COSA È LA MAGIA? Dal punto di vista esoterico e spirituale
<NOTA INFORMATIVA:
Ricordiamo che i trattamenti sciamanici, trattamenti, spirituali e insegnamenti non sostituiscono i comuni, consueti e normali trattamenti e cure mediche praticati da medici qualificati. La pratica sciamanica non è volta ad effettuare diagnosi mediche, no, sostituisce in alcun modo cure mediche appropriate o terapie professionali per problemi mentali, la pratica sciamanica, gli insegnamenti spirituali, non sono pareri medici e non devono essere considerati come tali.
La facilitazione di pratiche magico-sciamaniche, spirituali e relativi trattamenti e riti sono destinati al benessere dell’individuo e non creano un rapporto medico-paziente. La pratica magica o sciamanica e spirituale non si rivolge alla risoluzione di problemi mentali, nè vengono accettati clienti con problemi mentali o sotto cura psichiatrica.
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Cos’è la magia dal punto di vista esoterico o spirituale?
Salve a tutti! Oggi vorrei parlarvi di che cos’è la magia dal punto di vista esoterico spirituale, dal punto di vista magico. Purtroppo negli ultimi decenni la magia è stata molto bistrattata perché è stata assimilata all’illusionismo, al mentalismo, alla letteratura fantasy o addirittura ai videogiochi. Quindi quando si parla di magia a qualcuno possono venire in mente i giochi di ruolo, i libri di Tolkien, piuttosto che la figura del mago inteso come personaggio da palco… che gioca con le carte, che nasconde alle persone degli oggetti.
Bene dal mio punto di vista la magia non è questa e spero che non sia l’unico che la pensa così. mi chiederete perché è una persona che fino adesso ho parlato solo di sciamanesimo, meditazione e pratiche spirituali parla ora di magia? Forse perché a voi viene in mente la magia assimilabile a concetti quali i cartomanti, i personaggi televisivi, piuttosto che appunto libri, videogiochi serie tv…
Io vorrei dare invece una maggior dignità a questa pratica secondo il suo significato originale…
Io vorrei dare invece una maggior dignità a questa pratica, a questa forma d’arte, riconducendola però a quello che è il suo significato originale. Per capire che cos’è la magia quindi vorrei innanzitutto far sì che noi possiamo accedere alla definizione di magia dal punto di vista culturale, quindi citerò l’enciclopedia Treccani e poi dal punto di vista operativo, quindi quello di un mago storico e citerò Aleister Crowley; infine darò una mia personale visione di che cos’è la magia poiché lo sciamanesimo è una forma di magia e in questo caso mi sento coinvolto. Mi sento di dover dare comunque sia la mia definizione, al fine della comprensione utile al mondo dello sciamanesimo.
L’enciclopedia Treccani ci dice: “In generale, pratica e forma di sapere esoterico e iniziatico che si presenta come capace di controllare le forze della natura; è stata oggetto, in varie culture e nei diversi periodi storici, di valutazioni opposte, ora considerata forma di conoscenza superiore, ora rifiutata come impostura e condannata dalle autorità civili e religiose.”
È importante poi il punto successivo: “Nel pensiero greco antico, il termine indicava sia la teologia dei sacerdoti persiani (v. magi), sia il complesso di teorie e pratiche collegate a realtà diverse da quelle oggetto della scienza filosofico-razionale (conoscenze soprannaturali, predizione del futuro, incantesimi)” …”Nel Medioevo (dal sec. 12°) e nel Rinascimento, soprattutto per suggestione della tradizione neoplatonica, la magia torna a proporsi come forma di conoscenza, collegata con l’astrologia, che permette un rapporto privilegiato con le forze che reggono la natura secondo una concezione vitalistica e dinamica“… “In tempi moderni, con l’avvento di un ideale scientifico razionalistico, matematico e sperimentale, il termine assume più spesso il sign. deteriore di insieme di pratiche prive di fondamento, e quindi arbitrarie quando non fraudolente”.
Tutti gli atti di volontà, entro le condizioni giuste, possono generare cambiamenti nell’universo.
Per molte persone la magia è superstizione, è credenza per ignoranti; non per me. Quindi abbiamo visto come la magia è definita come la capacità, l’arte di poter modificare la natura in modo soprannaturale. Questa è una definizione che viene utilizzata anche nei romanzi fantasy e fantastici; ma da dove arriva il termine magia? Il termine magia deriva dal latino magus, ma ancor prima dal persiano magi; infatti i cosiddetti Re Magi, i tre Re Magi che portarono omaggio al re dei giudei che nacque, altro non erano che una casta sacerdotale persiana definita appunto Magi.
