Lo spazio sacro e gli altari sciamanici
NOTA INFORMATIVA:
Ricordiamo che i trattamenti sciamanici, trattamenti, spirituali e insegnamenti non sostituiscono i comuni, consueti e normali trattamenti e cure mediche praticati da medici qualificati.
La pratica sciamanica non è volta ad effettuare diagnosi mediche, no, sostituisce in alcun modo cure mediche appropriate o terapie professionali per problemi mentali, la pratica sciamanica, gli insegnamenti spirituali, non sono pareri medici e non devono essere considerati come tali.
La facilitazione di pratiche magico-sciamaniche, spirituali e relativi trattamenti e riti sono destinati al benessere dell’individuo e non creano un rapporto medico-paziente.
La pratica magica o sciamanica e spirituale non si rivolge alla risoluzione di problemi mentali, nè vengono accettati clienti con problemi mentali o sotto cura psichiatrica.
In luogo di Core Shamanism tenderò ad utilizzare il termine Sciamanesimo Transculturale perché lo reputo più neutro.
Salve a tutti. Oggi vorrei parlarvi del concetto di spazio sacro nei lavori sciamanici di tipo transculturale. D’ora in poi non utilizzerò più il termine core shamanism, che è stato coniato da Michael Harner, perché fondamentalmente è legato al lavoro della Fondation (F.S.S) e di Harner. In luogo di core shamanism tenderò ad utilizzare il termine sciamanesimo transculturale perché lo reputo più neutro. Quindi mi stacco dal concetto prettamente di “core”, potrebbe sembrare una distinzione da poco ma è sostanziale, perché se si vuole fare veramente Core Shamanism e quindi utilizzare il termine di Harner e della Fondation bisognerebbe essere il più possibile legati alla Fondation. Quando invece si fa un passo in là e quindi si porta avanti una visione già un po’ più personale è giusto rispettare e dare a Cesare quel che è di Cesare , anzi ad Harner quel che è di Harner.
Qualsiasi lavoro facciamo di tipo sciamanico andrebbe fatto in uno spazio sacro…
Quindi oggi vorrei parlare di sciamanesimo transculturale e dello spazio sacro dal punto di vista della transculturalità dello sciamanesimo. Cosa si intende per spazio sacro? E’ lo spazio di lavoro sciamanico sia personale che per rituali di gruppo: quindi spazio sacro “permanente” e spazio sacro “temporaneo”. Qualsiasi lavoro facciamo di tipo sciamanico andrebbe fatto in uno spazio sacro, è ovvio che se lavoriamo calda nostra il nostro studio, nel nostro tempio, nel nostro spazio di lavoro, spazio meditativo …si dà per scontato che sia in qualche modo sacralizzato; però quando intraprendiamo percorso sciamanico non è così scontato, per cui è giusto sacralizzare il proprio spazio di lavoro.
Cosa richiede quindi questo spazio? Che ci sia almeno un piccolo altare e che ci sia poi una serie di elementi base minimi per poter lavorare.
Come? scegliendo un’area della propria abitazione piuttosto che centro olistico scegliete un’area che dedicate a quello scopo. Lì farete i lavori sciamanici, le meditazioni. Cosa richiede quindi questo spazio? Che ci sia almeno un piccolo altare e che ci sia poi una serie di elementi base minimi per poter lavorare. Dal punto di vista transculturale potete inserire quello che volete, quindi state nel vostro sentire, state però in quello che dicono i vostri Spiriti. Però è chiaro che ci sono degli elementi base da considerare: un telo per l’altare, quindi piuttosto che delle candele che rappresentano le direzioni, statuette che rappresentano gli animali di potere. Così come strumento di purificazione quale la salvia bianca o il palo santo. Uno strumento per effettuare una limpia, che può essere una piuma da aquila o altro volatile… e quindi tutta una serie di richiami a quello che è la vostra pratica sciamanica.
La persona va ripulita energeticamente e invitata nello spazio sacro. Bisogna richiamare le proprie e altrui guide, e soprattutto è importante non fare lavori energetici strani che non c’entrino con quelli che sono gli scopi della nostra pratica sciamanica.
Se vogliamo invece parlare di lavoro di gruppo quindi di cerchi o piuttosto che di sessioni con altre persone è chiaro che va ricordato comunque che questi elementi devono coinvolgere le persone, quindi la persona va ripulita energeticamente e invitata nello spazio sacro. Bisogna richiamare le proprie e altrui guide, e soprattutto è importante non fare lavori energetici strani che non c’entrino con quelli che sono gli scopi della nostra pratica sciamanica. Quindi se uno spazio è condiviso con altre persone, con altri tipi di pratica… separate le questioni; magari ripulite tra una sessione e l’altra, tra l’intervento vostro e dell’altra persona.
