Mandala e meditazione: una Introduzione per tutti
NOTA INFORMATIVA:
Ricordiamo che i trattamenti sciamanici, trattamenti, spirituali e insegnamenti non sostituiscono i comuni, consueti e normali trattamenti e cure mediche praticati da medici qualificati.
La pratica sciamanica non è volta ad effettuare diagnosi mediche, no, sostituisce in alcun modo cure mediche appropriate o terapie professionali per problemi mentali, la pratica sciamanica, gli insegnamenti spirituali, non sono pareri medici e non devono essere considerati come tali.
La facilitazione di pratiche magico-sciamaniche, spirituali e relativi trattamenti e riti sono destinati al benessere dell’individuo e non creano un rapporto medico-paziente.
La pratica magica o sciamanica e spirituale non si rivolge alla risoluzione di problemi mentali, nè vengono accettati clienti con problemi mentali o sotto cura psichiatrica.
Mandala in sanscrito vuol dire centro o circonferenza. Il mandala è una rappresentazione del macrocosmo e microcosmo, dell’universo esteriore ed interiore.

Salve a tutti! Mi chiamo Alex Peverada. Mi occupo di arte, costellazioni familiari a indirizzo sciamanico e sciamanesimo. Màndala o mandàla. in realtà la pronuncia corretta è màndala, anche se io preferisco dire Mandàla. Cosa sono i mandala? Mandala in sanscrito vuol dire centro o circonferenza. Il mandala è una rappresentazione del macrocosmo e microcosmo. Dell’universo Esteriore e interiore. L’ origine del Mandala e la provenienza è quella induista e buddista tibetana. Dai buddisti tibetani viene utilizzato come forma di meditazione collettiva. Realizzano questi grandi mandala , con polveri colorate. Ci mettono spesso giorni a crearli. Rappresentano appunto, come dicevo, la Cosmogonia o comunque il Tempio Esteriore e Interiore. Nel percorso Buddhista tibetano quando il Mandala è terminato, lo cancellano. Precisamente lo distruggono e questo sta a indicare che serve per favorire il “non attaccamento”.
Quando il Mandala è terminato i monaci lo distruggono per favorire il “non attaccamento”.

Il percorso meditativo avviene durante la costruzione del Mandala e poi quando questo enorme “disegno” è finito; a quel punto i monaci distruggono tutto quanto, in modo che non rimanga a loro il desiderio di rimanere aggrappati a quell’immagine. Nella tradizione induista appunto è presente anche lì come rappresentazione di questa forma di concentrazione meditazione introspezione. Normalmente un Mandala appunto proprio perché si chiama “Centro/ circonferenza” ha una forma geometrica specifica, una forma simmetrica. Si, sviluppa intorno alla circonferenza. Ha 4 punti principali. Che sono I quattro punti nel Nord, Est, Sud e Ovest. Le quattro porte o i 4 buddha. Quattro divinità illuminate. Ha una struttura geometrica che si riflette e all’interno della mente, dell’inconscio …seminando dei pensieri evoluti. Ed è stato importato ormai da molto tempo, da decenni qua in occidente come forma di pratica meditativa Lo stesso jung aveva scoperto in maniera inconscia il mandala perché schizzava durante i suoi lavori di riflessione e autoanalisi. Schizzava queste forme geometriche di cui non comprendeva l’origine perché provenienti dal suo subconscio. Poi li rielaborava cercando di attribuirgli un significato. Poi venne in contatto con gli insegnamenti dei Mandala Orientali dando a questi suoi disegni ed espressione dell’interiorità una prospettiva totalmente differente. Al giorno d’oggi ormai il mandala è stato un po’ iper commercializzato. Per cui qualsiasi disegno da colorare anche di struttura non geometrica viene “venduto” come Mandala. Si trovano in commercio Mandala degli animali a cui manca almeno l’aspetto di circonferenza e di simmetria centrale. Come si può lavorare con i Mandala? si possono utilizzare semplicemente colorandoli. In questa maniera… Diventano una forma di pratica meditativa. Pratica e concentrazione oppure si può disegnarli non sempre è necessario avere capacità di disegno, perché proprio la struttura geometrica del mandala stesso consente di riuscire a strutturare e organizzare le forme in maniera più facile.
Il Mandala ha 4 punti principali. Che sono I quattro punti nel Nord, Est, Sud e Ovest.

Io ho dedicato alcune mie incontri, alcuni miei workshop e serate alla costruzione del Mandala. Avendo comunque un background artistico di grafico e di illustratore, sono riuscito più facilmente rispetto ad altro ad avvicinare questo aspetto alla pratica spirituale e olistica. Il mandala quindi può essere colorato, può essere disegnato, può essere a tema. Io ad esempio ho disegnato Mandala dei sette chakra. piuttosto che Mandala dei quattro elementi. Mandala dell maschile e del femminile. Mandala degli animali di potere… in qualche modo riusciamo ad avvicinarlo a altri temi sempre mantenendo comunque la struttura geometrica di base e la volontà di farlo non solo uno strumento creativo ma anche uno strumento di indagine… perché questo è come l’ho vissuto io. E come lo trasmetto: uno strumento di indagine interiore. Associando quindi una pratica meditativa, come potrebbe essere la Meditazione sul primo chakra… al mandala disegnatodel primo chakra e vedendo come la persona lo interpreta, lo colora…. è possibile capire se ci sono dei blocchi al primo Chakra. Se tutto fluisce… se c’è uno squilibrio fra maschile femminile e via dicendo… Molti concepiscono il Mandala come semplicemente un disegnino! Un colorare in maniera infantile degli spazi geometrici preconfigurati. No, non è questo. Ma molto di più. La capacità di leggere un mandala come facilitatore include una sintesi di vari tipi di competenze: competenze artistiche… competenze intuitive… …capacità di condurre in una meditazione guidata le persone. Dove vorrei portarvi? Innanzitutto vorrei condurvi a utilizzare il Mandala se non lo conoscete.
Il disegno non diventa il fine ma uno strumento per capire noi stessi…

Se lo conoscete a maggior ragione provate a lavorare con me! Con il Mandala possiamo farlo in sessione privata.. quindi lavorando.. come forma di conoscenza di Sè… associato alla meditazione o al Viaggio Sciamanico oppure possiamo farlo in maniera collettiva con degli incontri periodici Lavorate su voi stessi. E’ importante che capiate questo: non venite a colorare in una serata rilassante il colore… la colorazione… Il disegno non diventa il fine ma uno strumento per capire noi stessi. Perché se lo stesso disegno lo coloro tutto a ton di blu o tutto a toni di rosso o a toni di rosso e blu alternati comunico esigenze differenti. Comunico emozioni differenti! Comunico magari una ricerca di equilibrio del femminile ..comunico magari una ricerca di equilibrio del maschile. E questo non può essere capito a priori.. è l’incontro fra il vostro lavoro e la vostra colorazione del Mandala, e quello che io come facilitatore vi aiuto a realizzare e a capire di voi stessi. Buona colorazione di Mandala. Buona giornata. Esprimete sempre la vostra creatività.
Nota: il testo potrebbe avere ricevuto piccoli modifiche in relazione al video, con l’unico obiettivo di essere reso più fruibile e scorrevole all’utenza web rispetto al dialogo originario.
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