Questi sacerdoti erano detentori di un grande potere, grande conoscenze, al confine del soprannaturale. Il termine poi Magus, latino, è stato ripreso appunto in epoca rinascimentale con molta dignità ed infine è stato ripreso di nuovo durante il periodo dell ‘800-‘900 dagli ordini massonici, dai maghi moderni, tra cui anche Aleister Crowley, che hanno cercato di riportare alla modernità; integrandolo con altre tecniche, con altre scoperte.
Questa capacità, questa arte di modificare la realtà è da qui che nasce infatti (mostra il libro Magick di A. Crowley) la definizione che Crowley dà di magia: “la magia è la scienza e l’arte di causare cambiamenti in conformità con la volontà“.
Cosa significa? Significa che per A. Crowley tutti gli atti di volontà, entro le condizioni giuste, possono generare cambiamenti nell’universo. Quindi qualsiasi atto volitivo che segue il giusto iter può diventare un atto magico; certo non significa che tutti sono maghi, ma tutti sono potenzialmente maghi. Questa è la condizione esistenziale dell’essere umano, l’essere umano è dotato di volontà, di intento, di intenzione e attraverso l’applicazione della retta volontà nelle giuste condizioni la magia può cambiare la realtà.
La magia è la scienza e l’arte di causare cambiamenti nell’invisibile che possano tradursi in cambiamenti nel visibile in conformità con la volontà
Non sono qui a fare un processo a Crowley, non sono qui a prendere una posizione, non in questo video. Quindi non dirò nulla di negativo nè nulla di positivo su di lui, non mi interessa, mi interessa solo dire una cosa: la definizione di Crowley è molto interessante e la condivido in parte. Io preferisco adottare una mia definizione e ci tengo a dire che non mi sento né seguace, né superiore (figuriamoci!), nè inferiore a Crowley; ma semplicemente porto una mia visione e quindi una mia definizione di magia. Invito poi ognuno a trovarsi la sua e farsi responsabile ed adottare quella di Crowley o di un altro o adottare la mia, se la sente più adeguata per sé.
La mia personale definizione di magia è quindi: “la magia è la scienza e l’arte di causare cambiamenti nell’invisibile che possano tradursi in cambiamenti nel visibile in conformità con la volontà.”
Trovo molto importante aggiungere queste due parole, questi due concetti: il mago, o comunque colui che fa come un atto di magia, non solo fa un atto di volontà ma fa un atto di volontà che si esprime nell’invisibile.
Questo esprimersi nell’invisibile può tradursi, nelle giuste condizioni, in una modifica nel visibile. Perché dico questo? Perché molte persone credono che la magia o sia falsa o se è vera tutto possa; ma se non ci sono le condizioni questo non può accadere!
A volte si legge nei gruppi facebook alcuni post un po’ definibili “ingenui”, post di persone o molto giovani o forse poco consapevoli che dicono: “ma ho fatto il mio primo incantesimo, come era scritto nel libro x,y,z… l’ho fatto in natura, in un bosco e poi non è successo niente! ci sono rimasto tanto male!”
Perché? cosa ti aspettavi che succedesse? fuoco e fiamme? unicorni ovunque? tempeste di lampi e tuoni? Forse l’aspettativa non era corretta. Ci devono essere le condizioni, ci deve essere un iter, ci deve essere l’atto di volontà. Qualcosa viene lanciato nell’invisibile e qualcosa forse accade nel visibile, ma questo “qualcosa” che accade nel visibile spesso è interpretabile; non potete pensare di modificare la realtà della materia con uno schiocco di dita, tutto è molto più sottile. Ad esempio: Atto di volontà -> rituale magico per favorire il successo economico… dopo qualche giorno mi viene proposto un nuovo posto di lavoro; la proposta di lavoro è figlia dell’atto magico, ma non c’è una conseguenza causale, diretta, dimostrabile.
Per anni lo sciamanesimo, è stata un po’ bistrattato in occidente, assimilandolo al concetto di bassa magia.
Vi è un’azione nell’invisibile e poi accade qualcosa nel visibile, che deriva da quello; ma il saper leggere gli eventi del visibile come conseguenza delle azioni nell’invisibile è ciò che contraddistingue un mago o uno sciamano da un individuo comune. Come disse Mircea Eliade: “non tutta la magia è sciamanesimo o meglio lo sciamanesimo è magia ma non significa che tutti i maghi siano sciamani“. Quindi la magia è l’arte e la scienza di cambiare e produrre nell’invisibile cambiamenti che si traducono poi nel visibile.
Lo sciamanesimo a parer mio è magia connessa anche a un percorso di guarigione; lo sciamano è colui che produce cambiamenti nella realtà ordinaria in conformità con la volontà degli spiriti, tendenzialmente a fini di guarigione, è quello che contraddistingue uno sciamano. È molto difficile parlare di questi argomenti perché ci sono barriere linguistiche, definizioni differenti da cultura a cultura, e più si cerca di afferrare i concetti con termini e con parole specifiche… più si rischia di perdersi; ma quindi se la magia è la capacità di lanciare un intento nell’universo, attraverso la volontà, e raccoglierne quindi i frutti… come ci si può muovere all’interno dell’ambito magico sul piano pratico?
