Chi eri nella vita precedente?
Chi eri nella vita precedente? Ma è così importante?

Trascrizione del video:
Salve a tutti, sono Alex Peverada, operatore olistico ed operatore esoterico.
Domanda da un miliardo di euro: “chi eri nella vita precedente? Ma è così importante? Dipende dal motivo per cui ce lo chiediamo. e soprattutto, è possibile ricordare le vite precedenti?”.
Io penso che se cerchiamo di ricordare le vite precedenti o se siamo interessati alle nostre vite precedenti per pura curiosità, è meglio che lasciamo stare. Se fosse necessario ricordare le vite precedenti ce le ricorderemmo.
Di contro però, potremmo anche rispondere che le nostre vite precedenti sono celate affinché noi applichiamo uno sforzo per cercare di ricordarle esattamente come salire sulla vetta di una montagna; non accade spontaneamente ma bisogna prepararsi, allenarsi e una volta giunti in cima siamo ripagati dalla vista e del raggiungimento del nostro obiettivo.
C’è del vero in una posizione, c’è del vero in un’altra posizione.
I ricordi sulle vite precedenti possono essere spontanei o giungere in sogno

La mia esperienza e l’esperienza di molte persone che ho conosciuto in merito ai ricordi sulle vite precedenti è che possono essere spontanei o, in sogno o, quando siamo molto piccoli o, in rari casi a seguito di esperienze in ordinario simili ai Dejavù – quindi quando incontriamo una situazione, un luogo che ci ricorda qualcosa della vita precedente, possiamo sviluppare un ricordo per dare alla luce un frammento di vita precedente – oppure, durante un sogno oppure, durante i primi anni d’infanzia, quando siamo ancora legati forse alla vita precedente.
Per esempio Elisa (la mia assistente) mi raccontava di quando, lavorando con i bambini, una volta le è capitato un bambino che diceva di essere stato un pilota forse tedesco o inglese e, disegnava la mappa di dove andavano a bombardare e altri piccoli dettagli del genere, veramente al di fuori della portata di un bambino, come livello di informazioni.
Un altro esempio riguarda una persona che conosco: il suo nipotino si rivolgeva dicendo a quest’uomo: “io sono stato quel parente lì, tuo zio, eccetera…” e raccontava fatti che non poteva sapere.
Tecniche della meditazione, di esplorazione del sogno, regressioni sciamaniche, l’ipnosi regressiva, tecnica dei visi…

Questi sono esempi di ricordi spontanei. Poi ci sono i ricordi che possono emergere con alcune tecniche della meditazione, alcune tecniche di esplorazione del sogno, alcune tecniche sciamaniche come la regressione sciamanica nelle vite precedenti, l’ipnosi regressiva di Brian Weiss e ad esempio, la Tecnica dei Visi di Rudolf Steiner.
La tecnica dei visi consiste in stare davanti allo specchio oppure stare davanti ad un’altra persona, entrare in meditazione, concentrarci e vedere, fissando a lungo le eventuali alterazioni del viso che possono giungere dall’altra parte, finché emergono magari tratti somatici diversi piuttosto che emergono informazioni o dall’altra persona o da noi stessi attraverso lo specchio.
Sulla meditazione guidata io ci credo fino a un certo punto perché, quando si entra in meditazione guidata comunque spesso si è ancora in uno stato molto ordinario di coscienza.
I ricordi sono nostri, non sono nostri o sono inventati?

Nella Trance sciamanica con regressione nelle vite precedenti non posso non credere, ho già parlato di essa nei video precedenti: “Vite precedenti e Sciamani” se volete visionarlo; anche il lavoro dei sogni è molto importante ma, tutte queste tecniche alla fine portano alla medesima domanda: “I ricordi sono nostri, non sono nostri o sono inventati?”
Scientificamente parlando non ci può essere una risposta certa; potrebbe esserci il riscontro con certi fatti o certi luoghi, informazioni che non ci appartengono ma potrebbero essere sempre pescate da quella che è la teoria dell’inconscio collettivo di Jung.
Quindi potremmo aver pescato dei ricordi nel mondo degli archetipi, nel mondo dei pensieri collettivi.
Potremmo avere ri-esplorato un ricordo di un antenato della nostra genealogia, non necessariamente quindi una vita precedente. Potremmo anche aver “fabbricato” il ricordo, per quanto verosimile.
Quindi la risposta non può venire in maniera certa ma, viene verso e dentro di voi.
La paura del volo, dell’altezza, la claustrofobia, possono essere collegati a traumi delle vite precedenti?

Diciamo che ci possano essere però dei fatti che collegano ma, anche qui, c’è sempre il dubbio.
La paura del volo, la paura dell’altezza, la claustrofobia, possono essere collegati a traumi delle vite precedenti?
Per me sì, qualcun altro potrebbe dire che invece sono totalmente inventati e, semplicemente, poiché avete una fobia, fabbricate inconsciamente un ricordo di una vita precedente verosimile per giustificarlo.
Il fatto è che ricordare le vite precedenti, o frammenti di vite precedenti, non è sufficiente per superare un problema; per quanto Brian Weiss abbia scritto di bellissimi libri, un po’ romanzati, in cui semplicemente con la consapevolezza nel ricordare le vite precedenti si possano risolvere i problemi, la realtà non è proprio così.
La consapevolezza sicuramente porta a qualcosa però, la sola consapevolezza, il solo ricordo di per sé non risolve un eventuale problema derivante le vite precedenti.
Tendenzialmente emergono sempre ricordi traumatici…

