NOTA INFORMATIVA:
Ricordiamo che i trattamenti sciamanici, trattamenti, spirituali e insegnamenti non sostituiscono i comuni, consueti e normali trattamenti e cure mediche praticati da medici qualificati.
La pratica sciamanica non è volta ad effettuare diagnosi mediche, no, sostituisce in alcun modo cure mediche appropriate o terapie professionali per problemi mentali, la pratica sciamanica, gli insegnamenti spirituali, non sono pareri medici e non devono essere considerati come tali.
La facilitazione di pratiche magico-sciamaniche, spirituali e relativi trattamenti e riti sono destinati al benessere dell’individuo e non creano un rapporto medico-paziente.
La pratica magica o sciamanica e spirituale non si rivolge alla risoluzione di problemi mentali, nè vengono accettati clienti con problemi mentali o sotto cura psichiatrica.
Non ferire il prossimo è possibile? Ovviamente no, ve lo dico subito e poi vi spiegherò il perché…

Salve a tutti sono Alex Peverada operatore olistico ed operatore esoterico specializzato in tecniche sciamaniche e tecniche magiche.
Oggi vorrei toccare il tema di come non ferire il prossimo, è possibile? Ovviamente no, ve lo dico subito e poi vi spiegherò il perché secondo me ma soprattutto vi spiegare il perché non è possibile non ferire, non urtare il prossimo ma, utilizzerò parole non mie che sono l’uomo della strada ma, parole di un grande pensatore, di una grande anima che ha scritto diversi libri, ha avuto un ruolo importante a livello internazionale ed è Jiddu Krishnamurti, sembra sardo ma in realtà ha origini indiane.
Vi chiedo in cambio di queste risorse che vi sto fornendo di mettere un like al video, iscrivervi al mio canale YouTube Lux-nova e seguire la pagina Facebook Lux-nova e Alex Peverada, se poi sarete interessati o siete interessati ai miei contenuti, potete iscrivervi eventualmente ai seminari base di metamagia, di sciamanesimo che sono il requisito per partecipare poi alla scuola di sciamanesimo e la scuola di magia o richiedermi una consulenza tramite il sito www.lux-nova.it
Jiddu Krishnamurti – Il libro della vita

Il libro che citerò è questo, è “Il libro della vita” di Jiddu Krishnamurti, molti lo conosceranno, è piuttosto famoso, comunque sia il ruolo di Krishnamurti era proprio quello di distruggere i sistemi di pensiero, quello di spezzare in qualche modo le credenze, le persone e invitarle a riflettere, invitarle ad avere un approccio più consapevole della realtà, molti criticano Krishnamurti perché non ha proposto nulla o alcuni lo criticano perché forse non era il suo ruolo, di costruire un’organizzazione, un sistema, un pensiero ma ha avuto un ruolo importantissimo nel portare la persona costantemente in dialogo con se stessa e alla scoperta della natura spirituale.
Un libro di riflessioni, ogni giorno tocca un tema diverso

In questo libro che vi ho citato, “Il libro della vita – meditazioni quotidiane” è un libro di riflessioni, ogni giorno tocca un tema diverso, ci sono 365 giorni quindi ogni giorno il pensatore, il meditante può riflettere sulla meditazione del giorno, sul pensiero del giorno, sulla realtà quotidiana.
La data non è vincolante nel senso che potremmo leggere il libro sfogliandolo in maniera non cronologica, oppure riflettere, soffermarci e ogni giorno riflettere sul pensiero del giorno. Leggerò il pensiero del 15 Luglio che è dedicato a urtare i sentimenti degli altri.
Leggerò quindi quello che è scritto in questa pagina del 15 luglio
Cosa dovremmo fare per non offendere gli altri? Volete saperlo? Temo che allora dovremmo smettere di fare qualsiasi cosa…

“Urtare i sentimenti degli altri. Cosa dovremmo fare per non offendere gli altri? Volete saperlo? Temo che allora dovremmo smettere di fare qualsiasi cosa, se vivete intensamente può darsi che le vostre azioni producano qualche disturbo ma cos’è più importante, scoprire la verità o non disturbare nessuno?
La faccenda è talmente semplice che non credo abbia bisogno di una risposta perché non volete turbare sentimenti, le opinioni degli altri?
Avete paura di venire offesi a vostra volta o di dover cambiare le vostre opinioni? se gli altri hanno opinioni diverse dalle vostre, potrete scoprire la verità che contengono solo mettendole in questione ed entrando in vivo contatto con loro. Se scoprite che quelle opinioni, quei sentimenti non sono veri, la vostra scoperta potrà disturbare coloro che li nutriva, allora che cosa dovreste fare?
Dovreste diventare accondiscendenti e accettare dei compromessi per non offendere i vostri amici.”
C’è una grande differenza secondo me fra danneggiare l’altro appositamente e danneggiare l’altro inavvertitamente…Ciò che urta me può non urtare un’altra persona

