La Paura di Amare
NOTA INFORMATIVA:
Ricordiamo che i trattamenti sciamanici, trattamenti, spirituali e insegnamenti non sostituiscono i comuni, consueti e normali trattamenti e cure mediche praticati da medici qualificati. La pratica sciamanica non è volta ad effettuare diagnosi mediche, no, sostituisce in alcun modo cure mediche appropriate o terapie professionali per problemi mentali, la pratica sciamanica, gli insegnamenti spirituali, non sono pareri medici e non devono essere considerati come tali.
La facilitazione di pratiche magico-sciamaniche, spirituali e relativi trattamenti e riti sono destinati al benessere dell’individuo e non creano un rapporto medico-paziente. La pratica magica o sciamanica e spirituale non si rivolge alla risoluzione di problemi mentali, nè vengono accettati clienti con problemi mentali o sotto cura psichiatrica.
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La paura è quella emozione primordiale che, se è contenuta ci serve, se eccessiva crea problemi
La paura di amare… se non erro il titolo di un film o di una serie televisiva, ma non sono qui a fare la critica cinematografica, non interessa in realtà… è di altro che voglio parlarvi.
La paura è quella emozione primordiale che, se è contenuta ci serve, se eccessiva ci crea più problemi che altro.
Se pensiamo al cervello degli animali comunque, la parte definita cervello rettile, è la parte più istintuale. Sappiamo che nel momento in cui l’essere umano si trova nella situazione di pericolo può fare solo due cose: fuggire o aggredire. È chiaro che questo ci serve come istinto di conservazione, di sopravvivenza. Il punto quale è? Che l’essere umano è così complesso che non si comporta solo come un animale, a volte si comporta come un “animale spirituale”, capace di un intelligenza tale da poter scegliere… altre volte invece estende la paura ad ambiti in cui forse non dovrebbe estenderla.
…Le persone che nella vita hanno sofferto tanto hanno sviluppato una connessione molte forte con la paura
Scegliere se affrontarle può ridimensionare le paure, altra volte si è dominati.
Le persone che nella vita hanno sofferto tanto e si sono prese tante “mazzate” hanno sviluppato una connessione molte forte con la paura, soprattutto se ciò è avvenuto quando erano piccoli, bambini. Sono come animali… avete mai visto un cane che è cresciuto in un ambiente pericoloso o ha preso bastonate o è stato strappato all’affetto della madre troppo piccolo?
Tende a continuare a comportarsi così, magari a evitare l’essere umano o averne paura anche quando non è necessario, ti avvicini per fare una carezza e scappa via… perché ha paura di prendere una sberla. In questa situazione spesso gli esseri umani ci si ritrovano e non ne escono più.
Psicologi e psicoterapeuti descrivono vari tipi di forme di personalità e atteggiamenti nel momento in cui una persona ha avuto un’infanzia, un’adolescenza o una parte della propria vita difficile con mancanza di affetto, abusi emotivi e fisici. Psicologi e psicoterapeuti parlano di una forma di attaccamento “sano” al genitore piuttosto che ad altre figure importanti e di un attaccamento “non sano”.
La persona a cui non è stato insegnato l’amore, di fronte all’ amore non sa come comportarsi
Quindi una delle varie forme di attaccamento non sano è quello che viene definito evitante. La persona a cui non è stato insegnato l’amore, non è stato sufficientemente trasmesso amore, magari ha ricevuto percorse… ricevuto un dolore… ha ricevuto traumi emotivi… abusi emotivi.
Cosa succede? Non le è stato insegnato ad amare e non le è stato insegnato a riconoscere l’amore. E quindi quando si trova di fronte a una persona che di fronte all’ amore non sa come comportarsi, fugge, magari…appunto si definisce evitante. Oppure una donna o un uomo a cui è capitato di avere una relazione importante che è andata molto male…magari era abusato o abusata.
La donna che magari ha avuto un padre violento, abusante, o entrambi i genitori assenti.. cosa fa? va in ricerca, in compensazione, di questa infanzia abusata…
Ecco io essendo uomo eterosessuale possa portare più facilmente il paragone con la relazione femminile, e tendenzialmente osservo il comportamento delle donne; ma è chiaro che non è esclusivo delle donne quel comportamento. Esistono anche uomini che possano essere stati abusati oppure che possono essere stati in qualche modo delusi profondamente da una relazione d’amore andata molto male.
Quindi tenderò a parlare delle donne ma semplicemente per un fatto di esperienza diretta, non pensate che quindi ci siano una forma di misoginia dietro, né tantomeno ci sia la volontà di mettere in cattiva luce un sesso, è semplicemente per riportare esperienze.