C’è molto più lavoro da fare. Spesso i traumi di questa vita sono rievocazioni dei traumi nelle vite precedenti ed è per questo che a tutti noi piacerebbe sapere di essere stati un principe, una principessa, uno sceicco o un grande condottiero, un filosofo, uno scienziato ma, molto più probabilmente se siamo persone comuni, siamo stati persone comuni anche nelle vite precedenti e, ciò che ci ricordiamo, se ce lo ricordiamo spontaneamente o, con una trans indotta o con altre tecniche, è ciò che in realtà è rimasto di irrisolto. Si possono utilizzare anche i registri akashici – non ne ho parlato precedentemente, mi scuso, nell’elenco delle possibili soluzioni per “accedere” alle vite precedenti, infatti anche questa tecnica può portare alla consapevolezza circa le vite precedenti, eventualmente ne parlerò in un video separato ma, in ogni caso ciò che emerge è sempre ciò sul quale noi dobbiamo lavorare.
Mi piacerebbe che emergessero ricordi belli ma tendenzialmente emergono sempre ricordi traumatici, perché?
Vedevo in una foto un uomo e dicevo: “io sono stato quell’uomo”

Perché fondamentalmente, altrimenti non ci sarebbe una funzione legata a questi ricordi. Quindi il ricordarsi di essere stati giustiziati, ricordarsi di aver commesso un delitto, ricordarsi di aver perso un bene, un terreno o, di essere morti probabilmente male per magari un suicidio, un incendio, o un annegamento, non è fine a sé stesso ma, è fine a ricordare che probabilmente c’è ancora qualcosa sul quale lavorare nella vita precedente. Oppure i ricordi affiorano per spiegare qualcosa di questa vita.
Molti dicono di non pensare alle vite precedenti, quindi cominciare a concentrarsi su questa vita e a liberare, ripulire questa vita, lavorare su te stesso in questa vita poi, eventualmente, pensare alle vite precedenti. Io dico: “se concentrarsi sulle vite precedenti porta beneficio a questa vita perché no?”.
L’importante è che non ci si concentri solo esclusivamente su quello per evitare di lavorare su questa vita perché le cose potrebbero andare in parallelo; in più c’è il rischio che concentrarci solo esclusivamente sul pensare, sul lavorare circa le vite precedenti, possa essere una via di fuga per non affrontare i problemi del qui ed ora, nel quotidiano.
Alcuni dei miei ricordi delle vite precedenti sono comparsi in sogno; ricordo un sogno in cui io vedevo delle foto di persone del 1700, 1800, 1900. Sembrava in quella vita che ero stato un’altra persona… vedevo in una foto un uomo e dicevo: “io sono stato quell’uomo”. La percezione che si ha è proprio quella di un’identità differente. In questa vita sono Alex Peverada, in un’altra vita ero Pippo, Pluto, Topolino o Mario Rossi. È il sé quello che si re-incarna. La parte spirituale vive vite una dopo l’altra con personalità differenti; chiaramente ci possono essere però delle linee, dei punti di connessione, dei ritorni comportamentali, dei debiti, i cosiddetti “debiti o guadagni karmici”, cioè delle compensazioni. Queste ultime vengono poi capite, esplorate quando si mappa questa vita con le vite precedenti: in realtà c’è un piano “incarnativo” sia di questa vita che delle vite precedenti.
Il pessimista potrebbe pensare che poiché praticavo sciamanismo ho “fabbricato” inconsciamente ricordi di vite

C’è una logica e questa logica si capisce solo attraverso molto lavoro.
I miei ricordi sulle vite precedenti come mago cerimoniale, come sciamano eccetera sono emersi dopo che ho imparato le tecniche sciamaniche. Probabilmente se li avessi fatti emergere precedentemente non li avrei capiti, anche se fossero emersi spontaneamente oppure sono emersi e li ho dimenticati… soprattutto se sono emersi nei primi anni di vita.
Il malpensante, il pessimista potrebbe pensare che poiché praticavo sciamanismo ho fabbricato inconsciamente ricordi di vite precedenti presunte o reali; l’ottimista o quello che ha fede nelle tecniche sciamaniche, potrebbe credere invece che effettivamente lavorando con tecniche sciamaniche sono emersi anche ricordi delle vite precedenti; non c’è anche qui una risposta, sta a voi avere fiducia oppure no. È chiaro che più siete scettici, più è improbabile che riusciate ad aprirvi a questi fenomeni perché il vostro razionale comanda sull’irrazionale.
Se la logica, il razionale, comanda l’intuito non c’è spazio per eventuali ricordi di vite precedenti

Quindi la logica comanda l’intuito e quindi non c’è spazio per lasciare che dall’inconscio emergano spontaneamente o in maniera assecondata eventuali ricordi. Purtroppo non mi è possibile insegnare in maniera facile la tecnica di regressione alle vite precedenti con strumenti sciamanici perché è una tecnica molto avanzata che prevede un iter preciso ma, io le insegno all’interno della scuola di sciamanesimo, a livello avanzato.
Se siete incuriositi anzi, ben più che incuriositi, se siete chiamati alla via sciamanica, prima o poi arriverete a lavorarci anche voi. Se avete racconti sulle vite precedenti, se avete aneddoti, sensazioni domande, curiosità, commentate il video; se vi è piaciuto mettete un pollice in su e iscrivetevi al canale YouTube Lux-nova e cliccate la campanellina e Seguite la pagina Facebook Alex Peverada e Lux-nova. Per iscrivervi ai miei seminari o consultarmi per trattamenti o riti, fate sempre fede al sito www.lux-nova.it
Vi onoro e vi ringrazio per il vostro tempo, il vostro ascolto. Buoni ricordi riguardo le nostre vite precedenti.
Nota: il testo potrebbe avere ricevuto piccoli modifiche in relazione al video, con l’unico obiettivo di essere reso più fruibile e scorrevole all’utenza web rispetto al dialogo originario.
Leave a Reply