Krishnamurti solleva un quesito molto importante: dobbiamo inseguire la verità oppure cercare il compromesso a tutti i costi per non ferire l’altro?
Vedete c’è una grande differenza secondo me fra danneggiare l’altro appositamente e danneggiare l’altro inavvertitamente, siccome siamo sette miliardi di persone e sette miliardi diversi modi di ragionare, giustamente ciò che fa felice me, può non fare felice un’altra persona.
Ciò che urta me può non urtare un’altra persona e per quanto io conosca bene un individuo non avrò mai la garanzia che ciò che faccio, ciò che penso lo urti oppure no, per quanto io possa essere un buon empatico e entrare nei panni dell’altra persona, non è detto che poi riesca a valutare attentamente e ogni giorno potenzialmente disturbiamo, feriamo qualcuno, magari una persona non vuole essere salutata, vuole essere lasciata nel suo brodo e noi la salutiamo, iniziamo un dialogo con questa persona che ne viene infastidita.
Oppure al contrario, magari non interveniamo, non la salutiamo, non la disturbiamo, la lasciamo nel sul silenzio perché pensiamo di fare un favore e magari al contrario quella persona vorrebbe essere invece interpellata, vorrebbe entrare in dialogo.
Ogni volta che siamo integri con noi stessi, manteniamo la nostra energia, se cediamo alle aspettative altrui perdiamo potere

Mi è capitato recentemente di dover disdire degli appuntamenti di natura personale con due persone per questioni lavorative e ho avvisato con qualche ora di anticipo ma chiaramente qualche ora di anticipo non significa magari dare abbastanza tempo all’altra persona per riorganizzarsi, per fare qualcos’altro.
Una delle due persone si è offesa, ci è rimasta un po’ male poi, è andata oltre.
L’altra persona ha reagito in maniera molto positiva e senza apparente disturbo, fastidio, questo è un piccolo esempio, mi capita a volte di ricevere contatti da persone che richiedono un mio intervento, mi mandano un messaggio, io magari leggo il messaggio, non ho tempo di rispondere subito, metto il promemoria mentalmente, risponderò magari nel giro di qualche ora o qualche giorno e, la persona poi si risente.
Qualcuno mi ha bloccato su whatsapp perché non gli ho risposto prontamente, subito al primo contatto, a volte ci chiediamo “ma avrei potuto agire diversamente?”. Sì ma è anche vero che non posso cambiare il mio modo di comunicare, il mio modo di fare ogni volta che incontro qualcuno, più cerchiamo di porre attenzione al non disturbare l’altro, a non creare problemi ed assecondare i desideri, più perdiamo il focus, il nostro centro e la nostra realtà.
È sempre un fatto di mediare fino a un certo punto, forse su cose importanti dovremmo mediare, su altre cose un po’ meno ma poi soprattutto ogni volta che siamo integri con noi stessi, non manteniamo la nostra energia, ogni volta che andiamo incontro alle aspettative altrui cediamo potere, disperdiamo l’energia con tutte le comunicazioni, l’interazione che generiamo.
Una regola non c’è! Non far all’altro ciò che non vorresti fosse fatto a te? ama il prossimo tuo come te stesso? precetti che trovano il tempo che trovano..

Pensiamoci nell’arco di una giornata, se ogni volta dovessimo modulare per non rischiare di ferire il prossimo e dedicarci alle aspettative altrui, non ne usciremmo più, nel contempo però se pensiamo solo esclusivamente a noi stessi, rischiamo di chiuderci un po’ nell’egoismo ed egocentrismo.
Una regola non c’è, secondo me perfino la regole di vita del non far all’altro ciò che non vorresti fosse fatto a te stesso o, ama il prossimo tuo come te stesso, sono precetti di norme religiose, trovano il tempo che trovano perché comunque sia, spesso divari culturali, divari tradizionali, sistemi di pensiero differenti, la differenza fra uomo – donna, la differenza di età, le differenze sociali eccetera possono portarci a rendere vane queste considerazioni o molto difficili da praticare.
Ama il prossimo tuo come te stesso è un bel precetto morale ed etico ma anche poco fattibile, spesso nel quotidiano – certo è molto facile applicarla a un figlio, a un genitore, a volte ci sono difficoltà anche in questo, figuriamoci amare un estraneo come te stesso, se vuoi ti do le chiavi della mia auto e vai. Capite che poi riuscire a incarnare questi bellissimi principi nel quotidiano, in una società complessa come la nostra non è così facile. Io personalmente ho ideato questa sorta di triangolo che ho chiamato intenzione -azione e reazione per misurare un po’ gli effetti di ciò che facciamo. Ho una intenzione di ferire? No, faccio un’azione che oggettivamente rende felice.
Quale è la reazione della persona?
Si risente, è ferita per qualcosa che ho detto?
Mi dispiace, posso scusarmi ma l’intenzione e l’azione non erano quelle di ferire.
Se invece l’intenzione è di ferire, l’azione è un’azione che ferisce e la reazione è una reazione da ferita a quel punto, non ci sono dubbi, la persona è stata ferita e io ho intenzione di fare del male ma, di questo, nel triangolo intenzione – azione – reazione ne parlerò meglio in un prossimo video.
La vita è fatta anche di conflitti, si cresce anche nei conflitti, si cresce urtando il prossimo, si cresce anche venendo urtati dal prossimo.

