La mia esperienza con il Kambò: che cosa è?
NOTA INFORMATIVA:
Ricordiamo che i trattamenti sciamanici, trattamenti, spirituali e insegnamenti non sostituiscono i comuni, consueti e normali trattamenti e cure mediche praticati da medici qualificati. La pratica sciamanica non è volta ad effettuare diagnosi mediche, no, sostituisce in alcun modo cure mediche appropriate o terapie professionali per problemi mentali, la pratica sciamanica, gli insegnamenti spirituali, non sono pareri medici e non devono essere considerati come tali.
La facilitazione di pratiche magico-sciamaniche, spirituali e relativi trattamenti e riti sono destinati al benessere dell’individuo e non creano un rapporto medico-paziente. La pratica magica o sciamanica e spirituale non si rivolge alla risoluzione di problemi mentali, nè vengono accettati clienti con problemi mentali o sotto cura psichiatrica.
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Il Kambo è una sostanza che è stata scoperta ed in uso presso una piccola tribù che vive al confine della foresta amazzonica nel Perù

Salve a tutti sono Alex Peverada operatore olistico ed operatore esoterico specializzate in tecniche sciamaniche e tecniche magiche.
Oggi vorrei parlarvi del Kambo, ne ho già accennato nel mio video precedente “Gli sciamani si drogano”, che chiaramente era un video con un titolo provocatorio per attirare l’attenzione e, in quel video io parlo delle varie sostanze psicoattive, psichedeliche e medicine naturali che possono utilizzare gli sciamani nei vari contesti del pianeta, del mondo.
Oggi vorrei parlarvi in particolare della mia esperienza con il Kambo, un’esperienza diretta.
Innanzitutto definiamo, spieghiamo che cos’è questo Kambo. Il Kambo è una sostanza che è stata scoperta ed in uso presso una piccola tribù, una serie di piccoli nuclei di un popolo che vive al confine della foresta amazzonica nel Perù. È una sostanza diciamo scientificamente “miracolosa” con ampie applicazioni nel campo della guarigione sia fisica che spirituale; ci sono molti studi, tanti brevetti depositati dagli Stati Uniti per rivendicarne l’utilizzo, è stata ampiamente studiata in Italia, è stata studiata all’Università di Roma da Vittorio Erspamer un famoso accademico ed esperto di Farmacologia che, ha potuto studiare il Kambo; è stata studiata anche ampiamente in America e in altri Paesi del Mondo quindi, c’è una certa letteratura scientifica dietro ma è ancora poco conosciuto il Kambo.
Questa sostanza, si estrae da una rana, una rana specifica (Phyllomedusa bicolor) della zona dell’Amazzonia

Questa sostanza, si estrae da una rana, una rana specifica della zona dell’Amazzonia. La tradizione, la storia vuole che la rana fosse stata scoperta attraverso un viaggio, una visione che uno sciamano aveva avuto durante l’utilizzo della ayahuasca, altra sostanza sacra per curare il suo popolo. Comunque, al di là delle leggende, delle storie tradizionali, questa sostanza viene estratta su dei bastoncini, viene applicata su dei bastoncini ed è estratta dalla rana, senza che gli sia fatto né tantomeno venga uccisa. La rana infatti, viene poi liberata (questo per chi è preoccupato per la sorte della rana).
La rana si chiama scientificamente parlando Phyllomedusa bicolor, è un piccolo anfibio di cui potete trovare informazioni su Internet, Wikipedia, sul sito Kambomedicinaitalia.org. È una rana notturna, c’è praticamente con la pioggia, quindi non è facile da prendere, non è facile da raggiungere, c’è un procedimento particolare per poterla sia catturare, sia estrarre questa sostanza. Non è una pianta, tale sostanza arriva da un animale che ha come dire proprio, il concetto in sé di medicina come la definiscono in Amazzonia. Medicina per loro non è il farmaco anche se il Kambo ha effetti pari a quelli di un farmaco, con l’azione paragonabile ai farmaci. Per medicina s’intende il lavoro in maniera spirituale, il lavoro in maniera tradizionale, lavoro con lo spirito del Kambo, con lo spirito della rana per aiutare un altro spirito, che in questo caso è l’essere umano, migliorando poi il proprio stato di salute.
Fondamentalmente il concetto è che vado a guarire il tuo spirito, quindi ti libero dalle tossine spirituali e poi anche da quelle fisiche. È importante ricordare questo perché il messaggio che io porto alle persone con cui lavoro è di non considerare tutto ciò che faccio, ciò che facciamo, come un sostitutivo, come la pillola.
Non è che evito di prendere la pillola perché assumo il Kambo e quindi sono a posto avendo preso un’altra sostanza naturale. Quando si entra nel concetto di guarigione spirituale e guarigione sciamanica da cui poi può scaturire anche un miglioramento delle condizioni fisiche, non bisogna approcciarsi a questo tema con l’idea del risolvere la questione prendendo la pillolina ma, entrare in un percorso sia prima che dopo, un percorso di elaborazione personale: questo è molto importante, ci tengo a ricordarlo.
Il Kambo quindi è uno dei più potenti antinfiammatori, antibiotici, antimicrobici ed anestetici presenti in maniera naturale nel pianeta.

