Costellazioni famigliari di gruppo: come si svolgono?
NOTA INFORMATIVA:
Ricordiamo che i trattamenti sciamanici, trattamenti, spirituali e insegnamenti non sostituiscono i comuni, consueti e normali trattamenti e cure mediche praticati da medici qualificati.
La pratica sciamanica non è volta ad effettuare diagnosi mediche, no, sostituisce in alcun modo cure mediche appropriate o terapie professionali per problemi mentali, la pratica sciamanica, gli insegnamenti spirituali, non sono pareri medici e non devono essere considerati come tali.
La facilitazione di pratiche magico-sciamaniche, spirituali e relativi trattamenti e riti sono destinati al benessere dell’individuo e non creano un rapporto medico-paziente.
La pratica magica o sciamanica e spirituale non si rivolge alla risoluzione di problemi mentali, nè vengono accettati clienti con problemi mentali o sotto cura psichiatrica.
Una scena con pupazzetti che indicano persone in sessione di costellazioni familiari e costellazioni sistemiche.

Salve a tutti sono Alex Peverada, operatore esoterico ed operatore olistico.
Vi presento come funzionano le costellazioni familiari in sessione di gruppo. Allora, abbiamo qui una scena, rappresentata da pupazzetti che indicano e rappresentano ognuno persone differenti che si incontrano per una sessione di costellazioni familiari e costellazioni sistemiche.
Questo pupazzetto (vestito di rosso e con i baffi) rappresenta il facilitatore o costellatore, tutti gli altri sono partecipanti, detti anche rappresentanti.

Il gruppo è composto da 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8 soggetti: fra questi vi è un facilitatore che per convenzione scegliamo in questo pupazzetto qua.
Questo pupazzetto (vestito di rosso e con i baffi) rappresenterà il facilitatore cioè quello che in gergo viene chiamato costellatore che è colui che facilita l’esperienza dei partecipanti, tutti gli altri sono partecipanti, detti anche rappresentanti. Il facilitatore in accordo coi presenti chiederà chi vuole portare un proprio tema – per tema si intende appunto un tema di vita -, nel caso delle costellazioni familiari quindi una situazione familiare che vuole essere messa in gioco, in discussione. Nel caso delle costellazioni sistemiche magari qualcosa di più relativo al sistema del soggetto, quindi più relativo magari a dei concetti quali il lavoro, il rapporto col denaro, il rapporto con una pratica, perché no un hobby, una passione quindi con concetti.
Concetti che comunque poi alla fine spesso vanno a impattare sull’ambiente familiare ma è diverso dal chiedere di portare un tema inerente per esempio il rapporto con la madre.
Supponiamo che comunque sia il facilitatore chieda ai presenti chi vuole portare il proprio tema in merito ad una relazione familiare.
Allora fra i rappresentanti si fa avanti questo soggetto, il soggetto 1 che si dispone di fianco al facilitatore il quale chiede e porrà domande del tipo: “di che cosa vuoi occuparti, di che cosa vuoi parlarci?”
Il soggetto presenta un Tema: quello che per lui è comunque un possibile problema, un possibile disagio.

Qual è il tuo tema?
Tema dove evidentemente il soggetto presenta quello che per lui è comunque un possibile problema, un possibile disagio.
Il soggetto dice vorrei per esempio occuparmi della mia relazione con mia figlia, la quale è molto piena di rabbia verso di me in questo momento. Quindi abbiamo il facilitatore, detto anche costellatore, e questa persona, questa donna che porta il proprio tema; il costellatore si dice che costella, cioè in gergo, che porta appunto, vuole portare alla luce, un possibile irretimento. Irretimento è un termine tecnico per indicare il suo problema o una serie di problemi.
Le altre persone, gli altri membri del gruppo in questo caso, nel momento in cui lei appunto porta il proprio tema, gli altri rappresentano, o meglio, potenzialmente rappresentano il qualcosa o qualcuno all’interno della vita di quella persona.
Importante sapere che tutte le persone che sono all’interno del “campo”, non stanno inventando ma, stanno manifestando il sentimento inerente a quella situazione.

Quindi che cosa succede?
Che il facilitatore chiederà alla persona coinvolta di scegliere tra il pubblico oppure lo sceglierà lui, una persona a rappresentare il ruolo della figlia. Facciamo l’esempio quindi, verrà scelta questa persona a rappresentare la figlia. Questa persona entrerà all’interno dello spazio di lavoro, definito anche campo, con il ruolo di figlia di questa persona. La persona che vuole costellare, il costellato, dirà “io sento questa rabbia verso questa mia figlia e, mia figlia soprattutto sente tanta rabbia verso di me”.
Il costellatore dirà quando per esempio è successo questo episodio, farà, porrà una serie di domande “quando senti questa rabbia”, “quando la percepisci”, “quando è nata, in che momento?” e rivolgerà così domande alla persona che sta portando il proprio tema. Inoltre potrà scegliere se far sì che questa persona entri anche lei nel campo di lavoro oppure venga per esempio sostituita da un’altra persona che la rappresenti. È importante sapere che quando questa persona e questa persona o entrambi, tutte le persone che sono all’interno del “campo” rappresentano, non stanno inventando ma, stanno manifestando il sentimento inerente a quella situazione.
Come è possibile?
Le teorie delle costellazioni familiari suggerisco che possa esistere un campo di coscienza informato o campi di coscienza collettiva

