INCENSI E FUMIGAZIONI:
Il loro uso magico e sciamanico
NOTA INFORMATIVA:
Ricordiamo che i trattamenti sciamanici, trattamenti, spirituali e insegnamenti non sostituiscono i comuni, consueti e normali trattamenti e cure mediche praticati da medici qualificati.
La pratica sciamanica non è volta ad effettuare diagnosi mediche, no, sostituisce in alcun modo cure mediche appropriate o terapie professionali per problemi mentali, la pratica sciamanica, gli insegnamenti spirituali, non sono pareri medici e non devono essere considerati come tali.
La facilitazione di pratiche magico-sciamaniche, spirituali e relativi trattamenti e riti sono destinati al benessere dell’individuo e non creano un rapporto medico-paziente.
La pratica magica o sciamanica e spirituale non si rivolge alla risoluzione di problemi mentali, nè vengono accettati clienti con problemi mentali o sotto cura psichiatrica.
Incenso ha come radice la parola: incendiare
Incensi e fumigazioni: oggi vi vorrei parlare di questo tema che mi è molto caro. Io amo gli incensi, il loro profumo e il loro potere. Cosa significa incenso? Incenso ha come radice la parola: incendiare; se ci pensiamo, quindi, gli incensi hanno a che fare con l’atto di bruciare. In effetti potremmo dividere gli incensi in base ai loro vari componenti; generalmente gli incensi infatti sono sostanze atte a bruciare, di origine vegetale. Più frequentemente sono: le resine, i fiori, le erbe e le altre parti della pianta come corteccia o radici. Gli incensi possono essere molto basilari, composti per esempio solo esclusivamente dalla resina di una pianta, oppure essere delle miscele con uno scopo e una natura specifica. La resina, sì esattamente quella che conoscete come sostanza appiccicosa che viene secreta dagli alberi, una volta che si secca in maniera naturale diventa solida o comunque secca e gommosa. Alcuni tipi di resina restano un poco più gommose, altre invece tendono a seccare di più. Alcune di queste resine, lo sapete, sono molto profumate: ad esempio la resina di pino, che è una resina autoctona.

Gli incensi infatti sono sostanze atte a bruciare di origine vegetale: le resine, i fiori, le erbe, cortecce o radici.
Altre resine sono meno profumate e non vengono utilizzate in campo magico e sciamanico, altre ancora invece sono particolarmente profumate, ma non si trovano da noi e vengono importate. Le miscele di incensi possono essere ottenute attraverso l’unione di un composto fatto da resine differenti e altre parti della pianta, questo composto viene sminuzzato, pressato e reso fine in polvere attraverso un mortaio: esattamente quello che veniva utilizzato dalle nostre nonne in cucina. Dal punto di vista puramente erboristico e botanico, l’incenso può avere quindi potere innanzitutto di produrre una gradevole profumazione per l’ambiente oppure poi può avere uno scopo curativo quale: espettorante, fluidificante, stimolatore di alcune funzioni corporee. Infatti nell’antichità erbe, foglie, resine e radici vennero utilizzati con degli scopi medici specifici ma quello che interessa a noi praticanti di sciamanesimo o di magia occidentale o di metamagia è l’uso che l’incenso può portarci dal punto di vista magico-sciamanico.

Esistono incensi protettori, purificatori, stimolatori onirici…
Ogni resina ha un suo scopo, una sua funzione, così come ogni miscela di resine ed ogni incenso prodotto può avere una sua funzione.
Esistono resine protettive, purificatrici, e incensi protettori; incensi purificatori, incensi che stimolano le facoltà psichiche, quindi stimolano i sogni oppure incensi dedicati alla relazione con un aspetto di universo: l’incenso degli antenati, per favorirne la comunicazione, l’incenso planetario per relazionarsi meglio con un pianeta e con l’energia di un pianeta. Ad esempio l’ incenso della Luna, di Marte, di Giove e via dicendo…
Esistono incensi che accrescono facoltà dell’essere umano: quindi incenso per aumentare la libido e l’eros o incensi che decrescono un potere, quindi l’incenso protettivo, piuttosto che un incenso magico adatto al bando o allontanamento di negatività ciò aiuta a diminuire il potere che hanno alcun entità verso di noi.
Ad oggi è diventato molto di moda utilizzare alcune piante come la salvia bianca o il palo santo per effettuare lavori magico-sciamanici e per effettuare purificazione di ambienti, delle persone; alcuni si lamentano del fatto che ci sia troppa importazione di questi prodotti dall’estero e che possono essere sostituiti con prodotti autoctoni: cioè originale delle nostre zone. Secondo alcuni quindi la salvia officinalis può sostituire la salvia bianca, l’utilizzo dell’artemisia piuttosto che il rosmarino o la resina di pino e di abete reperibile in zona potrebbero sostituire l’utilizzo di queste sostanze che provengono dall’estero.

