NOTA INFORMATIVA:
Ricordiamo che i trattamenti sciamanici, trattamenti, spirituali e insegnamenti non sostituiscono i comuni, consueti e normali trattamenti e cure mediche praticati da medici qualificati.
La pratica sciamanica non è volta ad effettuare diagnosi mediche, no, sostituisce in alcun modo cure mediche appropriate o terapie professionali per problemi mentali, la pratica sciamanica, gli insegnamenti spirituali, non sono pareri medici e non devono essere considerati come tali.
La facilitazione di pratiche magico-sciamaniche, spirituali e relativi trattamenti e riti sono destinati al benessere dell’individuo e non creano un rapporto medico-paziente.
La pratica magica o sciamanica e spirituale non si rivolge alla risoluzione di problemi mentali, nè vengono accettati clienti con problemi mentali o sotto cura psichiatrica.
Sul piano etimologico la parola lockdown deriva da una parola inglese lock che significa “chiusura”, lucchetto e down che significa “giù”

Salve a tutti sono Alex Peverada operatore olistico ed operatore esoterico specializzato in tecniche sciamaniche e tecniche magiche.
Oggi vorrei parlarvi di quelli che io ho identificato come danni spirituali da lockdown, li ho identificati sulla base dell’auto osservazione e dell’osservazione dei miei clienti.
Sappiamo tutti cos’è il lockdown, lo abbiamo vissuto, lo stiamo vivendo nel momento in cui esce questo video, soprattutto per coloro che risiedono nelle cosiddette zone rosse, soprattutto per coloro che come me, vivono e lavorano in Lombardia. Sul piano etimologico la parola lockdown deriva da una parola inglese lock che significa più comunemente chiusura, lucchetto e, down, giù, quindi potete immaginare cosa significhi.
Vi chiedo in cambio di queste risorse che vi sto fornendo di mettere un like al video, iscrivervi al mio canale YouTube Lux-nova e seguire la pagina Facebook Lux-nova e Alex Peverada, se poi sarete interessati o siete interessati ai miei contenuti, potete iscrivervi tramite il sito www.lux-nova.it
È un termine che viene originariamente utilizzato nelle prigioni, è triste utilizzarlo per portatori sani o non sani di un virus…di cui non hanno alcuna colpa.

È un termine che ci è stato prestato dal linguaggio anglosassone e veniva originariamente utilizzato nelle prigioni o comunque nelle condizioni di chiusura coatta quindi, potremmo identificarlo come confinamento, la cosa grave è che in questo caso si tratta di un confinamento immeritato, preventivo ed è molto triste pensare che ha a che fare con un termine relativo alla prigione.
Quindi un termine che era utilizzato per delinquenti, per truffatori, per assassini, per persone che hanno una responsabilità, è molto triste pensare che a prescindere dal fatto che poi il sistema carcerario, la pena carceraria, sia utile oppure no per correggere i comportamenti di un delinquente, è molto triste pensare che questo termine venga utilizzato per persone che non hanno fatto nulla ma che sono semplicemente dei potenziali untori, trasmettitori di virus, portatori sani o non si sa di un virus.
Il lockdown è comunque una prigionia parziale, anche se siamo chiusi nelle nostre abitazioni, che non è come un carcere

Come se queste persone, noi, avessimo una colpa di base. A prescindere dal fatto che il lockdown sia un mezzo giusto o non giusto, e quindi il giusto e sbagliato è un concetto soggettivo, a prescindere dal fatto che il lockdown fosse o sia inevitabile per quanto la Svezia non lo abbia mai adottato, e non sono certo tutti morti.
Per quanto non sapremo mai se ci fossero alternative per il semplice fatto che non si vive nei se ma si vive in quello che è stato, per quanto il lockdown sia una prigionia parziale, perché comunque siamo chiusi nelle nostre abitazioni, che non è come un carcere anche se certi monolocali lo potrebbero sembrare, anche se abbiamo a disposizione internet, televisione, cellulare, quando vogliamo possiamo fare la spesa, non ci manca il cibo (sempre che ne abbiamo il denaro…)
Se io volessi andare da solo in montagna, senza incontrare e contaminare nessuno, non c’entra con il virus, ma con una inibizione del diritto all’essere felice

Il fatto è che se io, ad esempio, oggi volessi da solo prendere la mia automobile e fare 100 km per andare sempre da solo in montagna, senza incontrare alcuna persona e quindi senza poter contaminare nessuno, il fatto che io non lo possa fare, non ha nulla a che fare con la trasmissione e la pericolosità di un virus; ma ha a che fare solo esclusivamente con una inibizione di un inviolabile e sacrosanto diritto all’essere felice, sereno e stare in mezzo alla natura, che tra l’altro stimolerebbe il mio sistema immunitario e aiuterebbe ad essere più resistente alla malattia.
Capisco che non si possa agire con regole così selettive da dire tu puoi muoverti da solo, dove vuoi ma, se ti muovi e incroci qualcuno come fai? Sarebbe tutto più complesso, quindi è più semplice dare delle regole stringenti e ferree, non ti muovi e facciamo prima, se non ti muovi il rischio che contamini o possa essere incontaminato è basso, nullo no perché non lo può essere, è più basso, capisco la difficoltà di politici e forze dell’ordine di gestire milioni di persone con delle regole adattabili a tutti ma, bisogna capire il diritto inevitabile e inalienabile della libertà personale, sia di lavorare, sia di avere una vita normale soprattutto per un soggetto che non ha mai manifestato alcun sintomo, alcun problema, che non ha causato problemi e non è detto che ne causi quindi è giusto o sbagliato che ci sia il lockdown?
Non sono d’accordo ma, non ho le competenze per dire se ci fossero state soluzioni differenti, il lockdown però ha creato danni economici, psicologici e spirituali.