Il Kambo quindi è uno dei più potenti antinfiammatori, antibiotici, antimicrobici ed anestetici presenti in maniera naturale nel pianeta. È sicuramente il più potente fra quelli presenti negli archivi, non è illegale e purtroppo, è ancora poco conosciuto, per nulla normalizzato al mondo, in particolare in Italia dove non ci sono norme. Quindi bisogna far affidamento ad un buon facilitatore. Io ho lavorato con Cindy che ringrazio, è amorevole, compassionevole, ha saputo gestire la facilitazione di Kambo su di me come con altre 1000 persone in maniera molto professionale, molto seria, collocandolo come dicevo sempre in un percorso sciamanico, quindi ci sono i canti, gli ikaros di guarigione che vengono recitati durante l’applicazione, il processo di uso di Kambo, ci sono le preghiere, c’è una dieta di pulizia da fare prima e dopo, c’è un intento che non è solo un problema fisico da guarire ma, un intento più profondo. Nel mio caso addirittura era un intento quasi totalmente spirituale, quindi potenziare rafforzare il mio nucleo di luce e aprire ulteriormente il cuore per il bene mio, delle persone con cui lavoro, con cui sono vicino. Il Kambo lavora per disintossicarci dalle nostre tossine fisico, emotive e spirituali, lavora molto bene sia se abbiamo un problema fisico ad esempio l’herpes, una problematica connessa alla depressione, connessa a stati ansiosi, emicrania, problemi alla pelle, problemi agli occhi, acufene. Lavora su queste cose e a seconda dell’intensità, si può variare il numero di lavori fattibili con il sistema del Kambo. Più forte è il problema, più è forte la sessione di Kambo a livello di purificazione e aiuto per il corpo a stimolare le proprie risorse superando il problema. Il Kambo contiene molti peptidi, neuropeptidi, che lavorano proprio sul corpo – non entro in termini scientifici perché non mi compete ma ripeto, potete trovare informazioni sul sito Kambomedicinaitalia.org o comunque on-line, poiché sono stati pubblicati i testi delle ricerche scientifiche.
Come si applica il Kambo? Come funziona una sessione di Kambo?

Come si applica il Kambo? Come funziona una sessione di Kambo? Anzitutto mi sembra utile consigliarvi, dirvi che è importante non improvvisarsi perché è possibile acquistare il Kambo via Internet, dall’estero ma non vi suggerisco di farlo da soli per vari motivi. Prima di tutto perché comunque sia, lavorando su soggetti sia sani che soggetti non sani, il Kambo sui soggetti non sani va gestito in maniera particolarmente delicata, serve esperienza e facilitazione. Nel mio caso, quando mi sono rivolto a Cindy, lei ha studiato e imparato ad utilizzare il Kambo sia in Amazzonia che qua in Italia quindi, sa gestirlo in relazione ai vari problemi perché comunque sia se voi andate nella selva a prenderlo, in Amazzonia, loro sono abituati a lavorare da guerrieri, da cacciatori, da indio quindi, vi danno un dosaggio standard alto e invece una persona che sa relazionarsi in ambito occidentale ed ha studiato per adattare il sistema all’occidentale, riesce a calibrare i dosaggi. Perché si sa, quando si parla di sciamanesimo tradizionale, servono sempre degli adattamenti, siamo fatti in modo diverso perché viviamo in contesti differenti, perché non abbiamo la possibilità di lavorare come uno sciamano andino, come uno sciamano amazzone, come un curandero brasiliano. Non perché siamo più deboli, siamo semplicemente differenti, viviamo in ambienti che condizionano i sistemi immunitari i quali gestiscono certi tipi di virus, infezioni in maniera diversa dai sudamericani. Abbiamo altri tipi di problemi, abbiamo alimentazione differente, abbiamo culture diverse, riusciamo a riconoscere che non bisogna sempre avere l’approccio del guerriero, talvolta verso qualcuno bisogna essere un po’ più dolci e accudenti, verso qualcun altro invece bisogna essere più forti.
Il Kambo comunque fa quello che deve fare, lavora in quanto spirito