Per via del mio lavoro mi capita spesso di incontrare donne che hanno tantissimi problemi di natura emotiva traumatica derivanti da una pessima educazione da parte dei genitori o da dei partner problematici o da entrambe le cose; quindi che cosa succede? che la donna che magari ha avuto un padre violento, abusante, o entrambi i genitori assenti.. cosa fa? va in ricerca, in compensazione, di questa infanzia abusata.
Va in compensazione distorta, nel senso che tenderà magari a cercare il padre in un uomo, ma lo cercherà invece in uomini violenti e sarà forse anche lei violenta e aggressiva.. perché quello è stato il modo in cui è cresciuta.
E’ come un animale ferito, costantemente ferito, che non risana la propria ferita…
Un figlio cresciuto a carezze, cerca le carezze, uno cresciuto a bastonate impara quello!
E’ difficile che un figlio di mafioso, di un delinquente, esca da quel “giro”. Sto portando ad esame un esempio estremo, ma è solo per farvi capire il concetto.
Quindi che cosa succede? Questa donna in qualche modo, a meno che non faccio un profondo lavoro su sè stessa, il riconoscimento dei partner… resta un po’ segnata dalla sua storia personale. La stessa cosa succede a chi magari non ha avuto dei genitori problematici ma ha avuto il primo grande amore, il primo marito piuttosto che le primi due o tre grandi storie d’amore.. tutte simili e tutte che hanno generato molte sofferenze.
Magari si è sposata con un uomo che era violento, che era assente o piuttosto che non la trattava con riguardo.. via dicendo ..dopo di che lei è rimasta profondamente ferita a quel punto. Non si fida più di alcun uomo, non è nemmeno capace di discernere quando può fidarsi. E’ come un animale ferito, costantemente ferito, che non risana la propria ferita e quindi resta chiuso in casa.
Dice a sè stessa “quando il mondo sarà un posto sicuro, io uscirò…” e non uscirà più!
“Quando incontrerò un uomo diverso…” e resterà invece permanentemente in quello stato.
E quando incontra un uomo diverso, comincia a proiettare nella relazione tutte le sue paure del suo vissuto. Quindi dice “sei gentile? ma non è che poi diventerai violento improvvisamente?” oppure “no, non voglio una relazione” quando in realtà è attratta da quella persona.
O ancora lo respinge se è troppo galante…non sa come rispondere, si sente confusa…etc…
Non è corretto demandare all’altro la gestione delle proprie insicurezze.…
A meno che non incontri una persona estremamente paziente, e che gli fa un po’ da padre, può pian piano lasciarsi andare; ma anche questo è un po’ distorto perché cercare il padre nell’uomo/partner o la madre… non è proprio “sano ed equilibrato” . Se incontra comunque sia un uomo che ha un’immensa pazienza, forse, può farcela ma non è corretto demandare all’altro la gestione delle proprie insicurezze.
Altrimenti si incontra un uomo “normale” con un grado di pazienza “medio” di solito di fronte a questi comportamenti strani ed evitanti cosa fa? Porta pazienza per un po’, poi si ritrae…
Se poi magari è un uomo a sua volta anche lui un po’ ferito perché anche lui ha avuto le sue relazioni difficili… ci troveremo.. .ad avere ben presto una “gattara” e un “gattaro”.
Quale è la soluzione a questo? A questa paura di amare? A questa paura di fidarsi dell’altro e fidarsi della vita?
Paura che in realtà è ciò che distrugge la relazione perché dal momento che non c’è un processo di fiducia, sei tu automaticamente che stai distruggendo la relazione. Nel momento in cui tu vai dalla persona a dire “quando mi sentirò totalmente sicuro di te, mi lascerò andare totalmente” significa magari mesi o anni. In realtà stai sabotando la relazione, non ci sono mezzi termini. Se tu spogli una donna con gli occhi, ma le sue parole dicono. “io non voglio una relazione, io non mi sento pronta, non so se mi piaci, ti amo ma…”
Se avete problemi di autostima, se non vi amate, se avete problemi di realizzazione… se non avete più fiducia nel prossimo non è in una nuova persona che potete cercare le risposte; ma solo e dentro voi stessi.
