? Magari non ripeto spesso i miei intenti quindi non li palese o a me o l’universo e quindi faccio fatica a portar fuori quello che ho dentro.
Se non dichiaro i miei intenti il mio lavoro interiore ed esteriore perde di forza.
Vi auguro pertanto che questo mio video vi sia utile per la vostra pratica magica la pratica sciamanica.
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Vi onoro e vi ringrazio per il vostro ascolto.
Nota: il testo potrebbe avere ricevuto piccoli modifiche in relazione al video, con l’unico obiettivo di essere reso più fruibile e scorrevole all’utenza web rispetto al dialogo originario.
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