Il Kambo comunque fa quello che deve fare, lavora in quanto spirito, molto bene, a prescindere da noi, sa che cosa deve fare, sa cosa vuole il nostro corpo, di cosa ha bisogno. È importante lavorare con una persona che sia esperta e non improvvisi; la persona esperta ci seguirà chiedendoci appunto se abbiamo patologie soprattutto cardiache, altri problemi, ci dirà come dovremmo arrivare purificati, quindi non dobbiamo assumere farmaci prima della sessione per evitare delle sovrapposizioni chimiche e perché si va a fare un lavoro di purificazione. Non dobbiamo consumare sostanze alcoliche o farmacologiche o droghe, perché non bisogna presentarsi sotto i loro effetti, non bisogna trovarsi in uno stato alterato di coscienza, magari con un fisico provato. È necessario che il facilitatore testi la tua risposta, abbia visto come si utilizza il Kambo su tante persone riuscendo a capire qual è il dosaggio giusto per te, osservare la tua risposta, assisterti perché comunque come tutte le medicine tradizionali sciamaniche di guarigione c’è la parte del guerriero e una parte più dolce. La parte del guerriero è quella in cui si sta male, si sfida il problema e si accoglie la guarigione, la parte dolce è quella in cui si sta meglio – si spera di sì e solitamente è nei giorni successivi. È importante appoggiarsi a una persona che sa che cosa sta facendo.
Quando siete pronti il facilitatore applica (vi mostro le mie) tre piccole bruciature

Vi parlerò della mia esperienza col Kambo e di come funziona perché man mano che ve la racconto, vi spiego come funziona il Kambo. Dunque ci si prepara restando a digiuno la mattina, arrivando il più “puliti” possibile, con vibrazione più possibile alte quindi, senza aver consumato – già alcuni giorni prima – senza aver mangiato carne, farmaci, senza aver vissuto una vita sregolata. Si arriva in uno stato il più possibile pulito poi, si consumano prima dell’assunzione del Kambo, 1 litro e mezzo o due di acqua pian piano. Questo perché (ed è correlato al digiuno) nel momento in cui si ingurgita l’acqua, questa qua verrà rigettata successivamente, serve quindi a favorire il processo di espulsione delle tossine. Quando siete pronti il facilitatore applica (vi mostro le mie) tre piccole bruciature (potrebbero essere necessarie molte di più, sicuramente in Amazzonia ne applicherebbero di più) con un legnetto, nel mio caso sul braccio, si può anche applicare sulla spalla o su un polpaccio. Queste bruciature sono poco più dolorose di una puntura, di un pizzico di un insetto, consentono al facilitatore di raschiare la pelle superficiale in modo che il corpo sia esposto, poi a sostanza viene applicata gradualmente. Il Kambo presente, estratto dalla rana è spalmato sulle bruciature con un legnetto o con un coltello, viene proprio applicato sopra a queste piccole ferite che poi comunque si rimarginano nel giro di un paio di mesi. Piano piano la bruciatura si secca e poi passa lasciando una piccola cicatrice. Cosa succede dopo la prima applicazione della sostanza? Cominciano a salire delle vampate di calore, il cuore aumenta i propri battiti cardiaci quindi sentite proprio la sensazione di rossore sulla fronte, il calore è quasi piacevole, essendo io praticante di sciamanesimo ho sentito una forte connessione con la rana! Avete presente quando la rana gracida che espande in un certo senso la gola per emettere il gracidio? Mi sentivo proprio in quella rana, era proprio lo spirito del Kambo che mi stava comunicando, mi stava connettendo. La sensazione iniziale è piacevole, dura qualche secondo poi comunque è soggettiva. Successivamente comincia la parte un po’ meno bella, quella in cui il corpo comincia a lavorare, la sostanza si concentra sullo stomaco e a livello dell’intestino per questo è importante avere ingerito acqua.
Quello che succede dopo non è piacevole, ci sarà proprio lo stimolo, si rimette l’acqua.