Come potete capire dalle mie parole, non sono propriamente d’accordo ma, non ho le competenze per dire se ci fossero state soluzioni differenti, migliori, giuste o sbagliate, il lockdown ha creato e sta creando dei danni sia economici, sia psicologici e spirituali.
Per quelli economici ci penseranno la politica e l’economia a fare i conti, per quelli psicologici ci pensano già gli psicologi e ci pensa anche il ministero della salute e infatti cito il documento che può essere trovato sul sito del ministero della salute quindi non me lo sono inventato, “conseguenze psicologiche: l’isolamento a casa durante l’emergenza dal nuovo coronavirus ha causato l’insorgenza di problematiche comportamentali, sintomi di regressione nel 65% per cento dei bambini di età minore ai sei anni e nel 70% per cento di quelli di età maggiore di sei anni.”
Questo è quanto emerge da una indagine sull’impatto psicologico comportamentale del lockdown dei bambini, degli adolescenti in Italia condotta dall’ospedale pediatrico Gaslini di Genova tra i disturbi più frequentemente evidenziati vi sono l’aumento dell’irritabilità, disturbi del sonno, disturbi d’ansia.
Ma i danni spirituali? è difficile parlarne perché molte persone sono ateee o agnostiche. Non c’è un ordine di operatori spirituali, l’attenzione spirituale è lasciata a noi individui singoli…

Questo riguarda i bambini, gli adulti non sono esenti, magari prossimamente vi citerò anche i danni psicologici ma ripeto i danni psicologici riguardano e vengono trattati da psicologi, psicoterapeuti, dall’ordine dei medici e via dicendo ma i danni spirituali… è difficile parlare di un territorio che non è nemmeno riconosciuto dalla maggior parte delle persone perché per molte persone essere atei o agnostici è un diritto, per la scienza la spiritualità non esiste o perlomeno non è il suo territorio, non esiste.
Non c’è un ordine degli spiritualisti, degli sciamani, degli operatori spirituali, non esistono delle associazioni di categoria che hanno un peso, un riconoscimento molto più alto del potere dell’ordine dei medici, quindi finché l’essere umano – sembra che accadrà – non riconoscerà che noi siamo anche esseri spirituali dentro un corpo di carne e che non siamo solo corpi di carne con un complesso psicologico e fisico, l’igiene spirituale, l’attenzione spirituale è lasciata a noi individui singoli e quindi ognuno deve badare alla propria salute spirituale.
01 – La perdita dell’anima o un frammento di essa

Purtroppo vediamo ora quali sono questi dieci danni che ho identificato nel video.
Il primo danno molto compatibile con le tecniche e le teorie sciamaniche, un po’ meno ad altre teorie spirituali che non considerano l’anima come qualcosa di danneggiabile, è la perdita dell’anima, un frammento dell’anima, il lockdown causa depressione va bene, la tratto dal punto di vista psicologico ma dal punto di vista energetico – guardate il mio video sul recupero dell’anima – c’è la frammentazione, perché a conti fatti il lockdown può essere un trauma molto forte per l’individuo e quindi essere potenzialmente causa di deframmentazione dell’anima.
02 – Intrusioni spirituali, i pensieri negativi che circolano attraverso i mass media, la paura collettiva, i conflitti…

Il secondo problema è connesso alla perdita di frammenti d’anima e alla possibilità che ci siano intrusioni e non parlo in termini di “qualcuno che entra in abitazione”, parlo di intrusione spirituale perché, abbassandosi le difese immunitarie, abbasso le difese spirituali, trovandosi l’individuo isolato, separato, nullafacente quindi chiuso in sé stesso e in uno stato spirituale di debolezza, potrebbe succedere che le cosiddette intrusioni.
Ad esempio i pensieri negativi che circolano attraverso i mass media, che circolano attraverso la paura collettiva, che circolano attraverso i conflitti che abbiamo con altre persone, sui social, al telefono o in altra maniera, può essere che aumenti la possibilità di farsi carico di intrusioni sciamaniche, intrusioni spirituali, anche qui guardate il video sulla rimozione delle intrusioni o estrazione sciamanica, vi spiegherà meglio che cosa intendo.
03 – abbassamento delle difese psichiche e spirituali