Quello che volevo limitare a dirvi è questo: spesso noi persone, nel tentativo di non ferire il prossimo, agiamo in maniera da trattenerci energeticamente, spiritualmente, dall’agire, dal parlare per paura e ferire ma, tutta questa energia che teniamo dentro noi e si comprime dentro di noi, spesso poi danneggia noi stessi spiritualmente e moralmente per paura delle conseguenze karmiche delle nostre azioni, del danneggiare il prossimo.
Tratteniamo, ci tratteniamo costantemente dal dire e dal fare, infatti per molte persone che iniziano un percorso sciamanico, fanno il seminario base di sciamanesimo con me, è un atto estremamente liberatorio e qui grazie alla forza delle proprie guide spirituali si sentono liberi di esprimere se stessi e se stesse e, paradossalmente liberando questa energia poi stanno meglio e si sentono legittimati anche ad andare oltre i sensi di colpa, oltre la paura di ferire il prossimo.
Con questo non significa che dobbiamo ferirlo di proposito, ripeto, ma che si deve trovare un equilibrio tra l’empatia e l’accettare che non possiamo non fare del male al prossimo, fa parte della crescita spirituale, di noi esseri umani, saremmo disincarnati altrimenti, noi siamo qui, siamo incarnati qui, nella dualità, se siamo qua a vivere questa vita, siamo anche a vivere i conflitti e purtroppo la vita è fatta anche di conflitti, si cresce anche nei conflitti, si cresce urtando il prossimo, si cresce anche venendo urtati dal prossimo.
Se siete delle persone preoccupate sempre di non ferire l’altro, liberatevi da questa tensione spirituale di fare del male agli altri

Ovvio, un conto è ferire appositamente, un conto è ferire inavvertitamente quindi, se siete delle persone e siete profondamente preoccupati sempre costantemente di non ferire l’altro, cercate di liberarvi un po’ da questa tensione spirituale e da questa paura di fare del male agli altri e, lasciatevi liberi e libere di essere voi stessi, chiaramente questo riguarda i piccoli atti quotidiani e quindi, che possa essere una parolaccia, una risposta un po’ sgarbata, è ovvio che per quanto riguarda le grandi scelte della vita, la questione si fa molto più complessa.
Ciò che dico non si riferisce ad azioni che oggettivamente possano ferire il prossimo quindi fregare l’auto del vicino, allungare le mani sul prossimo o peggio ma, nelle piccole azioni quotidiane dovremmo essere anche più indulgenti verso noi stessi e verso il prossimo.
Nel momento in cui feriamo, in cui noi siamo feriti da parole e gesti, pensieri ed emozioni proprie e altrui, inavvertitamente abbiamo un carattere, una tempra forte e siamo soliti dare risposte un po’ secche e fastidiose o, al contrario se l’altra persona è fatta così, pazienza lasciamo correre, lasciamo correre, lasciamo correre, usiamo spesso l’autoironia e l’ironia per non far pesare troppo all’altro e a noi stessi di queste piccole interazioni dolorose del quotidiano.
Spero che il video vi sia piaciuto, mi raccomando, non perdetevi il prossimo video in cui parlerò del famoso triangolo di intenzione – azione – reazione.
Se il video vi è piaciuto vi invito a condividerlo sui social con amici e conoscenti, iscrivetevi al Canale Youtube Lux Nova, seguite la pagina Facebook Alex Peverada e la pagina Facebook Lux Nova e per consulti o partecipazione ad eventi contattatemi tramite il sito www.lux-nova.it.
Nota: il testo potrebbe avere ricevuto piccoli modifiche in relazione al video, con l’unico obiettivo di essere reso più fruibile e scorrevole all’utenza web rispetto al dialogo originario.
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