La Rabbia
Non possiamo vivere senza. La rabbia ha una funzione specifica, va dominata. Per dominata non intendo repressa, è diverso.
Ciao a tutti sono sempre Alex Peverada, operatore dell’Lux Nova. Sono grafico, artista, praticante di sciamanesimo.
Oggi vorrei parlarvi della rabbia, di questa emozione così importante.
Perché vorrei parlare della rabbia? mi è venuto in mente dopo una riflessione di una mia amica, che mi ha detto ” la rabbia la ho lasciata andare tanto tempo fa”… brava! va a riprenderla! Forse è il caso di riprenderla! Non possiamo vivere senza. La rabbia ha una funzione specifica, eventualmente questa rabbia va dominata, controllata. Per dominata non intendo repressa, è un concetto diverso. Dopo lo esploriamo, va dominata e gestita, non si può vivere senza rabbia. Perché è una funzione naturale del nostro contesto psicoemotivo. Eventualmente appunto la rabbia può essere utilizzata e recepita, direzionata. Quindi non si può vivere senza gioia, senza dolore, senza sacrifici, senza tutta quella gamma di emozioni… sensazioni che ci contraddistingue in quanto esseri umani. Non si può vivere senza rabbia, si può vivere nella rabbia per piccoli istanti, per alcuni momenti… sfruttandola.
Se vivo permanentemente nella rabbia qualcosa non va! Rischio di ammalarmi o comunque sia di compromettere le mie relazioni sociali, mentre se la rabbia la vivo saltuariamente, assolve una funzione importante.
Come affronto la rabbia?
1 – sfogo o catarsi diretta
2- sfogo indiretto
3- trasformazione
Il Maestro Assagioli, psicoterapeuta e psichiatra del secolo scorso, ideatore della psicosintesi (una forma di psicologia transpersonale) ci insegna che nei confronti emozioni come la rabbia, impulsi o altre sensazioni, possiamo comportarci in 3 maniere fondamentali:
1- sfogo o catarsi diretta 2- sfogo indiretto 3- trasformazione. Nel primo caso ad esempio, nel momento in cui la persona mi fa arrabbiare, io posso semplicemente lasciare che la rabbia agisca su di lei in reazione e quindi mi sfogo direttamente con la persona.
E’ chiaro che non è la soluzione migliore, anche se la più frequente fra quelle che osserviamo intorno a noi. Oppure posso rivolgermi a una soluzione indiretta, per sfogare questa rabbia, un esempio? Posso scrivere una lettera indirizzata a questa persona, in cui rivolgo tutta la mia rabbia verso di lei, ma poi non consegno questa lettera.
In questo modo la rabbia viene scaricata in maniera naturale ma senza che abbia un impatto diretto sulla persona.
La trasformazione delle emozioni!
Sfrutto questa energia e la trasformo, la trasporto su un piano differente.
Per chi ha un bambino piccolo viene insegnata, fra le varie tecniche, quella della “scatola della rabbia”. Al bambino, nel momento in cui è arrabbiato, viene insegnato di prendere questa scatolina e urlarci dentro; questo viene fatto perché appunto il bambino in questa maniera ha la possibilità di sfogare ed esternare comunque la rabbia… senza rivolgersi direttamente all’interlocutore. Questo risolve un eventuale conflitto con un altro bambino, è chiaro che da un bambino non possiamo aspettarci di più, da un adulto possiamo aspettarci di più! C’è l’ultimo passaggio che Assagioli consiglia: quello della trasformazione delle emozioni! Trasformazione in maniera, se vogliamo, molto “tantrica” o comunque “orientale”.
Sfrutto questa energia e la trasformo, la trasporto su un piano differente. Questo fa parte comunque di quello che dicevo prima quando intendevo dominare la rabbia… ovvero vedo salire la rabbia… la domino, cioè la sposto, la trasporto e si trasmuta. Non vuol dire la reprimo, perché se la reprimo significa che la schiaccio, la nascondo e poi questa risalirà più tardi ancora con più veemenza e forza.
Semplicemente la dirigo, è un lavoro molto difficile, possiamo immaginarlo. E come la trasformo? in vari modi… ad esempio: sono arrabbiato con la mia compagna o mia moglie, porto nell’atto sessuale questa rabbia e trasformo questa ondata di energia in un rapporto sessuale che appaga entrambi.
Non è possibile non essere arrabbiati!
Si cresce anche nella rabbia!