Quello che succede dopo non è piacevole, ci sarà proprio lo stimolo, sentite lo stimolo dopo un po’ di minuti (ricordo che è un lavoro spirituale, si sta elaborando, io ho avuto anche alcune visioni) e si rigetta l’acqua ingerita. È un processo che dura poco 20 minuti, mezz’ora. Il rigettare invece è molto forte, non puoi importi, non puoi impedirlo, alcuni vanno un po’ aiutati, facilitati ma è importante, io sono stato abbastanza fortunato perché già dalla prima applicazione ho dato molto, il mio corpo aveva voglia di buttare fuori tossine fisico emotive pur essendo sano. Puoi anche essere sano fisicamente ma magari avevi delle cose del passato da cui liberarti e quindi si rigetta, è una scelta del corpo, per questo si parla di lavoro spirituale. È importante che si rimetta la bile, non acqua, perché altrimenti se il liquido rigettato è trasparente, vuol dire che non si è ancora riusciti a liberarsi dalle tossine. Nel mio caso ho fatto un grande lavoro col Kambo sin da subito, ho rigettato molta bile, molto verde, molte tossine e molta pulizia immediata; nella seconda applicazione ho avuto nausea ma il corpo non aveva più bisogno di espellere, nella terza applicazione non è nemmeno stato necessario: ho fatto il guerriero rapido e breve. Non è così per tutti, ognuno ha i propri processi, mi raccontava Cindy che c’è chi ha bisogno di più applicazioni, ha bisogno di più tempo, c’è anche chi invece non espelle da rigetto ma, espelle evacuando per cui ha bisogno di correre al bagno. Entrambi questi aspetti lasciano un certo malessere che può durare quella mezz’ora, poi c’è la stanchezza e ci si riprende nelle ore successive. Alcuni hanno paura di tale processo perché a nessuno piace rigettare anche se non è un rigetto di cibo, non è come quando qualcuno può prendersi una sbronza o può avere un problema gastrointestinale o, una piccola congestione o qualcosa del genere che sente il bisogno stando male, di rigettare il cibo.
Sì, c’è amarezza della bile ma in realtà è un processo molto diverso, è proprio la medicina che lavora, non dovete pensare al malessere ma dovete pensare ai guadagni che avete in campo fisico e spirituale. Quindi se avete l’herpes o avete l’acufene, se avete un problema al ginocchio, se avete anche problemi più gravi, epatite piuttosto che altre malattie – gli indigeni lo usano chiaramente per tutto – rivolgetevi a Kambo, nello spirito vivo del Kambo e abbiate fiducia. Purtroppo lavora così, non lavora come la pillolina ma è di grande beneficio. Non mi sento – come sapete ho molto rispetto per la scienza, per la medicina ufficiale pur sapendo i suoi limiti soprattutto in campo spirituale, in campo psicosomatico – non mi sento di dire usate Kambo, al posto di un farmaco; ci sono persone, alcuni miei colleghi che hanno posizioni molto intransigenti. Io dico è una scelta, che dovete fare voi come singoli, però se siete già stati chiamati allo sciamanesimo, se siete già stati chiamati a un percorso di guarigione spirituale e fisica, secondo me l’esperienza andrebbe fatta almeno una volta nella vita poi magari, anche più spesso. I giorni successivi oltre al miglioramento fisico – io fortunatamente sono sano e non avevo problemi fisici sul quale lavorare – sono giorni di intenso benessere, per quanto mi riguarda io vivo già in uno stato meditativo interiore molto “alto”, di silenzio interiore, di calma mentale. Il Kambo lavora agendo sui conflitti e aiuta la pratica di silenzio interiore (del quale ho già parlato con la mia meditazione sul silenzio interiore, con l’esercizio di dis-identificazione) per cui utilizzando l’estratto della rana, io con uno stato mentale molto buono, sento che è ulteriormente potenziato; per chi non è abituato a fare il silenzio interiore e mentale, il Kambo aiuta anche in quello come del resto il Rapè, un’altra sostanza di cui ho accennato e ne ho parlato anche nell’intervista ad Accusi, un amico ed un fratello. Del Rapè ne parlerò prossimamente in un video dedicato solo a quest’altra sostanza che proviene dal Sudamerica, molto diversa sia come applicazione, sia come effetti rispetto al Kambo.
Potete leggere il libro “Kambo” di Peter Gorman

Bene, spero che il video vi sia piaciuto, vi abbia incuriosito e via abbia dato un’altra informazione in più sulla medicina sciamanica, sulla curanderia sciamanica, su un grande mondo, quello dello sciamanesimo, delle guarigioni spirituali e fisiche. Se volete sapere di più sul Kambo potete leggere questo libro “Kambo” di Peter Gorman che spiega proprio la parte del viaggio di ricerca, di scoperta, di esplorazione, di azione del Kambo, potete leggere, vedere i siti che vi ho indicato “kamboitalia.org” ma anche altre fonti.
Se siete nella zona della Lombardia, quindi Milano-Varese, potete venirmi a trovare altrimenti, se siete da altre parti d’Italia e non conoscete facilitatori, non li trovate vicini a voi, vi metterò in contatto con una persona che vi possa facilitare l’esperienza di Kambo.
Io spero che il mio video vi sia piaciuto, che possa esservi utile, vi invito a iscrivervi al mio canale Lux-nova e cliccare la campanellina per le notifiche, se non siete ancora iscritti al canale YouTube, seguite la pagina Facebook Lux-Nova e quella Alex peverada, visitate il sito www.lux-nova.it per fissare un appuntamento con me o per seguire i miei eventi, partecipare agli eventi periodici di sciamanesimo, costellazioni familiari e altre discipline esoteriche ed olistiche.
Grazie, viva il Kambo!
Grazie Kambo e grazie a voi!
Nota: il testo potrebbe avere ricevuto piccoli modifiche in relazione al video, con l’unico obiettivo di essere reso più fruibile e scorrevole all’utenza web rispetto al dialogo originario.
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