Quando ci sono di mezzo queste cose stai distruggendo la relazione da dentro e stai chiedendo all’altro di compensare le tue insicurezze, qualè la soluzione? Questo non lo so! Perché non sono e non voglio essere Guru, lo ho detto molte volte quindi che non vi dò le risposte ma faccio domande a me stesso e vi aiuto al massimo a tirare fuori quello che avete dentro ponendovi le domande “giuste”. Però! Però! Però…
Direte: “Grazie Peverada, ci fai domande non ci sono risposte! A cosa serve? C’è qualcuno molto più in alto che ci sia guardando in questo momento, che sono i nostri Antenati, i nostri angeli, nel nostro Guide Spirituali, l’Universo… ed è a loro che possiamo chiedere aiuto. Io lo ho fatto con lo Sciamanesimo. Io porto avanti questa Via ma non sono qui a fare proseliti.
Se vi piace lo sciamanesimo, seguite lo sciamanesimo! Se vi trovate bene seguendo un altro percorso spirituale o olistico andate per la vostra strada. Però confrontatevi con le vostre paure e non demandate all’altro la compensazione delle stesse, lavorate su voi stessi trovando la fiducia nella vita, trovando la fiducia nell’amore, trovando la fiducia in voi stessi.
Se avete problemi di autostima, se non vi amate, se avete problemi di realizzazione… se non avete più fiducia nel prossimo non è in una nuova persona che potete cercare le risposte; ma solo e dentro voi stessi.
Se avete problemi di autostima, se non vi amate, se avete problemi di realizzazione… se non avete più fiducia nel prossimo non è in una nuova persona che potete cercare le risposte; ma solo e dentro voi stessi.
Quando ci sono di mezzo queste cose stai distruggendo la relazione da dentro e stai chiedendo all’altro di compensare le tue insicurezze, qualè la soluzione? Questo non lo so! Perché non sono e non voglio essere Guru, lo ho detto molte volte quindi che non vi dò le risposte ma faccio domande a me stesso e vi aiuto al massimo a tirare fuori quello che avete dentro ponendovi le domande “giuste”. Però! Però! Però…
Direte: “Grazie Peverada, ci fai domande non ci sono risposte! A cosa serve? C’è qualcuno molto più in alto che ci sia guardando in questo momento, che sono i nostri Antenati, i nostri angeli, nel nostro Guide Spirituali, l’Universo… ed è a loro che possiamo chiedere aiuto. Io lo ho fatto con lo Sciamanesimo. Io porto avanti questa Via ma non sono qui a fare proseliti.
Se vi piace lo sciamanesimo, seguite lo sciamanesimo! Se vi trovate bene seguendo un altro percorso spirituale o olistico andate per la vostra strada. Però confrontatevi con le vostre paure e non demandate all’altro la compensazione delle stesse, lavorate su voi stessi trovando la fiducia nella vita, trovando la fiducia nell’amore, trovando la fiducia in voi stessi.
Se avete problemi di autostima, se non vi amate, se avete problemi di realizzazione… se non avete più fiducia nel prossimo non è in una nuova persona che potete cercare le risposte; ma solo e dentro voi stessi.
La vita non vi chiede di essere pronti al 100% per essere vissuta! Non sarete mai pronti al cento per cento! nè in amore, né in ambito professionale, né in qualsiasi altra cosa.
E sappiate che se escludete qualcosa della vostra vita… questo rientra dalla finestra!
L’unico modo è attraversare le nostre paure, guardarle in faccia e dire: “io attraverso la paura perché voglio essere amata/o”.
Quindi se cercate di escludere le paure o di farne un bel fagotto e darlo in mano all’altra persona dicendo “risolvemele”, perché io così saprò che si meritevole del mio amore.
Tutta questa “merda” vi tornerà indietro.
L’unico modo è attraversare le nostre paure, guardarle in faccia e dire: “io attraverso la paura perché voglio essere amata/o”.
Vi auguro relazioni serene, relazioni nutrienti e profonde.
E quando incontrate una nuova persona… osservate!
Le vostre paure e osservate questa persona. Non proiettate dentro qualcosa che non le appartiene, ma appartiene a voi. Fa specchio, serve a farci vedere questa cosa qua.
Buona ricerca dell’anima gemella, che secondo me non esiste.
Ah se vi state chiedendo perché secondo me non esiste l’ anima gemella… rispondo: perché secondo me siamo fatti per fare dei tratti di strada nella vita più o meno lunghi.
Che potrebbe significare tutta la vita.. per molti anche meno.. e impariamo dai nostri partner.
L’anima gemella significherebbe che questa possibilità non c’è.
Ma io non ci credo.
Nota: il testo potrebbe avere ricevuto piccoli modifiche in relazione al video, con l’unico obiettivo di essere reso più fruibile e scorrevole all’utenza web rispetto al dialogo originario.
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