L’importante è conoscere bene le sostanze, l’utilizzo, gli scopi, cosa è meglio per noi, per le guide spirituali…
Io sono parzialmente d’accordo, nel senso che, come sempre, nella mia mentalità transculturale sostengo che si possono utilizzare entrambi e non o una o l’altra. L’importante è conoscere bene le sostanze, saperle utilizzare, capire gli scopi e sentire cosa è meglio per noi, per le nostre guide spirituali, per i nostri lavori. Pertanto suggerisco di sperimentare l’utilizzo di entrambi questi tipi di sostanze, quelle delle nostre regioni… magari più legate alla stregoneria occidentale e la magia occidentale e quelle provenienti dall’estero. Dobbiamo tenere sempre in considerazione, comunque, che fin dall’antichità gli incensi (soprattutto quelli originati dalle resine) arrivavano sempre attraverso carichi di merci dai paesi dell’oriente, medio oriente e dall’africa; perfino gli egizi, i greci che ne facevano abbondante uso, ne conoscevano le proprietà. Gli incensi venivano riservati a faraoni, sacerdoti o persone con dei ruoli molto altolocati perché storicamente l’incenso è sempre stato molto caro a causa della loro difficile reperibilità e a causa del fatto che venivano trasportati e portati da molto lontano.

La fumigazione è ciò che avviene quando si sprigiona il potere di queste sostanze.
Soprattutto per la magia cerimoniale medievale rinascimentale e dell’ottocento e novecento, era molto importante poter utilizzare le resine che provengono da quelli che attualmente consideriamo i paesi del terzo mondo, ma che allora erano i paesi connessi a grandi energie spirituali e dove crescevano piante particolarmente di potere.
Perché si parla di fumigazioni? La fumigazione è ciò che avviene quando si sprigiona il potere di queste sostanze. Se avete provato a bruciare salvia bianca, palo santo, piuttosto che resine secche sapete quanto fumo producono. Questo fumo, oltre che portare un buon profumo nell’ambiente, si condensa in nuvole che accarezzano il nostro corpo lavorando sul nostro campo energetico, ripulendolo, guarendolo, purificando le nostre auree e purificando gli ambienti. Per questo che si parla anche di fumigazione, spesso questa fumigazione viene associata a un secondo atto di pulizia, attraverso l’utilizzo di una piuma o di un ventaglio di altri strumenti. Questo accade particolarmente nelle realtà territoriali dove lo sciamanesimo è fortemente presente.

Esistono 20 varietà diverse di Olibano…
Ma veniamo ora a vedere i vari tipi di incenso che esistono, almeno quelli principali: quindi le resine maggiormente utilizzate, le foglie maggiormente utilizzate, e le radici. Il re delle resine onnipresente e forse la resina più utilizzata in assoluto nella storia dell’umanità è l’olibano. Esistono circa 20 varietà diverse di questa resina che è anche nota come frankincense o franchincenso: il cosiddetto incenso di chiesa. Lo conoscete tutti, ha questo profumo gradevole, sacro è a parer mio la più pura di tutte le resine ed è quella che porta maggior benessere spirituale quando viene inalata. Scientificamente parlando il franchincenso od olibano appartiene al genere Boswellia, il genere Boswellia si distingue in circa venti specie, non tutte queste sono utilizzate commercialmente così tanto come alcune di esse.
Ricordo che al nome popolare, comune, come in questo caso olibano… si associa sempre un nome scientifico che è composto da due parole: la prima Boswellia indica il genere, la seconda invece indica la specie quindi quando si parla di Olibano si può parlare di Boswellia Carterii o Boswellia sacra o Boswellia Frereana. Seguono nel video alcune immagini dei tipi più diffusi a un olfatto non allenato possono essere tutti molto simili, ma ad un olfatto ben allenato che conosce queste resine si percepiranno grandi differenze da una specie all’altra e a volte addirittura da una zona all’altra del globo da cui arrivano. Esattamente come per il vino.

I Magi portarono tre doni, tre incensi…
Un piccolo aneddoto che vi racconto: quando si dice che a Gesù i magi portarono tre doni essi furono incenso, oro, mirra. L’incenso era proprio l’olibano, la mirra è un altro tipo di resina di cui parlerò tra poco e l’oro pare non fosse veramente l’oro ma fosse un’altro incenso: il benzoino. Quindi i magi storicamente erano figure persiane di sacerdoti, da cui deriva proprio il termine magus poi mago (se volete sapere qualcosa in più sulla magia guardate anche il mio video sulla magia). Questi tre maghi portarono al futuro re dei giudei questi tre doni, tutti e tre incensi, per fare devi rendere conto di quanto fosse data importanza e quanto fossero preziosi e sacri allora.
Ovviamente così come erano sacri allora, lo sono adesso, e sono costosi anche adesso. Per abbattere i costi ormai l’industria realizza anche incensi artificiali, aromatizzati ma la differenza si sente, si percepisce visivamente. Questi incensi con gli aromi sono spesso molto colorati proprio perché hanno degli additivi, inoltre si sente la mancanza di un aroma naturale.