Come è possibile?
Perché esiste quella forza per cui, secondo le teorie delle costellazioni familiari, un campo di coscienza informato che in maniera in parte misteriosa, in parte spiegata dagli esperti attraverso le teorie quantistiche, in merito ai campi di coscienza collettiva, questa, queste persone sentono realmente quello che potrebbe sentire la persona che essi rappresentano.
Quindi questa donna sentirà la rabbia della figlia, non la sentirà come propria ma, si sentirà arrabbiata inspiegabilmente, a prescindere dal fatto che il facilitatore o il costellato abbiano parlato di rabbia, appunto perché sente che il campo di coscienza le invia queste informazioni.
Il corpo, soprattutto il corpo che riceve informazioni, manda anche altri tipi di segnali. Il costellatore riceve anche egli delle informazioni da parte del campo di coscienza collettivo, delle informazioni, delle indicazioni, quindi ha delle intuizioni su come lavorare nei confronti della costellazione.
Lo scopo della costellazione è arrivare a una possibile risoluzione armonizzandola, per esempio se c’è un conflitto può darsi che spontaneamente il conflitto si risolva

Che cosa succede poi?
Il costellatore segue una serie di proprietà e regole, informazioni che riceve in qualche modo dalla sua formazione, quindi lui sa, conosce le regole di gestione della costellazione e ciò permette al costellatore di dare un indirizzo su quello che è il modo di lavorare; nel frattempo osserva anche quello che avviene in costellazione. In costellazione, nel campo di lavoro avvengono dei movimenti, delle azioni.
Come dicevo le persone che rappresentano sono influenzate dal campo di coscienza collettivo e quindi agiscono all’interno della costellazione, si muoveranno, avranno dei movimenti specifici che “sentiranno” perché il corpo è connesso al campo di coscienza e quindi, li fa muovere in una data maniera. Può essere che questa persona senta il bisogno di sdraiarsi, può essere che questa persona sente il bisogno di avvicinarsi o allontanarsi oppure, guardare fuori dal campo. Ognuno di questi movimenti corporei sono interpretati dal facilitatore perché, grazie alla sua formazione, sa che cosa significano quindi, tendenzialmente, una persona che si sdraia a terra ha un legame con la morte, si sente morire o sta rappresentando un morto. Anche chi guarda fuori dal campo di coscienza, cioè del campo di lavoro, sta andando fuori quindi, sta guardando una situazione negativa e tendenzialmente potrebbe indicare una depressione, potrebbe indicare una voglia di andarsene via, uno sguardo perso verso il vuoto così come il fatto di avere dei movimenti specifici, in una determinata direzione, sono interpretabili da parte del facilitatore.
La costellazione poi ha dei movimenti in direzione di una possibile risoluzione cioè, se c’è un conflitto fra questi due individui per esempio può darsi che spontaneamente il conflitto si risolva.
Come? Attraverso una armonizzazione quindi, le due persone continuano a interagire fino a ricongiungersi, il dialogo è tendenzialmente abbastanza limitato perché si consiglia ai partecipanti di ascoltare il corpo e di non metterci della parte interpretativa quindi non è una rappresentazione teatrale. Nel momento in cui c’è una riconciliazione da parte di soggetti spontanea, il facilitatore la osserva, la facilita ma osserva anche le reazioni sulla persona che porta il tema attraverso i movimenti dei rappresentanti. Ciò che avviene, ciò che sentono e via dicendo attraverso la loro ri-armonizzazione, riconciliazione, tornando a parlare della rabbia di cui all’inizio, si crea comunque un movimento, uno spazio all’interno del cuore, dei sentimenti, delle emozioni di questa persona, di colei che porta il tema. Si arriva ad un momento di consapevolezza, di comprensione, di amore e lo scopo della costellazione è proprio quello di lavorare per il massimo bene del soggetto che porta il tema.
A volte succede che il facilitatore osservando la costellazione vede che la costellazione, quindi i movimenti dei vari rappresentanti, possono essere in stallo. Usa quelle che sono le frasi direttive.
Le frasi direttive hanno lo scopo di facilitare il corso della costellazione quindi, ad esempio, chiederà alla figlia di ringraziare la madre, di onorarla. Il rappresentante della figlia farà questo: chiederà di ringraziare la madre, di onorarla e di riconoscere il proprio ruolo; Poi si chiederà alla madre di riconoscere la figlia. Ci sono formule di ringraziamento specifiche. Oppure può essere che il facilitatore in quel momento senta il bisogno di suggerire una determinata frase specifica ai rappresentanti. Questi movimenti apparentemente forzati, non sono forzati, sono in qualche modo suggeriti. Servono sia ai rappresentanti per procedere nella costellazione, sia alla persona che ha portato il proprio tema per capire in quale direzione di riconciliazione, di armonia, di comprensione si può andare attraverso la costellazione.
Ogni costellatore, per quanto le regole siano a grandi linee le stesse, ha una propria metodica di lavoro

Questo era un video introduttivo sul tema delle costellazioni familiari per far capire a coloro che non hanno mai assistito, partecipato, ad una costellazione, che cosa avviene durante la costellazione.
Continuate a seguire questo canale, se vi piace, se vi è piaciuto questo video (nei prossimi video che realizzerò continuerò a parlare ancora di costellazioni familiari e di che cosa succede quando le costellazioni familiari incontrano il campo dello sciamanesimo, della spiritualità, altri percorsi di crescita, parlerò magari di qualche caso studio specifico) visitate il sito www.lux-nova.it, iscrivetevi al canale YouTube, seguite la pagina Facebook e se volete provare le costellazioni familiari potete iscrivervi agli eventi tramite il sito web oppure contattarmi per una sessione privata.
Grazie di tutto! Buona vita e buona costellazione!
Nota: il testo potrebbe avere ricevuto piccoli modifiche in relazione al video, con l’unico obiettivo di essere reso più fruibile e scorrevole all’utenza web rispetto al dialogo originario.
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