Come state notando non dò delle regole fisse e non consiglio delle regole fisse, io sono sempre quello anti regole e sto nel sentire la volontà degli Spiriti.
Nel momento in cui non siete sicuri su ciò che state procedendo a fare…fate un viaggio sciamanico dal vostro Animale di Potere o guida del mondo superiori e chiedete, sempre.
Pensate anche uno spazio sacro da allestire in ogni situazione…
Un’ ultima cosa da dire è: così come scegliete di avere uno spazio sacro personale proprio vostro, pensate anche che vi potreste trovare a dover lavorare per un amico, un parente, piuttosto che se siete operatori olistici per un’altra persona… quindi pensate anche uno spazio sacro da allestire in un’altra situazione. Quindi oggetti minimi da portare dietro, un piccolo set quando vi recate da questa persona e dovete allestire uno spazio sacro all’interno della sua abitazione, nel suo luogo di lavoro eccetera.
Poi purificazione e chiamata delle sacre direzioni, costruzione di un altare temporaneo per effettuare il lavoro, portate dietro i vostri strumenti; cioè entrate nell’ottica di lavorare sempre in uno spazio il più possibile pulito e sacro e nel momento in cui avete dei dubbi chiamate le vostre risorse. Non chiamate me, chiamate e vostre risorse spirituali. Si dà per scontato che il target ideale di questo video è il praticante iniziale o intermedio, che comunque ha già fatto qualcosa di pratiche sciamaniche e sta cominciando a portarla nella propria vita.
Inserire nel vostro spazio sacro o nel vostro altare di meditazione e lavoro sciamanico elementi di differente tradizioni. Io non ci vedo nulla di male
Sciamanesimo transculturale dal mio punto di vista significa che voi potreste avere una predilizione per quello celtico, per quello norreno, indo-nepalese piuttosto che invece per quello dei nativi del nord america ma nulla esclude che possiate inserire nel vostro spazio sacro o nel vostro altare di meditazione e lavoro sciamanico elementi di differente tradizioni. Io non ci vedo nulla di male, se non siete dei tradizionalisti e puristi, e non c’è nulla di male.
Volete inserire un lavoro della ruota di medicina e però metterci dentro sul vostro spazio sacro rune norrene, fatelo! se per voi è uno strumento di lavoro, benissimo! Merlino sento che in background mi sta dando dei feedback positivi…. evidentemente d’accordo anche lui.
Per cui state nel sentire e se per caso vi sembra che manchi qualcosa, vi sembra di sentire dell’incoerenza, controllate che non sia qualcosa di troppo razionale o troppo mentale fate sempre il vostro viaggio sciamanico dalla guida a chiedere… c’è bisogno di questo? c’è bisogno di altro?
L’ultima cosa: le offerte. Quelle sono sempre importanti
L’ultima cosa: le offerte. Quelle sono sempre importanti, che voi praticate sciamanesimo transculturale filo-andino per cui vi piace fare il Despacho a Pachamama o piuttosto che siate invece più vicini alla spiritualità celtica, comunque sia un’offerta agli Spiriti fatela sempre.
Se non è una vostra prassi introducetela, se la dimenticate perché ad esempio avete dimenticato di portare i fiori … eccetera faccia almeno sostituitela con potente richiamo e preghiere di ringraziamento in modo che sia un movimento di cuore laddove non ci può essere un oggetto.
Grazie a tutti, in uno dei prossimi video magari parlerò della preghiera di ringraziamento con cui io apro in tutti i miei lavori di sciamanesimo e con cui li chiudo e che è connessa al rituale di apertura dello spazio sacro e anche qui sempre in ottica trans culturale e formulata da me.
Invito sempre le persone a prendere le redini del proprio lavoro e della propria spiritualità e quindi crearvi la vostra preghiera ed il rito apertura dello spazio sacro, personalizzare il vostro spazio sacro come ritenete meglio per voi e come ritengono meglio i Vostri Spiriti.
Buoni lavori sciamanici
Nota: il testo potrebbe avere ricevuto piccoli modifiche in relazione al video, con l’unico obiettivo di essere reso più fruibile e scorrevole all’utenza web rispetto al dialogo originario.
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