Il terzo tipo di danno che è connesso ai due precedenti, è l’abbassamento delle difese psichiche e spirituali, se non ho supporto da parte di amici, colleghi, in campo spirituale, quindi se non incontro cerchi sciamanici, se non faccio ritiri di meditazione, se non faccio incontri di yoga di persona, se non faccio sessioni di persona con il mio facilitatore, facilitatrici di riferimento, se non vado in chiesa a pregare e via dicendo, automaticamente la mia aura, il mio campo energetico, le mie difese psico-spirituali si abbassano per forza e quindi sono ancora più debole spiritualmente.
Se guardate il mio video su le ragioni, le cause spirituali del virus, della quarantena e via dicendo, è un video pubblicato mesi fa, saprete che secondo me ci sono dietro i demoni, i demoni separano le persone e non è un caso che loro non vogliono che ci amiamo, che non ci abbracciamo, che non ci incontriamo, che i bimbi si riuniscano a giocare liberamente, che sorridano, che le vibrazioni s’innalzano e quindi tutto è collegato.
04 – Danni all’aura e ai chakra.

Il quarto problema sono i danni all’aura e ai chakra. Se il mio chakra, il quarto chakra non ha possibilità di dare amore alla mia fidanzata, al mio fidanzato, perché non posso incontrarlo, il dare amore a distanza non è come dare amore di persona, se il mio primo chakra è sofferente perché mi manca il terreno sotto i piedi, perché sono in cassa integrazione oppure la mia azienda è fallita oppure, semplicemente ho altri tipi di problemi connessi al denaro, lavoro, casa e via dicendo, automaticamente si indebolisce il chakra, se non ha la possibilità di trovare equilibrio, perché sono tutti spostati.
Il mio secondo chakra non ha possibilità di esprimersi e quindi soffre, soffre l’individuo, se io sono limitato in casa e non posso andare a fare una passeggiata nei boschi e non posso prendere l’auto e andare a vedere un lago, una cascata, non posso andare a comprare un oggetto che per me potrebbe non essere indispensabile ma di piacere, se io sono limitato nelle espressioni di ciò che sono e ciò che faccio, sono limitato all’espressione del mio potere personale.
Quindi il mio terzo chakra soffre e così via anche il quinto chakra, alla comunicazione che è inibita e limitata.
Il mio sesto chakra, la visione non riesce ad avere una visione sul futuro, non riesco a fare progetti, non riesco avere intuizioni sul futuro perché il mio futuro non dipende più da me, dipende da un dpcm, dipende da come andrà un virus e, stessa cosa il mio settimo chakra che non comunica bene più con Dio perché è disfunzionale come tutti gli altri, sono più debole e quindi se io sono più debole spiritualmente è debole anche la mia connessione col divino e quindi la mia aura che interagisce.
Il funzionamento del lavoro dei chakra sarà più debole e ritorniamo al discorso del frammento dell’anima e delle intrusioni.
05 – Diminuisce il potere personale

Diminuisce il potere personale, già accennato parlando del terzo chakra, quindi che cosa succede? Non potendo esprimermi nel mondo come vorrei, pian piano utilizzo meno il terzo chakra, utilizzo meno il mio potere personale e creo meno, cambio meno la realtà circostante, mi sento più inutile e diventa una spirale discendente di perdita di potere personale.
La sciamana Vera Sazhina , siberiana, con cui mi è capitato, ho avuto la fortuna di poter interagire durante un ritiro, a Vetan in Aosta, racconta che il suo maestro di sciamanesimo durante un periodo particolarmente repressivo in Russia, in Mongolia, in Cina, tutte quelle città, quegli stati in cui i governi non erano d’accordo con la pratica dello sciamanesimo.
Lui, il maestro di Vera, fu costretto a diventare una guardia forestale per poter stare in contatto con i boschi, con gli spiriti e quindi poi purtroppo smettere di praticare ufficialmente sciamanesimo.
Questo toglie molto potere sciamanico ad uno sciamano; uno sciamano ribelle, non connesso con la natura è un individuo fuori dalle righe e soffre particolarmente la perdita del potere personale, con rischio anche di ammalarsi spiritualmente e forse fisicamente.
06 – L’abbandono del percorso spirituale

Infine l’ultimo e più grande rischio è l’abbandono del percorso spirituale, lo hanno osservato molti colleghi, l’ho osservato io con alcuni allievi e allieve; la persona trovandosi soverchiata da questo lockdown, da questa situazione di impotenza, non potendo più incontrare gli amici, i colleghi, i propri cari con i quali perseguire una via spirituale, può essere che l’individuo abbandoni la stessa, decide di lasciare andare il proprio percorso spirituale, tende ad allontanarsi, procrastina, infine vive solo della materialità.
E alla fine pensa solo esclusivamente alla materia, questo è molto grave perché la spiritualità è un percorso singolare ma anche collettivo, siamo tutti dentro un’onda karmica, un’onda di crescita, un’onda spirituale e bisogna rimanere connessi.
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Nota: il testo potrebbe avere ricevuto piccoli modifiche in relazione al video, con l’unico obiettivo di essere reso più fruibile e scorrevole all’utenza web rispetto al dialogo originario.
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