Oppure prendo questa rabbia, la trasformo in carica positiva, in energia positiva nei confronti della vita. Sono un combattente, un boxeur o un combattente di arti marziali, prendo questa rabbia e la trasformo in energia che utilizzo nel combattimento ma controllandola, dominata cioè guidandola quindi chiaramente nel rispetto delle regole, nel rispetto del dell’avversario. il lavoro trasformativo è molto difficile.
Una cosa che mi sento però di dire è che non è possibile non percepirla! Cioè non è possibile non essere arrabbiati! Nel momento in cui ci stiamo illudendo che non ci sia una possibilità da parte nostra di arrabbiarci, non stiamo facendo qualcosa di positivo per la nostra vita!
“Ho lasciato andare per sempre la rabbia”… “non provo più rabbia”…. “il segreto è non arrabbiarsi mai!”
NO! perché la rabbia è appunto, come detto, un’emozione necessaria! Per di più la rabbia a volte può portare conflitto e il conflitto, esattamente come la rabbia, se utilizzato in maniera moderata è una chiave di crescita!
Perché comunque sia si cresce nella rabbia! Si cresce anche nella rabbia!
Modalità per gestire la rabbia? piuttosto che reprimerla… agitela! Posso fare una meditazione sulla rabbia… posso fare un viaggio sciamanico.
E’ ovvio che se mi arrabbio tutti i giorni venti volte al giorno non è una crescita quella! Mi sembra una ripetizione, un ristagno dei propri comportamenti. Se invece io ogni tanto mi abbandono al conflitto o comunque inizia un conflitto, trasformo… cresco! Perché mi dà l’opportunità di portare luce in luoghi di ombra.
Allora, ci dirai… e quindi? Soluzioni? Non sono Dio! (risata) Come sempre non ne ho! Posso dare qualche consiglio sulla base della mia esperienza e in ottica di quello di cui mi occupo.
Modalità per gestire la rabbia? piuttosto che reprimerla… agitela! Non negate la vostra parte di rabbia! Piuttosto che reprimerla, agitela. Se riuscite a non esternarla direttamente con l’interlocutore… meglio! Anche se ribadisco, ogni tanto, magari una litigata con una persona può portare a uno scontro con confronti e crescita. Magari scrivete una bella lettera, magari appunto scrivete una bella e mail o in via in alternativa potete darvi a uno sfogo catartico indiretto come dicevamo prima: picchiare un cuscino e immaginare la persona. Una alternativa è scrivere la lettera oppure utilizzare l’arte: faccio un bel quadro o disegno… e in questo quadro io investo tutta la mia rabbia utilizzando colori caldi di sangue e di rosso rubino, bordeaux, marrone. Uso questi colori e lascio, faccio sì, che siano l’espressione della mia rabbia. Oppure ancora posso fare una meditazione sulla rabbia, per cui entro in me stesso, rilassato medito sulla rabbia e vedo…la lascio agire dentro di me. Vedo tutte le conclusioni, osservo tutti miei pensieri e lascio che si plachi lentamente! O ancora… posso fare un viaggio sciamanico, se ho appreso questa tecnica, vado dalle mie guide e le lascio agire e loro possono loro trasformare la mia rabbia oppure darmi dei consigli su come confrontarmi con la mia rabbia.
Posso prendere il tamburo, se sono praticante di sciamanesimo, andare in natura e suonarlo con tutta la forza, tutta la violenza che mi contraddistingue in quel momento! E dar libero sfogo alle mie emozioni. Il tamburo non se ne avrà a male! (risata).
Se provate questa rabbia, ha qualcosa da insegnarvi e quindi lasciatela agire! Ascoltatela! Vedete dove vi porta…
Il significato di questo video quindi qual è?
Lasciate agire la vostra rabbia, non negatela ma non pensate che essere “illuminati”, saggi, pieni di amore e luce, significhi non avere rabbia, non provare rabbia.
Se provate questa rabbia, ha qualcosa da insegnarvi e quindi lasciatela agire! Ascoltatela! Vedete dove vi porta… se poi porta a un conflitto diretto, osservate quello che vi potrà insegnare questo conflitto; ed infine se pensate di aver fatto dei danni, potete anche andare a scusarvi con la persona.
Bene!
Buone riflessioni, buona meditazione, buoni viaggi sciamanici, buona pittura di quadri!
La rabbia è la vostra alleata, come molte altre emozioni “negative” e ne parleremo ancora.
Grazie di avermi ascoltato
Nota: il testo potrebbe avere ricevuto piccoli modifiche in relazione al video, con l’unico obiettivo di essere reso più fruibile e scorrevole all’utenza web rispetto al dialogo originario.
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