Esistono la Yerba santa, la sweet grass, la salvia blu, la salvia montana…
Torniamo ora a parlare delle varie tipi di resine. Vi ho parlato dell’ olibano ma un’altra resina molto importante è la cosiddetta mirra, ha altre funzioni, scopi differenti in magia e nello sciamanesimo. Seguono poi il benzoino, molto caro alle divinità che si occupano di amore e fertilità. Il benzoino, nelle sue differenze tra benzoino del Syam e di Sumatra può avere caratteristiche di colore arancione-rosato o grigio ma tendenzialmente ha sempre una fragranza molto dolce. Esistono poi altre resine, come il cosiddetto copale che in verità non appartiene ad una pianta sola, ma è uno stato non ancora fossile della resina ( a differenza dell’ambra) e di alcune piante nel mondo.
Sì perché la resina nel tempo, nelle migliaia e poi milioni di anni, diventa prima copale e poi ambra; quell’ambra che tutti conoscete che trattiene insetti, che viene utilizzata come gioielli ed è bruciabile. Di fatto è una resina costosa e da un’ottima fragranza, ed ha anch’essa un uso in magia e sciamanesimo. Il copale viene utilizzato particolarmente in sostituzione dell’ olibano, che non è conosciuto dai popoli del centro-sud america. Esistono poi anche altre resine importanti, vorrei aggiungere qualche informazione sui fiori e foglie: per esempio molto utilizzate possono essere le rose o le violette, nel campo della magia d’amore, le piante officinali quali salvia o rosmarino.
Per la purificazione nel centro sud america vengono utilizzati come ho già detto prima la salvia bianca, ma non è l’unica. Esistono la Yerba santa, la sweet grass, la salvia blu, la salvia montana. Per quanto riguarda le radici possiamo incontrare l’utilizzo dell’enula, della galanga e della famosa mandragola; sì proprio quella di del film di harry potter! Ma non è così, chiaramente. Nel film viene raccontata come una creatura vivente a metà fra l’essere umano, l’animale e l’essere vegetale. In verità, per quanto a volte possa avere una forma umanoide o sembrare di avere arti… in realtà è rara, ed è utilizzata in magia ma non è così come narrata nelle storie di fantasia.

Possiamo bruciarli nel classico braciere, o pentolone della strega o nel turibolo…
Possiamo usare diverse centinaia di ingredienti per i nostri incensi e possiamo bruciarli nel classico braciere, o pentolone della strega o nel turibolo: l’incensiere che potete vedere nei monasteri orientali o nelle nostre chiese. Di solito gli incensi non auto combustibili hanno bisogno di una fonte di calore per bruciare: quindi le resine o le mistura di erbe e resine hanno bisogno di una fonte di calore, che può essere tendenzialmente un carboncino derivante da carboni vegetali e addizionato dalla sostanza che favorisce la combustione.
Per quanto riguarda invece l’utilizzo delle salvie o del palo santo si tende a bruciare direttamente sulla fiamma la foglia o l’erba, e spesso il supporto invece nella tradizione sciamanica dei nativi americani è diverso da un turibolo o da un incensiere in ferro ma viene utilizzata la conchiglia di abalone. Infine un modo molto utilizzato in medio oriente, che però abbiamo già importato, è il cosiddetto “bruciatore di essenze.

Si può usare un bruciatore di terracotta con sotto una candela …
Molti di voi lo conosceranno perché lo utilizzano per bruciare gli oli essenziali, ma questo bruciatore di terracotta con sotto una candela o un’altra fonte di calore non produce fumigazione, ma brucia anche le resine e molto lentamente… in maniera dolce ed è meno adatto alle fumigazione ma più adatto ad un rilascio come quello degli oli essenziali, in modo graduale e lento nell’ambiente. Forse è più favorito in ambienti piccoli proprio per la cautela e morbidezza con cui si espande la sostanza, molto altro si potrebbe dire ancora su gli incensi, sulle erbe, sulle loro fumigazioni… ma andrei oltre gli scopi di questo video introduttivo. Spero che vi sia piaciuto e spero che vogliate raccontarmi nei commenti la vostra opinione, il vostro parere sugli incensi, sulle erbe, sulle fumigazioni e ricordatevi che è uno dei punti fondamentali e base della magia, dello sciamanesimo e della metamagia.
Nota: il testo potrebbe avere ricevuto piccoli modifiche in relazione al video, con l’unico obiettivo di essere reso più fruibile e scorrevole all’utenza web rispetto al dialogo originario.
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