Ci sono tante forme di magia, ogni cultura ha le proprie, ogni periodo storico ha le proprie, alcuni sopravvivono… altre si perdono nei meandri nel tempo; ma nella magia occidentale moderna possiamo utilizzare due tipi differenti di categorizzazione: i maghi dell’epoca di Crowley o comunque i maghi a lui successivi parlavano di alta magia o magia cerimoniale e bassa magia o magia popolare. In un certo senso l’alta magia magia cerimoniale si rifaceva in parte alla magia persiana, ebraica e caldea riattualizzata ed era una magia che portava al relazionarsi al mondo degli spiriti, dei grandi spiriti capaci di aiutare il mago nelle sue pratiche di conoscenza di sé e dell’universo; Magia di espansione del suo io in contrapposizione con la bassa magia, intesa come magia di campagna, magia popolare, làddove folklore e guarigioni di campagna si mischiavano. Per anni lo sciamanesimo, inteso come forma di magia tribale, è stata un po’ bistrattato in occidente, assimilandolo al concetto di bassa magia. A parer mio il lo sciamanesimo, se ben applicato, è estremamente potente come forma di magia sia di offesa che di difesa; ma nella mia visione preferisco concepire lo sciamanesimo solo esclusivamente con una modalità di fare “magia di guarigione spirituale” per il bene di sé e degli altri; addirittura poi ho dato una prospettiva spirituale olistica e ne ho fatto una relazione di aiuto per l’ altro. Per cui penso si dovrebbe lavorare in maniera etica in occidente, collocare lo sciamanesimo nell’ambito delle discipline olistiche occidentali, quindi la prima categorizzazione possibile di magia: è alta magia e basta immaginando la seconda categorizzazione possibile in magia, bianca rossa, nera.
Esistono molte forme di magia: la magia planetaria, la magia verde o stregoneria verde …
Molti di coloro che praticano magia nera preferiscono dire che non esiste magia bianca, rossa, nera ma che esiste solo la magia.. e poi ognuno ne fa un uso più o meno buono. Io preferisco invece continuare a portare avanti questa visione connotando la magia bianca come la magia atta a proteggere, sostenere ed aiutare l’individuo in una chiave etica; la magia rossa come tutta la magia che a che fare con passione, eros, emozione e rapporto di coppia spesso anche in ambito non etico. La magia nera è magia di offesa in tutte le sue forme anche di protezione ma la protezione sempre in ambito comunque sia di offesa; quindi come un connotato etico dubbio. Poi ci sono sempre i casi estremi se io faccio un atto di magia nera per scacciare un tiranno e per aiutare una popolazione ovviamente sono in qualche modo “moralmente o eticamente corretto” ma è sempre opinabile; è sempre un atto di magia nera. Quello che penso io? Ognuno dovrebbe seguire il proprio sentire e io personalmente penso che sia la magia, sia tutte le forme di magico religiose spirituali dovrebbero portare a relazionarsi in senso positivo in visione di aiuto per le altre persone.
Esistono poi molte altre forme di magia, non è questa la sede per parlarne: la magia planetaria, che è una forma di magia cerimoniale, piuttosto che la magia verde o stregoneria verde che è la magia applicata a un particolare utilizzo di erbe e ad un tipo di legame molto profondo con la natura.
Esiste la cosiddetta stregoneria popolare che si fonde al discorso del guarigione popolare, di cui parlavamo prima, esistono forme di magia autoctona di determinati tipi di zona, quindi esiste la magia degli zingari o dei Rom come preferiamo chiamarli. Esiste una magia per ogni zona o ogni regione d’Italia. Bene io spero di aver dato una definizione interessante di magia, sulla quale lavorare e mi piacerebbe che voi condivideste con me la vostra definizione o visione della magia; quindi potete scrivere un commento a questo video, potete scrivere nei commenti del mio sito www.lux-nova.it.
L’importante è che lo facciate con educazione e con critica costruttiva. Se per casa pensate che la magia non sia quella che ho detto io ma sia quella di giocatori di carte che fanno illusioni sui palchi, se pensate che non esista… e sia solo un tema degno di dungeons dragons o il signore degli anelli evitate semplicemente di prendere in esame questo video, andate oltre. Se invece vi è piaciuto questo video, seguitemi e ricordate: osare, volere, tacere.
Nota: il testo potrebbe avere ricevuto piccoli modifiche in relazione al video, con l’unico obiettivo di essere reso più fruibile e scorrevole all’utenza web rispetto al dialogo originario.
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